Convegni


(Ri)conoscere per non sbagliare: DNA barcoding come sistema universale di tracciabilità molecolare

Conosciamo davvero cosa mangiamo? Un frullato di frutta, un minestrone o le spezie che acquistiamo al supermercato non sono riconoscibili con la semplice osservazione. Quali strumenti offre la ricerca per certificare l'origine e la qualità di questi prodotti? In un mercato globale in cui le materie prime provengono da varie aree del mondo e i sistemi di lavorazione presentano livelli di sofisticazione sempre più rilevanti vi è la concreta esigenza di un sistema universale
di tracciabilità. La risposta a questa criticità viene fornita dall'approccio DNA barcoding, che si basa sull'analisi di una regione specifica del DNA capace di contraddistinguere in modo univoco un determinato alimento.

Massimo Labra ci illustrerà i vantaggi del DNA barcoding per il mondo vegetale e le potenzialità presenti e future di questo approccio. La presentazione di casi studio differenti ci permetterà inoltre di capire quando possiamo essere davvero sicuri dell'origine di un alimento e quali sono invece i casi più complessi a cui la scienza sta ancora lavorando. Il DNA barcoding tuttavia non è solo utile in campo alimentare, ma è vantaggioso anche se applicato alle piante spontanee
per la tutela del territorio e della biodiversità. Ingresso libero

Massimo Labra: Professore presso il Dipartimento di Biotecnologie e
Bioscienze dell'Università di Milano, si è occupato fin dai tempi del
dottorato di ricerca di analisi della biodiversità vegetale utilizzando
approcci differenti ed integrati. Nel 2006 ha fondato lo ZooPlantLab,
gruppo di ricerca multidisciplinare, con il fine di integrare competenze
differenti e ottenere un quadro più completo delle relazioni tra
biodiversità e ambiente.

L’evento è organizzato in collaborazione con la Società Botanica Italiana – Sezione Piemonte e Valle d’Aosta e l’Orto Botanico dell’Università di Torino.