Attivitadidattiche


I seminari di Fisica dell'INFN

E' stato recentemente inaugurato ilquarto ciclo di seminari che la sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dedica annualmente alle scuole superiori.
Tutti i seminari si svolgeranno nello Spazio Eventi di Città della Scienza e si protrarranno fino al prossimo maggio.

PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Titolo: La Fisica delle Stelle
Relatore: Prof. Lucio Gialanella (Seconda Università di Napoli)
3 Febbraio 2016
L’anno 2011 ha segnato la ricorrenza del centesimo anniversario della scoperta del nucleo atomico da parte di Ernest Rutherford, evento che ha segnato un’autentica rivoluzione nel nostro modo di intendere il mondo e di viverci, giorno dopo giorno.
In questi cento anni, grazie alla comprensione profonda della struttura del nucleo e della dinamica delle reazioni nucleari, è stato possibile ad esempio svelare come brucino le stelle, come estrarre energia dai nuclei, come migliorare la qualità della vita e aumentarne la durata attraverso molteplici applicazioni mediche. Dopo aver rievocato |’esperienza di Rutherford, prototipo di una serie impressionante di esperimenti in corso ancora oggi, sarà descritto come la Fisica Nucleare abbia prodotto, nel corso degli anni, una varietà di applicazioni di cui tutti siamo beneficiari. Saranno quindi individuate quali opportunità la Fisica Nucleare potrebbe offrire, nel prossimo futuro, per il miglioramento della nostra vita.
INFNapoli

Titolo: Einstein, la Relatività Generale e le catastrofi stellari: Onde Gravitazionali
Relatore: Dr. Fabio Garufi (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Data 17 Febbraio 2016
Nel 1915 Albert Einstein pubblicò il suo capolavoro: la Teoria della Relatività Generale (TRG). In questa teoria rivoluzionaria, lo spazio ed il tempo, che già erano stati unificati in un unico sistema di coordinate – lo spazio-tempo (o cronotopo) – vengono deformati dalla presenza di una forza, e per converso, la deformazione dello spazio-tempo viene percepita da una massa come una forza. Quando nell’Universo si verifica un evento catastrofico: esplosioni di supernovae, coalescenza di due stelle binarie che spiraleggiano una verso l’altra, buchi neri che inghiottono stelle di neutroni o altri buchi neri, la distribuzione della massa e quindi della forza gravitazionale subisce delle variazioni e, di conseguenza, si producono delle increspature nel tessuto del cronotropo che si propagano alla velocità della luce: sono le Onde Gravitazionali.
La natura della forza gravitazionale, di gran lunga la più debole delle interazioni fondamentali, fa sì che le onde gravitazionali siano estremamente difficili produrre anche negli eventi cosmici più estremi e, ancor più, da rivelare. La rivelazione delle onde gravitazionali con esperimenti sulla terra e nello spazio è una delle sfide del XXI secolo che è già partita ed in cui ltalia è in prima fila con l’esperimento VIRGO vicino a Pisa ed ha una lunga tradizione che risale ad Edoardo Amaldi. L’osservazione delle onde gravitazionali aprirà una nuova finestra per l’astronomia.

Titolo: La ricerca della bosone di Higgs a LHC
Relatore: Dr. Luca Lista (Istituto Nazione Fisica Nucleare – Napoli)
Data 2 marzo 2016
Nel 2012 è stata scoperta al Large Hadron Collider del CERN una nuova particella che ha tutte le caratteristiche del bosone di Higgs, l’anello mancante al Modello Standard, la teoria che attualmente descrive le particelle elementari e le loro interazioni fondamentali. Questa scoperta è avvenuta dopo decenni di ricerche in cui il Modello Standard è stato testato con estrema precisione agli acceleratori di particelle. Il bosone di Higgs è fondamentale per comprendere l’origine della massa delle particelle elementari, e senza di questo il mondo e la materia di cui siamo fatti non potrebbero esistere, almeno nel modo che conosciamo. Questa scoperta non risponde però a tutte le domande aperte nella fisica fondamentale. Resta ad esempio sconosciuta la natura della materia oscura che sappiamo costituire gran parte della materia presente nel cosmo. Le ricerche al Large Hadron Collider continueranno con energia ancora maggiore nel 2015 dopo un periodo di interventi sulla complessa macchina e sugli esperimenti.