Convegni


La storia come ponte tra le due culture

ARCHIMEDE, l’arte di inventare
il ciclo di conferenze

Secondo appuntamento: 4 ottobre, ore 17.00
“La storia come ponte tra le due culture” con Giovanni Di Pasquale, curatore della mostra
MUSE-Museo delle Scienze

Secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicati alla figura di Archimede, il geniale inventore dell’età classica cui il MUSE Museo delle Scienze dedica una mostra interattiva dal titolo “Archimede. L’invenzione che diverte” (fino al 9 gennaio).

Mercoledì 4 ottobre la conferenza “La storia come ponte tra le due culture”, con il curatore della mostra Giovanni di Pasquale che farà compiere ai presenti un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta delle più antiche radici del nostro sapere.

Moderano gli incontri Marco Andreatta e Claudio Fontanari, MUSE Museo delle Scienze e UNITN Dipartimento di matematica.

 

L’immagine di Archimede attraversa intatta 23 secoli di storia. Il suo inesauribile desiderio di conoscenza e la profondità degli studi ne hanno fatto l’antesignano dell’inventore per eccellenza, capace di realizzare dispositivi meccanici destinati a entrare nell’immaginario collettivo di studiosi e non di tutte le generazioni: al punto che ancora oggi il suo nome è sinonimo di invenzione e innovazione nel campo della produzione industriale e del design. Ammirato dagli uomini di cultura di ogni epoca, ad Archimede vengono attribuiti, sin dall’antichità e per tutto il Medioevo latino e arabo, gli appellativi di inventore, astronomo, matematico ed esperto costruttore di dispositivi meccanici.

La figura di Archimede, dunque, altro non è che il pretesto per compiere un vero e proprio viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta delle più antiche radici del nostro sapere: un itinerario che mette a fuoco non solo l’elevato livello delle conoscenze tecnico-scientifiche della cultura mediterranea antica di cui Archimede fu splendido protagonista, ma anche le ragioni alla base della formazione del mito del Siracusano, originato nell’antica Roma e giunto fino ai nostri giorni.

In un’epoca caratterizzata da una forte separazione tra le “due culture”, quella scientifica e quella umanistica, le tante storie che la scienza racconta non devono andare perdute: esse costituiscono il ponte capace di fare dialogare questi due mondi solo apparentemente distanti.

 

Giovanni Di Pasquale; laurea in Lettere Classiche presso l’Università degli studi di Firenze, ha ottenuto il dottorato di ricerca in storia della scienza presso l’Università degli studi di Firenze e un assegno di ricerca, sempre in storia della scienza, presso l’Università degli studi di Cagliari. Ha avuto borse di studio dal CNR, dal CSIC (Consejo Superior Investigaciones Cientificas, Spagna) e dal Max Planck Institut for the History of Science di Berlino; collabora ininterrottamente dal 1993 con il Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, dove svolge attività di ricerca sul tema specifico delle conoscenze scientifiche e tecniche nell’antichità e nel medioevo.

Dal 2009 è professore associato aggiunto di History of Science presso la Texas University (sede italiana) e tiene annualmente lezioni per la Stanford e Kansas State University e dal 2015 il seminario per la summer school for the history of science della North Eastern University, Boston (sedi italiane).

E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche (oltre 60 tra articoli e monografie); è curatore delle sezioni “Scienza e tecnica” dei volumi “L’antichità e il “Medioevo”, pubblicati a cura di Umberto Eco.

 

 

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