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Presentazione della ‘Paleocarta del Valdarno superiore. Carta Paleontologica del territorio’

Grazie ad un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con il partenariato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Siena, Grosseto e Arezzo e del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, e il patrocinio di ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici), l’Accademia Valdarnese del Poggio è lieta di presentare alle amministrazioni, ai professionisti e alla cittadinanza la pubblicazione della ‘Paleocarta Valdarno superiore. Carta Paleontologica del territorio’, un innovativo strumento digitale per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio fossile custodito presso il Museo Paleontologico di Montevarchi.
I fossili conservati presso il museo sono circa 3000, e ciascuno ha una sua storia di ritrovamento e scavo, a volte avvenuti nel primo Ottocento. La carta paleontologica ha disposto nello spazio questa enorme serie di testimonianze preistoriche, riversandole in un sito web organizzato per carte tematiche digitali.
Si tratta di una esperienza di profonda interazione tra tecnologie digitali, competenze paleontologiche e strategie di comunicazione, condotta da una équipe di giovani paleontologi, archeologi e tecnici informatici formati presso le Università di Firenze e Siena.
I resti dei macromammiferi vissuti nel Valdarno superiore a partire da 3 milioni di anni fa sono stati schedati e collocati virtualmente nel luogo del loro ritrovamento, creando mappe digitali tematiche dell’intero territorio valdarnese, suddivise convenzionalmente per territori delle attuali circoscrizioni comunali. Le mappe potranno essere liberamente consultate on line, e consentiranno di percorrere la preistoria della vallata visitando il territorio sullo schermo. Ad ogni area di ritrovamento sono associate le schede dei fossili presenti nel Museo, con dati tecnici e bibliografia. Questa forma di visualizzazione offrirà grandi potenzialità di impiego per percorsi didattici. Una versione tecnicamente più avanzata del sito, con localizzazioni puntuali dei singoli ritrovamenti, sarà invece disponibile per professionisti e studiosi accreditati.
Con la Paleocarta, il patrimonio del Museo si dota di uno strumento di conoscenza straordinariamente dettagliato, e allo stesso tempo in grado di raggiungere un numero illimitato di vistatori a livello globale, che potranno servirsene per intenti di ricerca, di didattica, di gestione del territorio.
Durante la presentazione saranno esposti i punti salienti del lavoro e di questo nuovissimo strumento, con approfondimenti sulle possibilità di sviluppo nell’ottica di una diffusione sempre più efficace delle conoscenze paleontologiche come risorsa strategica per il Valdarno.

In allegato locandina e comunicato stampa.