Iniziative


Riflessioni su “I drammi sacri: beni culturali, reliquie o fossili?"

Giovanni Kezich dialoga con Quinto Antonelli e Angelo Longo, curatori del volume sulla tradizione dei drammi sacri

Giovedì 18 aprile alle 17.30, nell'ambito della rassegna “Lib(e)ri dialoghi - primavera 2019”, la Biblioteca della Fondazione Museo storico del Trentino propone una riflessione attorno al volume "I drammi sacri: beni culturali, reliquie o fossili? Riflessioni a partire dal Vanoi", curato da Quinto Antonelli e Angelo Longo e recentemente pubblicato dalla Fondazione Museo storico del Trentino. I due curatori conversano con il direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina Giovanni Kezich.

L’organizzazione delle cosiddette "forme esteriori" della devozione, sulla quale esercitò una notevole influenza fin dal XVII secolo l’ordine dei Gesuiti che ne pensò l’utilizzo in funzione catechistica, ha dato origine a una serie di rappresentazioni drammatiche che ancora sopravvivono nelle usanze di molte comunità della penisola italiana e non solo.

I saggi ospitati nel volume guardano alla tradizione dei drammi sacri viaggiando fra il Canavese e la Sicilia, fra la Sardegna e la valle del Vanoi in Trentino, evidenziando la ricchezza di manifestazioni erroneamente confinate nella sola sfera del sacro o del popolare, ma in realtà espressione di più componenti sociali e culturali.