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Giordania: un deserto tra due continenti

Il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo ha preso parte a numerose missioni scientifiche interdisciplinari nel deserto della Giordania Meridionale negli anni ’80 e ’90 in collaborazione con il Laboratorio di Ecologia del Quaternario dell’Università di Firenze che iniziò le ricerche nel 1974 e le concluse nel 2014 dopo 60 missioni dirette dal Prof. Edoardo Borzatti von Löwenstern. Durante queste attività sono stati condotti approfonditi studi sulle popolazioni beduine del deserto giordano e il Museo di Storia Naturale di Livorno ha potuto collezionare numerosi campioni naturalistici. La Mostra dal titolo “Giordania: un deserto tra due continenti” espone i risultati di 40 anni di ricerche che portano a reinterpretare l’origine delle popolazioni di pastori nomadi del vicino oriente e numerosi fattori ad essa collegati come la più antica rappresentazione geografica e la scrittura ideogrammatica risalenti all’età del Rame circa 7.000 anni fa, collocati in un ambiente dalle caratteristiche naturalistiche e geologiche del tutto peculiari. Nella mostra saranno esposti reperti originali acquisiti negli anni dal Laboratorio di Ecologia del Quaternario gentilmente concessi in prestito dal Museo di Antropologia ed Etnologia dell’Università di Firenze tra i quali una intera tenda dei beduini completa di tutto il corredo di suppellettili e accessori. La mostra sarà integrata dai reperti naturalistici (piante, animali, fossili e manufatti preistorici) custoditi nelle collezioni giordane del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia di Livorno e nell’Erbario dell’Università di Pisa. La mostra “Giordania: un deserto tra due continenti”, corredata da supporti multimediali, condurrà il visitatore in un affascinante viaggio nel territorio di Lawrence d’Arabia, sito dell’UNESCO, attraverso la storia di una etnia che, nonostante la sua estrema riservatezza, ha posto le prime fondamenta della cultura occidentale.