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Tra Arte e Scienza. Pittura botanica al museo

A partire dai compendi medioevali sino ai più recenti trattati, la descrizione scientifica del mondo naturale si è sempre avvalsa di illustratori specializzati, in grado di tradurre in un disegno accurato e preciso l'insieme delle caratteristiche peculiari di ogni specie, fornendo una sorta di archetipo visivo da utilizzare in ogni successiva occasione di studio e di confronto.
La botanica in particolare, che si occupa tra l'altro di soggetti di così difficile e precaria conservazione come i fiori o i funghi, ha trovato nell'illustrazione naturalistica un indispensabile sostegno, tanto che ancor oggi le norme del Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica raccomandano che la descrizione di ogni nuova specie vegetale sia corredata da un disegno che ne riproduca l'aspetto generale ed i particolari morfologici.
Nel mondo ipertecnologico dei nostri giorni le possibilità offerte dalla fotografia digitale, che utilizza programmi elettronici di elaborazione delle immagini, stanno trasformando radicalmente il corredo iconografico dei lavori scientifici, semplificando, almeno apparentemente, il lavoro degli studiosi. Eppure, malgrado la qualità e la facilità d?uso dei moderni supporti, certe tavole pittoriche che potremmo definire ?tradizionali?, frutto dell'abilità manuale e della intelligente interpretazione di un artista, restano ancora di un livello indiscutibilmente superiore.

E? dunque con piacere che il Museo Civico di Storia Naturale ?Giacomo Doria? di Genova accoglie nelle sue sale espositive il frutto del lavoro appassionato del gruppo di pittrici e pittori botanici che, riunitisi nell'associazione Floraviva, tengono acceso il fuoco di un?attività che continua a coniugare scienza ed arte.