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Giocattoli. La sostenibilità nella produzione di ieri e di oggi

Fino alla metà del secolo scorso i giocattoli erano quasi tutti prodotti con materiali che oggi definiamo sostenibili, perché naturali o riciclabili. In legno erano costruite bambole e cavalli a dondolo, ma anche barchette e tricicli fatti in casa. Con lana e cotone si realizzavano bambolotti, pupazzi e animali imbottiti di paglia. La latta, invece, è stata usata in tempi relativamente più recenti: tra Otto e Novecento con questo materiale vennero realizzati giocattoli, che furono tra i primi ad essere prodotti in serie e diffusi su larga scala. Oggi la plastica e le fibre sintetiche hanno preso il sopravvento, ma scelte consapevoli per la sostenibilità comportano il ritorno a materiali ecocompatibili, il cui riciclo a volte può alimentare la creatività. Dal 2010 conservatore del Museo dell’Educazione dell’Università di Padova, Mara Orlando si occupa dello studio e della digitalizzazione delle sue preziose collezioni di materiali didattici e strumenti educativi, fotografie e giocattoli. Oltre a curare le visite guidate e i laboratori didattici per le scolaresche nel Museo, negli anni ha organizzato diverse mostre tematiche in sinergia con associazioni culturali e istituzioni del territorio. *** Per il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 il Centro di Ateneo per i Musei propone una serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza, che declinano il tema della sostenibilità a partire dal ricco patrimonio storico-artistico, storico-scientifico e naturalistico custodito dai nostri musei. Dal 22 settembre all’08 ottobre, l'appuntamento è per ogni pomeriggio alle 17.00 live su ZOOM.