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NegriCidade. Sotto l’asfalto della città dei bianchi le memorie rimosse dei neri

Capitale dello stato del Minas Gerais, Belo Horizonte è stata una delle prime città brasiliane costruite su progetto: un progetto di modernità e benessere per i nuovi ricchi cittadini bianchi, di allontanamento e rimozione per i discendenti di quegli africani schiavizzati che per quasi due secoli avevano abitato il villaggio minerario di Curral Del Rey. Sotto l’asfalto grigio della città dei bianchi i loro corpi sono giaciuti dimenticati per oltre un secolo: cancellato ogni riferimento alla loro esistenza, abbattute le loro chiese, coperti i loro cimiteri, rinominate le vie e gli spazi urbani in un pervicace processo di occultamento di memorie per molti scomode. Promosso dal Muquifu, il Museo dei quilombos urbani e delle favelas di Belo Horizonte, NegriCidade è molto più di un progetto artistico, molto più di una ricerca accademica: è una presa di posizione di fronte al permanere di logiche razziste, è un atto di resilienza, un’azione di riscatto, che richiede anche a noi una ferma presa di posizione. Siamo pronti ad ascoltare il grido dei quilombos? *** Fondatore e curatore del Muquifu, il Museo dei quilombos urbani e delle favelas di Belo Horizonte, Padre Mauro Silva è laureato in Teologia e Filosofia all’Università Pontificia Cattolica di Minas Gerais e ha conseguito una laurea in Storia e Tutela dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Padova. Attualmente è impegnato in un dottorato e master in Scienze Sociali. È coordinatore del Progetto di Ricerca NegriCidade, legato alla Cattedra UNESCO. Leader della comunità Quilombo Manzo, Makota Kidoiale è maestro di riconosciuta conoscenza presso l’Università Federale del Minas Gerais. Lavora con i movimenti sociali e LGBTQI + nella lotta per i diritti delle comunità tradizionali e per Azioni Affermative, contro il machismo, il razzismo, l'intolleranza religiosa e tutte le forme di discriminazione. Come coordinatrice culturale del Progetto Kombo, promuove lo sviluppo della consapevolezza estetica e dell’identità socio-culturale nei bambini e ragazzi di colore con attività culturali musicali, unendo la capoeira al canto, alla danza e alle percussioni. Introduce e coordina: Giuliana Tomasella, Presidente Centro di Ateneo per i Musei, Università degli Studi di Padova.