Attivitadidattiche


Il Museo accorcia le distanze con le proposte di didattica online

I Servizi educativi hanno ripensato diversi percorsi per agevolare le scuole in questo periodo


L’offerta didattica del Museo viene ripensata in tempo di Covid e si arricchisce di nuovi percorsi educativi in modalità DAD (didattica a distanza). Queste nuove proposte digitali prevedono che il Museo entri virtualmente in classe offrendo esperienze di apprendimento coinvolgenti e significative. Attraverso l’accesso alle piattaforme digitali dei singoli istituti, l’educatore museale interagisce direttamente con gli studenti proponendo visite guidate, lezioni interattive supportate dall’utilizzo di immagini, fotografie d’archivio, power point e laboratori.

 

I percorsi disponibili in DAD sono i seguenti:

“Buongiorno signora maestra!”
Com’era la scuola di una volta? Cosa si studiava? Con cosa si scriveva? Queste sono alcune delle domande alle quali questo percorso cerca di dare risposta. Durante l’attività vengono affrontati argomenti come: le materie di insegnamento, il materiale scolastico, le aule e le costanti assenze di parecchi alunni dovute alla necessità di manodopera nei campi o al precocissimo avvio al lavoro.

Le quattro stagioni nel mondo contadino
Primavera, estate, autunno e inverno vengono raccontati attraverso quattro sale del Museo (agricoltura, malga, bosco e stalla) così da ricostruire l’anno scandito dal ritmo della natura e spiegando come un tempo l’uomo fosse molto più legato di oggi al ciclo delle stagioni.

I giochi di una volta
Nell’era digitale, della realtà aumentata e dei videogiochi 3D, il Museo ripropone giochi in cui si cimentavano i nonni e i bisnonni. Il percorso didattico offre ai bambini la possibilità di conoscere alcuni giocattoli di una volta, come pistole ad acqua, trottole, cappelli volanti e aeroplani, tutti costruiti con materiali naturali o di recupero che vengono esplorati e posti a confronto con i giocattoli attuali.

Dove vanno in estate le mucche?
La malga è una delle caratteristiche dell’antropizzazione del territorio alpino. Partendo dalla descrizione delle attività di alpeggio il percorso illustra la filiera di lavorazione del latte, dalla mungitura alla produzione di burro, formaggio e ricotta, attraverso la visione degli strumenti legati all’attività di caseificazione.

Le zattere sull’Adige
Lungo il fiume Adige imponenti zattere trasportavano un tempo tronchi e merci, mentre la risalita avveniva grazie a barconi trainati da cavalli. Il fiume, nel suo lungo viaggio dal passo Resia al mar Adriatico, ci racconta una storia ormai dimenticata fatta di dogane, porti, attracchi, traghetti, zattieri e zattere, burchi, strade alzaie. Il percorso è strettamente collegato ai temi dell’esbosco, della fluitazione del legname e delle segherie veneziane.

Artigiani d’altri tempi
Un percorso per scoprire alcuni degli artigiani dell’ambiente alpino, dall’arte molitoria del mugnaio, al complicato intreccio della tessitrice, al faticoso lavoro del boscaiolo fino all’indispensabile mestiere del fabbro. Attraverso la visita virtuale alle diverse sezioni del Museo i bambini possono scoprire gli attrezzi e alcuni segreti di questi importanti lavori.

Le leggende alpine del Salvanèl, dell’Om Pelós e delle anguane
I ragazzi, grazie alle animazioni di Andrea Foches "Leggende dell’Uomo selvatico e Leggende delle Anguane" (2007), scoprono i racconti alpini delle anguane, creature affascinanti e temibili in grado di sparire e ricomparire e, all’occorrenza, di tramutarsi in animali acquatici e approfondiscono le leggende che parlano dell’antico uomo selvatico alpino, personaggio dall’aspetto brusco e spaventoso che nasconde però un lato bonario.

Viaggio nel cinema d’animazione (DISPONIBILE DA GENNAIO 2021)
Il percorso, grazie al designer Andrea Foches, permette di approfondire le tematiche inerenti le varie tecniche del cinema di animazione, dalle tecniche tradizionali come i disegni animati alle più recenti elaborazioni in computer grafica 3D. Durante l’attività i bambini possono assistere alla dimostrazione di come si realizza un breve video con la tecnica della Stop Motion.

Burattini al Museo
Questo percorso permette ai ragazzi di vivere il Museo in modo nuovo, poiché le sale espositive si intrecciano alle storie narrate dal burattinaio Luciano Gottardi. Il percorso inizia con una visita virtuale ad alcune sale del Museo (segheria veneziana, malga e stalla) alla quale seguirà lo spettacolo “Fiabe e leggende delle Dolomiti”, appositamente realizzato per il Museo.

Alla scoperta delle fiabe di Giuseppe Šebesta
I personaggi nati dalla fantasia del fondatore del Museo, Giuseppe Šebesta, raccontati nel classico libro per l’infanzia "Le dita di fuoco. Venti fiabe di valli trentine" (1962), si animano grazie alla creatività del burattinaio Luciano Gottardi. Questo nuovo modo di raccontare il Museo permette di avvicinare i ragazzi al linguaggio e ai metodi propri del teatro di figura. Durante la video-diretta i ragazzi assistono ad una lezione-spettacolo sulle varie tecniche di animazione.

Dare voce alla leggenda
Le leggende trentine sono animate da moltissimi personaggi: nani minatori, elfi dispettosi, streghe spaventose… Durante il video-percorso i bambini si avvicinano alle figure leggendarie attraverso una visita virtuale alle sale del Museo e a un laboratorio di lettura corale condotto dall’attore Simone Panza.

 

Le scuole che desiderano avere maggiori informazioni sui percorsi in DAD o che intendono prenotare un’attività didattica possono contattare i Servizi educativi all’indirizzo mail didattica@museosanmichele.it.