Iniziative


Mali Weil e MUSE lanciano "Life Like. Design Multispecie"

"Like Life. Design Multispecie"

Sei incontri pubblici e un workshop

sulle nuove frontiere del design

 

11, 12, 16, 18, 19 e 20 dicembre 2020
Evento online | in diretta Facebook

 

 

La programmazione autunnale di Palazzo delle Albere, polo “Scienze, Arte e Filosofia” del MUSE, si arricchisce con l’inusuale esperienza di “Like Life. Design Multispecie”. Il nuovo palinsesto curato dal collettivo artistico Mali Weil e sviluppato in collaborazione con il MUSE propone il design come linguaggio e spazio politico per riconoscere le relazioni che ci legano alle alterità.

 

 

Sei incontri pubblici e un workshop a numero chiuso, riprogrammati per la fruizione online tra l’11 e il 20 dicembre 2020, indagano i più innovativi scenari contemporanei del design in un originale intreccio tra discipline scientifiche, filosofia, antropologia e ambiti creativi. È questo l’originale obiettivo con cui Mali Weil, collettivo artistico di base a Trento, e MUSE – Museo delle Scienze lanciano “Like Life. Design Multispecie”, un fitto calendario di “scoperta, costruzione e immaginazione condivisa di futuri possibili”.

“Il progetto – spiegano Lorenzo Facchinelli di Mali Weil e Carlo Maiolini, referente della programmazione di Palazzo delle Albere – propone il design come linguaggio e spazio cardine per riconoscere le relazioni che ci legano alle alterità e pensare il comune spazio politico che umani e non umani abitano nell’Antropocene. ‘Like Life’ guarda ai paradigmi della simbiosi e delle relazioni multispecifiche sia dal punto di vista degli oggetti e della materia, che degli immaginari e delle narrazioni implicate”.

Il programma consiste in sei incontri pubblici online (in diretta dalla pagina Facebook del MUSE) più 6 ore di laboratorio a numero chiuso, che intrecciano speculative design, biodesign, tecnologie, filosofia, arte, fiction e tecniche di narrazione, al fine, proseguono i promotori, di “potenziare la nostra immaginazione e allenare un piccolo gruppo di diplomatici ‘eterocefali’ a pensare e narrare queste relazioni, e a sognare lontano”.

Un po’ sulla falsa riga di quello che accadde tra gli anni ‘70 e ‘80 del secolo scorso, quando nei garage americani un manipolo di innovatori sviluppò i primi personal computers, aprendo la strada a una nuova industria.

“Dopo la rivoluzione industriale e la rivoluzione informatica è ora in atto una rivoluzione nella biologia , di cui ancora facciamo fatica a delineare la portata. Tuttavia – sottolinea Mali Weil – il futuro è già ora. Si stima che già 8 anni fa negli States erano attivi 11 mila bio-garages. Per comprendere e pensare questa trasformazione, che ha implicazioni biologiche, ma anche giuridiche, filosofiche, artistiche, linguistiche ed etiche ancora completamente aperte, dobbiamo però creare nuove parole e nuovi paradigmi, prima di creare oggetti".

Al programma pubblico si affianca una serie di incontri strutturati come una piattaforma di discussione e confronto, aperta a un numero massimo di 15 partecipanti (già quasi sold out), che prevede la partecipazione attiva e lo sviluppo di progetti visivi originali.

“Like Life” si apre venerdì 11 dicembre con il filosofo Emanuele Coccia, il 12 dicembre è ospite Formafantasma, pluripremiato studio di design, tra gli autori di “Tree Time – Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura”, la nuova mostra temporanea del MUSE dedicata al rapporto tra essere umano e albero, si prosegue il 16 dicembre con Francesca Perona, designer dei materiali, il 18 dicembre con la biodesigner Giulia Tomasello e si conclude il 19 dicembre con l’antropologo ed esperto di immaginari Matteo Meschiari.

 

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“Like Life”, laboratorio di scoperta e aggiornamento pensato principalmente a designer, architetti, creativi (studenti o giovani professionisti), ma anche per tutti coloro che vogliono approfondire le tematiche affrontate, trova casa a Palazzo delle Albere, polo “Scienze, Arte e Filosofia” del museo, all’interno di “Tutto è connesso. Culture convergenti”, rassegna tesa a connettere il dialogo MUSE fra Natura, Scienza e Società con le discipline umanistiche.

 

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Il progetto è sostenuto dalla Provincia autonoma di Trento tramite l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili.

Il laboratorio prosegue un ideale percorso sul “design come motore di immaginari”, che Mali Weil cura sul territorio dal 2017 e che ha visto anche il supporto delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Trento.