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LA STORIA DEL VAJONT. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza

Al MUSE, dal 14 al 21 febbraio, l’esposizione “La storia del Vajont” racconta attraverso le fotografie del geologo Edoardo Semenza uno dei peggiori disastri avvenuti nel nostro Paese.

La mostra itinerante, organizzata dalla Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale e dal Consiglio Nazionale dei Geologi in occasione del cinquantenario della frana del Vajont, ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di approfondire le conoscenze geologiche per rispettare e proteggere adeguatamente il territorio in cui viviamo.

Emblema della catastrofe di origine umana, la frana è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, anche per la straordinaria mole di dati disponibili. Ammirare le fotografie di Edoardo Semenza significa accedere, attraverso la sua dimensione personale e professionale, alla storia di un evento che ha  distrutto la vita di quasi 2000 persone, modificato la fisionomia di una valle e cambiato la vita dei suoi abitanti.

Il geologo, per primo riconobbe l’esistenza di un’antica frana nella valle, ne elaborò un modello e definì i conseguenti scenari di rischio. La sua scoperta fu presa in considerazione dai responsabili della costruzione della diga come ipotesi da verificare. Purtroppo, la sua consulenza non impedì che si consumasse la tragedia.

Nella mostra, le evidenze geologiche e geomorfologiche che condussero Semenza a scoprire la frana sono illustrate attraverso alcune fotografie scattate tra gli anni 1959 e 1961. Sono immagini che aiutano a comprendere sia la complessità geologica dell'area, sia i peculiari aspetti della valle che concorsero a "mascherare" agli studiosi la vera natura di ciò che stavano analizzando e, soprattutto, a non farne riconoscere la potenziale pericolosità. Il suo lavoro, riconosciuto a livello internazionale, rappresenta una base geologica indispensabile per qualsiasi ulteriore approfondimento e verifica.

Proprio per consentire un maggiore approfondimento delle tematiche legate alla frana, nell’ambito della mostraverrà organizzata una SERATA SPECIALE, mercoledì 19 febbraio, a partire dalle 18.30.

 Il primo appuntamento di MUSEO FUORI ORARIO SPECIAL NIGHT sarà infatti dedicato alla frana del Vaiont, al rischio idrogeologico e ai temi della geologia in generale.

Nel museo aperto fino alle 23.00 con orario continuato, dalle 18.30 sarà possibile approfondire i contenuti dell’area espositiva dedicata ai Rischi ambientali e alla Protezione Civile con la curatrice e mediatrice culturale del MUSE, Claudia Lauro.

Alle 19.30 si svolgerà il tour di approfondimento "Paleontologia casuale: scoperte tra le frane del mondo" con i ricercatori del MUSE Marco Avanzini e Massimo Bernardi.

Alle 20.45 conferenza con Monica Ghirotti, professoressa di Geologia Applicata dell'Università di Bologna e curatrice della mostra “La storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza”.

L’ingresso sarà gratuito alle attività della lobby e alla conferenza. La visita al MUSE si potrà effettuare con ingresso ridotto (€ 7,00) a partire dalle 17.30.

Per gli insegnanti, la partecipazione alla conferenza delle 20.45 può essere riconosciuta come aggiornamento professionale.