Settembre 2009 - N. 4

Memorie

Anno: 2009
Volume: 4

Riassunto
Un rinnovato interesse nei confronti delle collezioni primatologiche italiane si deve a vari fattori, tra cui lo sviluppo di nuove metodologie per gli studi morfologici (p. es. morfometria geometrica) e all’attenzione crescente nei confronti delle tematiche evolutive e di educazione ambientale. Rimane solo parzialmente esplorata l’importanza di queste collezioni negli studi tassonomici e le ricadute nel campo della conservazione della biodiversità. Sulla base di un recente volume (Bruner E., Gippoliti S. eds. 2006. Le Collezioni Primatologiche Italiane), vengono passate in rassegna le più importanti raccolte primatologiche effettuate da studiosi italiani e conservate nei nostri musei, e alla luce dell’esperienza personale, sono presentati esempi della loro importanza nel campo della sistematica, biogeografia e conservazione.

Parole chiave
tassonomia, Musei di Storia Naturale, Conservazione

From Antinori to Zavattari: Italian primatological collections and their role in biodiversity conservation.

Abstract
An overview is given of the major primatological collections held in Italy and of their potential importance for primatological research. After reviewing their historical importance in the early development of primatology, some examples are offered to show the relevance of collections for conservation of primate diversity.

Keywords
taxonomy, Natural History Museums, Conservation

p. 137 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Questo progetto intende verificare la presenza nei musei naturalistici italiani di vertebrati appartenenti a specie minacciate o estinte. Mediante una scheda di rilevamento dati verrà verificata la consistenza di vertebrati terrestri e acquatici inclusi nelle categorie IUCN estinto (extinct), in pericolo critico (critically endangered), in pericolo (endangered) e vulnerabile (vulnerable); ciò consentirà di redigere un catalogo tematico, una pubblicazione divulgativa e di allestire un evento espositivo itinerante. Il progetto, rivolto a tutti i musei italiani, è patrocinato da varie associazioni e istituzioni naturalistiche italiane.

Parole chiave
musei naturalistici italiani, vertebrati, specie estinte e minacciate

Extinct and threatened species of vertebrates in Italian Museums of Natural History

Abstract
This project aims to check the presence in Italian natural history museums of vertebrate specimens belonging to either extinct or threatened species. Through a survey form it will be verified the number of terrestrial and aquatic vertebrates included in the IUCN categories EX (extinct), CR (critically endangered), EN (endangered) and VU (vulnerable); this will allow to prepare a thematic catalogue and a popular publication and to set up a travelling exhibition. The project, which is addressed to all Italian museums, is supported by several Italian naturalistic associations and institutions.

Keywords
italian Museums of Natural History, vertebrates, extinct and threatened species

p. 141 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Per tracciare lo status delle collezioni di Anfibi e Rettili attuali dei musei italiani sono state contattate 53 istituzioni alle quali si sono inviate le due schede-questionario per la raccolta dei dati relativi alle collezioni. Di queste hanno risposto in 39 (73,6 %) da cui si sono ricevuti i questionari compilati relativi a 36 collezioni di Anfibi e 39 collezioni di Rettili. A queste si aggiungono i dati relativi a 17 collezioni (9 Anfibi e 8 Rettili) tratti esclusivamente da cataloghi on-line o pubblicati per un totale di 92 collezioni erpetologiche censite (45 Anfibi e 47 Rettili). Le collezioni analizzate annoverano nel complesso circa 176 mila esemplari (83 mila Anfibi e 93 mila Rettili) che rappresentano tutte le Famiglie di Anfibi e il 92 % delle Famiglie di Rettili. Nelle collezioni erpetologiche italiane sono conservate almeno il 12 % delle specie di Anfibi e il 17 % di quelle di Rettili. Tutti i continenti sono rappresentati con una particolare concentrazione delle specie Sud americane ed africane. Fra le specie italiane il maggior numero di campioni di Anfibi e Rettili provengono dalla Sardegna e da regioni quali il Piemonte, la Toscana, la Sicilia che presentano un elevato numero di endemismi, in particolare italici e mediterranei. L’origine delle raccolte erpetologiche risale prevalentemente a dopo il 1950 ad eccezione delle collezioni di Rettili esotici che presentano le frequenze più elevate per il periodo risalente alla prima metà del ‘900. La maggioranza delle raccolte erpetologiche sono specifiche per lo studio e ciò è correlato al tipo di preparazione e conservazione che è, per la gran parte delle collezioni, riferibile a reperti in liquido. Solo le collezioni di Rettili esotici mostrano un incremento di reperti in esposizione che presentano un quota rilevante di esemplari connotati da preparazioni tassidermiche ed osteologiche, come alcuni gruppi di Rettili di grossa mole, in particolare tartarughe, coccodrilli, serpenti e sauri. L’accessibilità e la fruibilità di questo patrimonio storico e scientifico è possibile prevalentemente attraverso cataloghi cartacei.

Parole chiave
collezioni erpetologiche, Musei italiani, tassonomia, zoogeografia

The Amphibians and the Reptiles collections of Italian Museums. Survey and analysis of taxonomy and zoogeography representativenes

Abstract
To track the status of collections of Amphibians and Reptiles of the current Italian museums 53 institutions have been contacted, and they have been sent the two-card questionnaire for collecting data on the collections of Amphibians and Reptiles. Of these, 39 (73.6%) replied and sent back the filled-in questionnaires related to 36 collections of Amphibians and 39 collections of Reptiles. In addition there are data for 17 collections (9 Amphibians and 8 Reptiles) taken from on-line catalogs or published, for a total of 92 herpetology collections surveyed (45 amphibians and 47 reptiles). The analysed collections included overall about 176 thousand specimens (83 thousand Amphibians and 93 thousand Reptiles) representing all the families of amphibians and 92 % of Families of Reptiles. Herpetology collections include at least 12 % of the species of amphibians and 17 % of Reptiles. All continents are represented with a concentration of South American and African species. Among the Italian species most samples of Amphibians and Reptiles are from Sardinia and from regions such as Piedmont, Tuscany, Sicily with a high number of endemics, particularly from Italy and the Mediterranean. The origin of herpetology collections mainly dates back to the years after 1950, with the exception of the collection of exotic reptiles that have the highest frequencies for the period of the first half of the Twentieth century. The majority of herpetology collections are specific to the study and this is related to the type of preparation and preservation that is, for most of the collections, related to findings in the liquid. Only the collections of exotic reptiles show an increase of artefacts on display which have a significant proportion of specimens characterized by taxidermy preparations and osteology, as some groups of huge amount of Reptiles, especially turtles, crocodiles, snakes and Sauria. Accessibility and usability of this historical and scientific heritage is possible mainly through paper catalogs.

Keywords
herpetological collections, Italian museum, census, taxonomy, zoogeography

p. 143 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Il Real Museo Mineralogico istituito nel 1801 è stato, sin dall’inizio, il punto di riferimento per le ricerche geomineralogiche del Regno di Napoli. Il museo possiede una ricca collezione di minerali “esotici” provenienti soprattutto dai paesi dell’Europa centrale raccolti sul finire del ‘700 da sei giovani naturalisti. Tale collezione si è arricchita nel tempo grazie ad acquisti, donazioni e scambi.

Parole chiave
museo di mineralogia, minerali esotici, collezioni

The exotic minerals of Real Museo Mineralogico

Abstract
The museum was founded in 1801 by Ferdinand IV of Bourbon, with the aim of stimulating young scientists to devoting themselves to mineralogy. Hosted in the old Library of the Jesuits, it was the reference point for geo-mineralogical research in the Kingdom of Naples. In the showcases of the magnificent hall, even nowadays the visitors can admire the precious minerals gathered in numerous European mine sites.

Keywords
mineralogical museum, exotic minerals, minerals collection

p. 150 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Tra le collezioni paleontologiche del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze è conservato diverso materiale di provenienza esotica. Purtroppo ancora una parte è da catalogare o da informatizzare, perciò i dati riportati si riferiscono a database parziali. Gran parte dei reperti sono stati acquisiti intorno a metà ‘800, altri durante le spedizioni scientifiche del periodo colonialista degli anni ’20. In varia misura sono rappresentati tutti i continenti.

Parole chiave
collezioni paleontologiche, musei naturalistici, spedizioni, Firenze

A short trip inside the exotic collections of rocks and fossils of the Museum of Natural History of Florence

Abstract
Among the paleontological collections of the Museum of Natural History of Florence we can find several specimens with exotic provenance. Unfortunately, a large part is still to catalogue or to computerize, so the data refer to partial database. Most of the material was acquired in the middle of the eighteen century, other during scientific expeditions of the colonialist period. All continents are represented both in the vertebrate and invertebrate collection.

Keywords
paleontological collections, naturalistic museums, expedition, Florence

p. 152 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
La ricerca di reperti non italiani nelle collezioni della sezione di Geologia e Paleontologia, effettuata in concomitanza dell’allestimento della mostra Al di là delle Alpi e del Mediterraneo, non ha portato alla scoperta di reperti spettacolari ma ha permesso di valutare complessivamente la consistenza di questo patrimonio esotico. Il settore mineralogico è risultato essere quello con i campioni di provenienza estera più numerosi rispetto alle altre collezioni, grazie all’assenza di ostacoli nel commercio e nell’esportazione. Più difficile è risultata l’analisi sul materiale paleontologico dove si è constatato che l’acquisizione dei reperti è stata strettamente connessa alla ricerca scientifica in precise fasi storiche del museo oppure ad esigenze di carattere espositivo. Sono emerse, anche, problematiche relative alla mancanza di documentazione, per la gran parte dei reperti paleontologici storici e non (periodo e modalità di acquisizione).

Parole chiave
reperti esotici, collezioni mineralogiche e paleontologiche, stima numerica, ricerca della documentazione

Exotic materials in the collections of the Geology section of the Civic Museum of Natural History of Verona

Abstract
The search for non-Italian samples within the collections of the Geology and Palaeontology sections, performed in combination with the setting up of the exhibit “Al di là delle Alpi e del Mediterraneo”, did not reveal any spectacular piece, but allowed to evaluate the overall consistence of this exotic heritage. With respect to other collections, the mineralogical sector resulted the richest in samples of foreign origin, due to the lack of trade and exporting restrictions. More complicate appeared the analysis of the paleontological material, among which it was observed that the acquisition of samples reflected strictly the research interests during specific periods of the Museum’s history, or it was due to exhibit requirements. Furthermore, some problems arisen due to the lack of documentation (i.e.: period and procedures of acquisition) for the majority of the paleontological specimens, historical or not.

Keywords
exotic samples, mineralogical and paleontological collections, numeric estimate, documentation retrieval

p. 154 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Gli autori riassumono i dati sulle collezioni extraeuropee di Fanerogame presenti negli erbari fiorentini. Le collezioni, mostrate secondo la loro provenienza geografica, vengono anche elencate cronologicamente.

Parole chiave
erbari, collezioni extraeuropee, Museo di Storia Naturale di Firenze

Extraeuropean Phanerogamic collections in the herbaria of the Botanical Section of the Natural History Museum of the University of Florence

Abstract
The authors summarize the informations about the most important extraeuropean collections in the Florentine herbaria. The collections are listed chronologically and shown according to their geographic origin.

Keywords
herbaria, extraeuropean collections, Florence Natural History Museum

p. 158 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Le collezioni più importanti acquisite fra il 1870 e la fine del diciannovesimo secolo furono quelle di: Robecchi- Bricchetti, Riva e del Principe Ruspoli provenienti dall’Etiopia e dalla Somalia; di Terracciano, Pappi, Baldrati, Chiovenda e A. Fiori dall’ Eritrea; di Stefanini e Paoli, Stefanini e Puccioni dalla Somalia; di Lorenzo Senni dalla Somalia e dall’Etiopia. Molti altri campioni africani sono pervenuti all’Erbario in seguito alle tre spedizioni organizzate dalla R. Accademia d’Italia fra il 1937 e il 1939: la spedizione al Lago Tana (Etiopia, 1937) guidata da G. Dainelli, con la cooperazione del botanico R. Pichi-Sermolli; quella al territorio dei Borana (Etiopia, 1937) guidata da Zavattari, con la cooperazione del botanico Cufodontis e quella nel Sagan-Omo (Etiopia, 1939), guidata da Zavattari con il botanico R. Corradi incaricato della raccolta delle piante. Oggi l’Erbario Tropicale possiede 180.000 campioni di piante, soprattutto dell’Africa orientale e circa 6.000 tipi.

Parole chiave
Africa orientale, Collezioni storiche, Erbario Tropicale, Firenze

Historical Collections of the Tropical Herbarium of Florence, from 1870 to 1950

Abstract
The most important collections acquired from 1870 to the end of the nineteenth century were those of Robecchi-Bricchetti, Riva and Prince Ruspoli from Ethiopia and Somalia; of Terracciano, Pappi, Baldrati, Chiovenda and A. Fiori from Eritrea;.of Stefanini and Paoli, Stefanini and Puccioni from Somalia; of Lorenzo Senni from Somalia and Ethiopia. From 1937 to 1939 many specimens were acquired through the three expeditions organized by the R. Accademia d’Italia: the expedition to Lake Tana (Ethiopia, 1937) headed by G. Dainelli, with the cooperation of the botanist R. Pichi-Sermolli; to Borana (Ethiopia, 1937) headed by Zavattari, with the cooperation of the botanist Cufodontis and to Sagan-Omo (Ethiopia, 1939), headed by Zavattari with R. Corradi in charge of botanical collections. At present the Tropical Herbariun of Florence holds 180.000 plant specimens and about 6.000 types.

Keywords
East Africa, Florence, Historical Collections, Tropical Herbarium

p. 161 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Dopo la II guerra mondiale l’incremento delle collezioni dell’Erbario Tropicale si è realizzato soprattutto con le esplorazioni botaniche in molti Paesi tropicali. Fra le più importanti di queste, in ordine cronologico, si ricordano le seguenti: 1959 in Somalia di Moggi e Bavazzano; 1964 in Cameroun e 1969 in Mozambico di Bavazzano; 1971, 1973, 1975 e 1976 in Somalia di Bavazzano, Moggi, Sartoni e Tardelli; 1978 in Perù di Tardelli e Giugnolini; 1979-80 in Yemen di Steinberg; 1983 in Yemen di Cuccuini; 1979, 1981, 1982 in Somalia di Moggi e Tardelli; 1986 in Somalia di Tardelli; 1986 in Turchia di Tardelli e Bigazzi; 1987 in Etiopia e Marocco di Tardelli e Bigazzi; 1988 in Australia di Pignatti; 1992 in Kenya di Moggi e Tardelli; 1999 a Socotra (Yemen) di Tardelli e Baldini; infine dal 2000 al 2007 in Oman (Dhofar) di Raffaelli, Tardelli e Mosti.

Parole chiave
Africa orientale, Campioni d’erbario, Erbario Tropicale, Firenze

Collections of the Tropical Herbarium of Florence, from 1950 to the present

Abstract
After World War II the Tropical Herbarium mainly enriched its collections through many botanical expeditions to tropical countries. Some of the most important of them, in chronological order, were: 1959, Moggi and Bavazzano (Somalia); 1964 and 1969, Bavazzano (Cameroon and Mozambique); 1971, 1973, 1975 and 1976, Bavazzano, Moggi, Sartoni and Tardelli (Somalia); 1978, Giugnolini and Tardelli (Perù); 1979-80, Steinberg (Yemen); 1983, Cuccuini (Yemen); 1979, 1981, 1982, Moggi and Tardelli (Somalia); 1986, Tardelli (Somalia); 1986 Bigazzi and Tardelli (Turkey); 1987 Bigazzi and Tardelli (Morocco and Ethiopia); 1988 Pignatti (Australia); 1992 Moggi and Tardelli (Kenya); 1999 Tardelli and Baldini (Socotra); from 2000 to 2007 Raffaelli, Tardelli and Mosti (Oman, Dhofar)..

Keywords
East Africa, Florence, Herbarium specimens, Tropical Herbarium

p. 163 / Settembre 2009 - N. 4

Riassunto
Quasi tutti gli exsiccata raccolti da Bubani nel corso dei suoi viaggi sui Pirenei sono conservati, in buone condizioni, nell’Erbario Generale di Genova. Sono oltre 6000 fogli, dotati di cartellini, che presentano un quadro delle conoscenze scientifiche e del temperamento del botanico romagnolo.

Parole chiave
Bubani, Erbario, Pirenei

The Pyrenean Herbarium of Pietro Bubani in Genoa

Abstract
Almost all the exsiccata collected by Bubani on his travels on Pyrenees are preserved in rather good conditions in Genoa’s University Herbarium. Bubani’s collection is constituted by more than 6000 sheets with labels from whom it is possible to find traces of the scientific notions and of the personality of the Botanist.

Keywords
Bubani, Herbarium, Pyrenees

p. 165 / Settembre 2009 - N. 4