Giugno 2010 - N. 5

Memorie

Anno: 2010
Volume: 5

THE HERPETOLOGICAL COLLECTIONS OF ITALIAN MUSEUMS CENSUS AND ANALYSIS OF THE AMPHIBIAN AND REPTILE COLLECTIONS FOR THEIR SCIENTIFIC DEVELOPMENT

p. 0 / Giugno 2010 - N. 5

Index

p. 1 / Giugno 2010 - N. 5

p. 3 / Giugno 2010 - N. 5

p. 5 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
L’origine del collezionismo erpetologico risale alla nascita delle raccolte di naturalia, come testimonia la presenza di rettili e anfibi nelle raffigurazioni e nei cataloghi delle Wunderkammern rinascimentali. L’interesse per la conservazione di questi animali era dovuto al loro impiego nella farmacopea del tempo e alla loro facilità di conservazione rispetto ad altri animali. In origine le spoglie erpetologiche erano preservate solo mediante il semplice disseccamento o attraverso rudimentali procedimenti tassidermici. Nella seconda metà del XVII secolo l’introduzione del metodo di preservazione in alcol offrì la possibilità di conservare un numero molto più elevato di esemplari, peraltro non vulnerabili all’attacco degli insetti infestanti dei musei. L’epoca d’oro del collezionismo erpetologico nel nostro Paese si ebbe negli anni che seguirono l’Unità d’Italia, grazie ai numerosi viaggi di esplorazione scientifica condotti in vari continenti e al crescente interesse per gli studi di corologia e zoogeografia. Più o meno negli stessi anni il maggior interesse per lo studio della fauna nazionale e di quelle regionali e provinciali, determinò sia l’intensificazione delle attività di raccolta sia l’evoluzione delle modalità di gestione delle informazioni relative agli esemplari che fino ad allora erano accompagnati dalla sola determinazione specifica e, talvolta, dalla generica indicazione del suo areale di diffusione. Dopo il primo conflitto mondiale le attività di raccolta erpetologica rallentarono molto ed ebbe inizio, nella quasi totalità delle istituzioni, un lungo periodo di stagnazione, rotto soltanto dall’arrivo dei materiali raccolti nelle missioni coloniali del ventennio. A partire dagli anni Ottanta, con la rapida crescente ripresa degli studi erpetologici, spesso promossi da operatori di musei, le collezioni sono tornate a riprendere vita e a riappropriarsi del loro ruolo.

Parole chiave
collezionismo erpetologico, storia dell’erpetologia, criteri collezionistici.

Herpetological collecting in Italy

Abstract
The origin of herpetological collecting dates back to the birth of the naturalia collections, as can be seen by the presence of reptiles and amphibians in the portrayals and catalogues of the renaissanceWunderkammern. The interest in preserving these animals was due to their use in the pharmacopoeia of the time and how easily they could be preserved compared to animals of other classes. Herpetological remains were originally preserved by simple drying or through rudimentary taxidermic procedures. In the second half of the 17th century the introduction of the method of preservation in alcohol offered the possibility of preserving a much higher number of specimens, which made them resistant to being attacked by museum pests. The golden era of herpetological collecting in Italy occurred during the years following the Unification of the country, thanks to the numerous scientific expedition carried out in various continents and an increasing interest in chorology and zoogeography around the same time the growing interest in the study of national and some regional and provincial fauna led to an intensification of collecting activities and the development of collection methods and management of information about the samples which, up to then, had been accompanied by a specific identification only and, sometimes, a general indication of their area of distribution. After the first world war, herpetological collecting decreased and a long period of stagnation began in almost all the Italian institutions, interrupted only by the material collected during the colonial missions in the Fascist period. From the 1980s, with the rapid recovery of herpetological studies, often promoted by museum operators, the collections revived and they regained their essential role.

Keywords
herpetological collecting, history of herpetology, collecting criteria.

p. 13 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
Per tracciare lo “status” delle collezioni di Anfibi e Rettili attuali dei musei italiani sono state contattate 53 istituzioni alle quali si sono inviate le due schede-questionario per la raccolta dei dati relativi alle collezioni. Di queste hanno risposto in 39 (73,6 %) da cui si sono ricevuti i questionari compilati relativi a 36 collezioni di Anfibi e 39 collezioni di Rettili. A queste si aggiungono i dati relativi a 17 collezioni (9 Anfibi e 8 Rettili) tratti esclusivamente da cataloghi on-line o pubblicati per un totale di 92 collezioni erpetologiche censite (45 Anfibi e 47 Rettili). Le collezioni analizzate annoverano nel complesso circa 176 mila esemplari (83 mila Anfibi e 93 mila Rettili) che rappresentano tutte le Famiglie di Anfibi e il 92%delle Famiglie di Rettili. Nelle collezioni erpetologiche italiane sono conservate almeno il 12 % delle specie di Anfibi e il 17 % di quelle di Rettili. Tutti i continenti sono rappresentati con una particolare concentrazione delle specie Sud americane ed africane. Fra le specie italiane il maggior numero di campioni di Anfibi e Rettili provengono dalla Sardegna e da regioni quali il Piemonte, la Toscana, la Sicilia che presentano un elevato numero di endemismi, in particolare italici e mediterranei. L’origine delle raccolte erpetologiche risale prevalentemente a dopo il 1950 ad eccezione delle collezioni di Rettili esotici che presentano le frequenze più elevate per il periodo risalente alla prima metà del ‘900. La maggioranza delle raccolte erpetologiche sono specifiche per lo studio e ciò è correlato al tipo di preparazione e conservazione che è, per la gran parte delle collezioni, riferibile a reperti in liquido. Solo le collezioni di Rettili esotici mostrano un incremento di reperti in esposizione che presentano un quota rilevante di esemplari connotati da preparazioni tassidermiche ed osteologiche, come alcuni gruppi di Rettili di grossa mole, in particolare tartarughe, coccodrilli, serpenti e sauri. L’accessibilità e la fruibilità di questo patrimonio storico e scientifico è possibile prevalentemente attraverso cataloghi cartacei.

Parole chiave
collezioni erpetologiche, musei italiani, tassonomia, zoogeografia.

Census and analysis of the Amphibian and Reptile collections of Italian Museums

Abstract
To track the status of collections of Amphibians and Reptiles of the current Italian museums 53 institutions were contacted and sent the two-card questionnaire for collecting data on the collections of Amphibians and Reptiles.Of these, 39 (73.6%) replied and sent back the filled-in questionnaires related to 36 collections of Amphibians and 39 collections of Reptiles. In addition there are data for 17 collections (9 Amphibians and 8 Reptiles) taken from on-line catalogues or published, for a total of 92 herpetological collections surveyed (45 amphibians and 47 reptiles). The analysed collections included overall about 176 thousand specimens (83 thousand Amphibians and 93 thousand Reptiles) representing all the families of amphibians and 92 % of families of Reptiles. The herpetological collections include at least 12%of the species of amphibians and 17%of Reptiles. All the continents are represented with a concentration on South American and African species. Among the Italian species most samples of Amphibians and Reptiles are from Sardinia and from regions such as Piedmont, Tuscany and Sicily with a high number of endemics, particularly from Italy and theMediterranean. The origin of herpetological collections mainly dates back to the years after 1950, with the exception of the collection of exotic reptiles that have the highest frequencies for the period of the first half of the Twentieth century. The majority of herpetological collections are specific to the study and this is related to the type of preparation and preservation that is, for most of the collections, related to finds in liquid.Only the collections of exotic reptiles show an increase of specimens on display which have a significant proportion of specimens characterized by taxidermy preparations and osteology, such as some groups of large Reptiles, especially turtles, crocodiles, snakes and Sauria. The accessibility and usability of this historical and scientific heritage is possible mainly through paper catalogues.

Keywords
herpetological collections, italian museum, census, taxonomy, zoogeography.

p. 22 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
Si riportano dati e considerazioni sull’origine e la consistenza della collezione erpetologica conservata nel Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, indubbiamente uno fra i maggiori musei naturalistici metropolitani italiani. Al momento attuale questa collezione è composta da due nuclei principali, differenti per origine e costituzione: l’uno realizzato in epoca storica dal personale afferente al Museo dell’Università di Torino, l’altro acquisito o raccolto in seguito all’istituzione del Museo Regionale di Scienze Naturali nel 1978. La ricchezza e l’eccezionalità dei reperti trova riscontro negli studi e nelle iniziative di alcune delle persone chiave dell’Università di Torino (in particolare di M.G. Peracca e di L. Camerano), le quali operarono durante tutto l’Ottocento e i primi decenni del Novecento e, più recentemente, nell’attività di ricerca condotta inMadagascar e in Italia e nell’acquisto di materiali dell’Argentina e di altre regioni centro e sudamericane. Sia per la collezione storica che per quella contemporanea l’attività di ricerca è risultata di importanza fondamentale per assicurare aggiornamenti rilevanti e per mantenere un elevato standard scientifico, al livello di altre istituzioni museologiche europee.

Parole chiave
Anfibi, collezione, erpetologia, Rettili, ricerca, Torino.

Metropolitan natural history museums in the study and conservation of herpetological biodiversity: the case of the Museo Regionale di Scienze Naturali of Turin

Abstract
We report data and considerations about the origin and consistency of the herpetological collection housed in theMuseo Regionale di Scienze Naturali of Turin (MRSN), one of the major Italian metropolitan natural history museums. Currently, the collection is composed of two main nuclei: one formed historically by the zoologists from Turin University, and a recent collection started after the establishment of the MRSN in 1978. This collection is based on the work of some key people from Turin University during the 19th century (in particular ofM.G. Peracca and L. Camerano), and more recently the research conducted inMadagascar and Italy, together with the purchase of some important materials, from Argentina and other Central and South American regions. Both for the historical and the contemporary collections, the field research represents a crucial activity for assuring relevant updates and for keeping the scientific standards at the same level as other European museological institutions.

Keywords
Amphibians, collection, herpetology, Reptiles, survey work, Turin.

p. 49 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
Il primo nucleo della collezione erpetologica del Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova è costituito dalle raccolte effettuate da Giacomo Doria, fondatore del Museo, nella zona di La Spezia, in Persia (oggi Iran) e in Borneo (insieme a Odoardo Beccari) negli anni 1862-1868. Successivamente la collezione viene incrementata col materiale di numerose spedizioni condotte in tutti i continenti; i risultati di tali raccolte sono stati spesso pubblicati sugli “Annali” del Museo. Nella collezione sono presenti 593 specie di Anfibi e 1.456 di Rettili; 171 taxa, attualmente validi, sono rappresentati da tipi.

Parole chiave
Anfibi, Rettili, Museo di Genova, annali, tipi.

The herpetological collection of the Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” of Genoa

Abstract
The first nucleus of the herpetological collection of theMuseo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” (Italy, Genoa) was made up of the specimens collected in the years 1862-1868 near La Spezia (Italy, Liguria), in Persia (now Iran) and in Borneo (with Odoardo Beccari) by its founder, Giacomo Doria. Later, it was increased with thousands of specimens collected during several expeditions throughout all the continents. Many important studies about this rich material have been published in “Annali”, the museum’s journal. Nowadays, 593 species of amphibians and 1,456 of reptiles are present in the collection; moreover, type specimens of 171 valid taxa are deposited here.

Keywords
Amphibians, Reptiles, Museum of Genoa, annali, types.

p. 49 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
Il Museo di Storia Naturale di Milano, nato nel 1838 grazie alle donazioni di Giorgio Jan e Giuseppe De Cristoforis, è uno dei principali istituti in Italia e conserva grandi collezioni naturalistiche per un totale di circa 4.400.000 campioni. Le collezioni erpetologiche hanno avuto inizio con la collezione di serpenti di Jan, che alla morte del fondatore contavano oltre 1.000 specie. Un forte incremento delle raccolte avvenne nel periodo coloniale, soprattutto ad opera del conservatore Giuseppe Scortecci, che compì diverse missioni in Etiopia, Eritrea, Somalia e Libia. Parte della collezione storica, compreso tutto il materiale di Jan venne distrutto da un bombardamento nel 1943, ma buona parte degli esemplari africani si salvarono. Ulteriori incrementi derivarono dall’acquisizione di importanti collezioni italiane, tra cui quelle di Carlo Vandoni, di Alberto Pozzi e di Vincenzo Ferri. In epoca più recente sono iniziate nuove raccolte, ad opera dell’autore, che affiancano esemplari in alcool a preparati microscopici di anatomia ed ematologia, che si uniscono ai circa 5.500 esemplari di rettili e ai circa 2.200 esemplari di anfibi già presenti. Attualmente sono rappresentate 149 specie di anfibi e 587 di rettili rispettivamente provenienti da 58 e 86 nazioni di tutto il mondo, in gran parte di origine europea ed africana. Inoltre, sono conservati i tipi di 12 taxa di anfibi e 34 di rettili, di cui è fornito un elenco, che accrescono il valore scientifico delle raccolte.

Parole chiave
Anfibi, Rettili, Museo di storia Naturale di Milano, storia, tipi, provenienza geografica.

History and scientific importance of the herpetology collection of the Museo Civico di Storia Naturale of Milan

Abstract
TheMuseo di Storia Naturale ofMilan was founded in 1838, thanks to the donations of Giorgio Jan and Giuseppe De Cristoforis, and it is one of the most important scientific institutions in Italy. It preserves huge natural history collections that include approximately 4,400,000 specimens. The herpetology collections started with Jan’s snakes (about 1,000 species) and they were increased by the materials collected by the curator Giuseppe Scortecci in the African colonies (Ethiopia, Eritrea, Somaliland, and Libya). All of Jan’s collection and many of the older specimens were destroyed in 1943 by Allied bombs, but the African material was saved by the scientific staff. In subsequent years the museum increased its collections thanks to the acquisition of some important Italian collections, in particular those coming from Carlo Vandoni, Alberto Pozzi and Vincenzo Ferri. Some new collections were started by the author, who prepared many microscopic materials, including anatomical and haematological slides. They are added to the 5,500 reptile and 2,200 amphibian specimens currently preserved in the museum. At present, 149 amphibian and 587 reptile species are represented in the collections, from 58 and 86 countries respectively, mainly from Europe and Africa. Moreover, type specimens of 12 amphibian and 34 reptile taxa (listed in the text) are preserved in theMilan museum and they contribute to increasing the scientific value of the herpetology collections.

Keywords
Amphibians, Reptiles, Museo di Storia Naturale of Milan, history, type specimens, geographic origin.

p. 69 / Giugno 2010 - N. 5

Riassunto
Il materiale erpetologico del Museo Tridentino di Scienze Naturali è rappresentato da tre collezioni. La collezione erpetologica storica è composta da 169 esemplari, dei quali 150 sono Rettili, soprattutto Colubridi e Viperidi, mentre i restanti sono Anfibi. In considerazione della limitata consistenza e dell’assenza di dati per parte dei reperti è considerata di scarso valore scientifico. La collezione erpetologica recente riunisce materiale prevalentemente locale, raccolto negli ultimi 25 anni; la consistenza è di 159 reperti, dei quali due terzi sono Anfibi. La collezione erpetologica dell’Africa tropicale comprende circa 4000 esemplari, derivanti da campagne di ricerca condotte principalmente in Tanzania, nella zona dell’Eastern Arc (hot spot globale di biodiversità), a partire dal 1998. La raccolta è costituita prevalentemente da Anfibi (75%) appartenenti a 15 diverse famiglie. Gli studi condotti hanno permesso di individuare oltre 50 nuove specie, di cui 11 sono già state pubblicate e sono rappresentate all’interno della collezione da 9 olotipi e 62 paratipi. La grande importanza scientifica e conservazionistica della collezione africana dipende principalmente dai seguenti fattori: l’elevata biodiversità e l’alto numero di endemismi dell’area di provenienza degli esemplari raccolti, la rilevanza delle pubblicazioni su di essa realizzate, la ricchezza e la completezza della raccolta.

Parole chiave
Anfibi e Rettili, Trentino, nuove specie, olotipi, Tanzania.

The herpetological collections of the Museo Tridentino di Scienze Naturali of Trento

Abstract
The herpetological material deposited in theMuseo Tridentino di Scienze Naturali of Trento includes three different collections. The historical collection is made up of 169 specimens, 150 of them are Reptiles, mostly snakes belonging to the families Colubridae and Viperidae; the rest are Amphibians. Most of the samples have no collecting data, therefore the overall collection has limited scientific value. The local collection includes 159 specimens collected over the last 25 years, two thirds being Amphibians. The herpetology collection of tropical Africa includes about 4000 specimens, mainly collected in the Eastern Arc Mountains of Tanzania, (a global biodiversity hotspot) since 1998. The collection is mostly made up of Amphibians (75%) belonging to 15 different families. Taxonomic studies carried out on the collection revealed over 50 species new to science; 11 of them have already been named and described and the related type material is deposited in the collection (9 holotypes and 62 paratypes). The remarkable scientific value of the collection is due to several reasons: the high number of species and endemism of the collection’s area of origin, the representativeness of the collection, which is one of the most complete in the world for its specific area, and the relevance of the papers published on the specimens deposited in the collection.

Keywords
Amphibians and Reptiles, Trentino, new species, holotypes, Tanzania.

p. 78 / Giugno 2010 - N. 5