Dicembre 2010 - N. 6

Memorie

Anno: 2010
Volume: 6

Riassunto
La raccolta comprende oltre 800 strumenti di interesse storico-scientifico di vari settori e di vari periodi, per una parte limitata anche anteriori alla fondazione dell’attuale Istituto nel 1935. La formano collezioni assai eterogenee sia per tipologia che, soprattutto, per grado di completezza. Tra queste la più importante è la collezione di fisica, l’inventario della quale, in versione non definitiva, è fruibile via web (http://www.iss.it/stru/index.php?lang=1). Sono stati anche inventariati gli apparecchi dei Laboratori di Chimica terapeutica, relativi soprattutto al periodo di direzione di Daniel Bovet (1947-1964), e la collezione di strumenti per la microanalisi elementare. L’inventario di queste ultime due raccolte è stato pubblicato nei primi due quaderni della collana “I beni storicoscientifici dell’Istituto Superiore di Sanità” creata per valorizzare il patrimonio di beni strumentali dell’Istituto.

Parole chiave
Istituto Superiore di Sanità, strumentaria, inventario, monografie storico-scientifiche, ricerca biomedica.

The historic scientific instruments of a Research Institute.

Abstract
The Italian National Institute of Health (Istituto Superiore di Sanità, ISS), which is one of the main research institutes in Italy, holds a collection of more than eight hundred historic scientific instruments, dating from the beginning of the 1900s to the Sixties. This important collection helps tracing the evolution of the main research activities carried out by the different laboratories of this Institute in the last decades. The Laboratory of Physics, in particular, contributed with four hundred instruments which are indexed in a preliminary inventory currently available online (http://www.iss.it/stru/index.php?lang=1). The indexed collection also comprises instruments from the Laboratory of Therapeutic Chemistry (directed by Daniel Bovet during the years 1947-1964) as well as scientific apparatuses, chemical equipments and common laboratory glassware for Organic Elemental Microanalysis. An inventory of both collections was published in the recent issues of a new publication series conceived to preserve and disseminate ISS historical heritage.

Keywords
Istituto Superiore di Sanità, historical scientific instruments, inventory, biomedical research.

p. 122 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Il museo di scienze naturali dell’Università di Camerino ha dedicato ad Ettore Biocca ed alla sua avventura umana e scientifica un attento lavoro di catalogazione della collezione zoologica ed etnografica raccolta all’inizio degli anni ’60 presso il popolo Yanoàma, in Amazzonia, collezione a noi donata nel 1996. Grazie alla conoscenza della vita animale della selva e, soprattutto, degli Yanoàma attraverso oggetti come archi, frecce, ornamenti ed utensili, oltre a registrazioni di canti, immagini e studi compiuti su parassitosi tipiche, pratiche sciamaniche, preparazione del curaro e delle droghe rituali, il nostro museo ha allestito una mostra temporanea in occasione della XVIII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica (3-9 marzo 2008) e realizzato una pubblicazione dedicata ad uno studioso che ha sempre lavorato con passione e rispetto per le “altre” culture e per la conservazione dell’ambiente.

Parole chiave
esposizione temporanea, zoologia, etnografia, Amazzonia, Biocca.

Yanoàma. Ettore Biocca in the Amazon forest.

Abstract
The museum of natural sciences at the University of Camerino has dedicated a project to the life and scientific work of Ettore Biocca, by cataloguing the zoological and ethnographic material he collected in the Amazon forest among the Yanoáma people at the beginning of the 1960s. This material was donated to our museum in 1996. Our museum presented a temporary exhibition for the XVIII scientific and technological week (3-9 march 2008) covering the animal life in the forest. First and foremost, the exhibition dealt with the Yanoàma people, as well as their weapons, decorations and tools. The exhibition also included recorded songs, pictures and studies about typical parasitic diseases, shamanic practices and the preparation of curare poisons and ritual drugs. The museum also published a work dedicated to Ettore Biocca, who always worked with passion and respect for “other” cultures book and strove for environment preservation.

Keywords
temporary exhibition, zoology, ethnography, Amazon, Biocca.

p. 126 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Gli Anfibi sono una componente importante degli ecosistemi del nostro pianeta e sono spesso utilizzati come indicatori biologici dello stato degli ambienti naturali. Da alcuni anni a questa parte è in corso un drastico processo di declino di questi Vertebrati su scala globale, noto come Crisi Globale degli Anfibi. Numerose specie si sono estinte negli ultimi venti e, purtroppo, un numero sempre crescente è in procinto di scomparire per sempre dalla faccia della Terra a causa di numerosi fattori (distruzione e degrado degli ambienti naturali, inquinamento, mutamenti climatici, epizoozie). In tale contesto i Musei di Storia Naturale, all’interno dei quali sono di norma custodite collezioni di Anfibi che possono utilmente testimoniare e documentare la presenza storica e/o l’estinzione di questi Vertebrati in varie parti del pianeta, sono chiamati a dare un loro contributo promuovendo sempre di più la divulgazione e la conoscenza presso il grande pubblico del tema della crisi globale della biodiversità in generale, e della crisi globale degli Anfibi in particolare. Con questo obiettivo, nel corso del 2008 il Museo Civico di Zoologia di Roma ha aderito all’iniziativa internazionale dell’Amphibian Ark, un’Arca per gli Anfibi, promuovendo seminari sui problemi di estinzione degli Anfibi e sviluppando attività didattiche e ostensive legate allo studio della conservazione di questi Vertebrati.

Parole chiave
anfibi, conservazione, crisi globale, Musei di Storia Naturale, Italia.

The role of Natural History Museums in the perception and popularization of Amphibian global crisis.

Abstract
Amphibians are an important faunal component of the global ecosystem, and are well known as indicators of environmental health. Today these Vertebrates are experiencing a dramatic decline, which is known as “Amphibians Global Crisis”, as almost the half of them are threatened with extinction. The Amphibian collections hosted in several Natural HistoryMuseums could be extremely useful to study ecology and conservation problems of several highly threatened taxa. The collection analysis could also help herpetologists in better understanding the status and the historical distribution of threatened and/or near extinct species. Natural History Museums should promote public awareness and interest regarding the problems connected with biodiversity loss and global amphibian crisis, due to progressive habitat loss/alteration and climate change. The City Museum of Zoology of Rome, which is hosting a rich and important Amphibian collection, has established Amphibian conservation among its main goals. Following the recommendations of the IUCN Amphibian Conservation Action Plan (ACAP), the museum has improved its research works as well as educational activities in order to document Amphibian diversity and to expand the understanding of species decline and extinction causes.

Keywords
amphibian, conservation, species decline, Natural History Museums, Italy.

p. 132 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Nuovi metodi di catalogazione attraverso l’uso della fotografia digitale vengono proposti per la conservazione e lo studio delle collezioni presenti nei Musei. L’obiettivo è creare un archivio fotografico digitale on-line, relativo alle collezioni zoologiche di tutti i Musei naturalistici, la cui originalità è di essere consultabile a distanza e di permettere la raccolta diretta di dati utili per scopi scientifici sull’esemplare. Il metodo è stato sperimentato e realizzato per la catalogazione e lo studio della collezione osteologica dei Primati del Museo Civico di Zoologia di Roma. Il risultato evidente è che il catalogo delle collezioni da semplice inventario passivo diventa uno strumento attivo ricco di informazioni scientifiche.

Parole chiave
collezione osteologica, ricerca scientifica, catalogo digitale fotografico

New conservation methods and their applications.

Abstract
An important contribution to the conservation of rare species is represented by the scientific research performed on the osteological collection of the Zoological Museum of Rome. In this research we have experimented a new method of cataloguing specimens by on-line digital photography, to create and update an on-line photographic archive. We have already insert the images of 266 primate skulls conserved in the Zoological Museum of Rome. The high resolution of the cranial images allows precise measurement at distance for scientific researches. expand the understanding of species decline and extinction causes.

Keywords
osteological collection, scientific research, digital photographic catalogue.

p. 135 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
La Ceroplastica o arte di modellare la cera, ha origini antichissime. Conobbe il suo massimo splendore nei secoli XVIII e XIX col fiorire di numerose officine a Firenze e Bologna. Le opere in cera erano dedicate sopratutto all’anatomia e alla botanica. Con la morte nel 1893 di E. Tortori, l’ultimo grande ceroplasta, questa nobile arte venne dimenticata. Le autrici si dedicano da anni alla riscoperta della Ceroplastica. Esse realizzano modelli scientifico-didattici destinati agli allestimenti del Museo Botanico dell’Università di Cagliari. Le sezioni del Museo propongono al pubblico numerosi modelli che riguardano vari aspetti del mondo vegetale ed entità naturalistiche della Sardegna.

Parole chiave
eeroplastica, museo botanico, modelli botanici.

New Collections and ancient techniques: Ceroplastic at the Botanical Garden of Cagliari University.

Abstract
Ceroplastics, or wax modelling art, has a very ancient origin. It reached its highest point in the XVIII and XIX centuries, when many workshops flourished in Firenze and Bologna. Wax works regarded mostly anatomy and botany. After the death of the last great artist in ceroplastics E. Tortori, in 1893, this noble art was forgotten. For many years the Authors have been dedicating themselves to the rediscovery of Ceroplastics. They make scientific-didactic models for exhibitions at the Botanical Museum of the University of Cagliari. The Museum proposes many such models concerning various aspects of the vegetable world and naturalistic features of Sardinia to visitors.

Keywords
ceroplastics, botanical museum, botanical models.

p. 138 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Ricerche etnobotaniche condotte nel territorio di Acquapendente negli anni 2002-2003 (e precedenti) hanno permesso di rilevare un progressivo processo di erosione culturale. In seguito a tali indagini sono stati attivati percorsi di conservazione e valorizzazione dei saperi tradizionali attraverso il coinvolgimento e la partecipazione individuale degli anziani e di altri informatori locali.

Parole chiave
etnobotanica, erosione culturale, valorizzazione, coesione sociale.

Etnobotanical activities for elderly involvement and popular knowledge conservation.

Abstract
A progressive process of cultural erosion was pointed out by the ethnobotanical research carried out in the Acquapendente area in 2002- 2003 and in the previous years. In consequence of this survey, pathways and meetings for the conservation and valorization of the traditional knowledge were organized, involving the elder citizens and other local informants.

Keywords
ethnobotany, cultural erosion, valorization of the heritage, social cohesion.

p. 142 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Si descrive lo scopo, il programma e lo stato di avanzamento della raccolta, sistematizzazione, classificazione e conservazione degli esemplari di tartaruga marina spiaggiati lungo le coste del Lazio, sia vivi che morti. Dall’inizio della sua inclusione nella rete del Centro Studi Cetacei e Tartarughe marine (1997), il Museo Civico di Zoologia di Roma ha ricevuto complessivamente 140 segnalazioni. La collezione osteologica raccoglie reperti a partire dalla fine dell’800. L’analisi del DNA da animali spiaggiati e in collezione ha rivelato che l’aplotipo mitocondriale CC-A2 è quello maggiormente rappresentato. I risultati dell’intero studio sono destinati ad essere diffusi inizialmente all’interno del Museo e resi disponibili tramite il suo sito web. L’importanza di questo lavoro sta nel rendere esplicita la stretta interdipendenza e collaborazione tra le strutture che drenano le segnalazioni, quelle che trattano gli esemplari vivi o morti, quelle che provvedono alla conservazione e catalogazione dei reperti, quelle competenti per le analisi genetiche, e quelle che hanno la missione di trasferire i risultati al grande pubblico, chiarendo come l’analisi genetica non-invasiva di reperti museali e di animali morti sia rilevante per la protezione di una specie in declino, valorizzando così un patrimonio attualmente accessibile solo a specialisti.

Parole chiave
genetica della conservazione, tartarughe marine, collezioni museali, esemplari spiaggiati, divulgazione.

Biological Conservation: Report on the marine turtles.

Abstract
A progressive process of cultural erosion was pointed out by This contribute describe the aim, the program and current state of a research consisting in the collection, classification and conservation of alive and dead individuals of marine turtles found stranded along the Latium coasts. After its inclusion in the “Centro Studi Cetacei e Tartarughe marine” (1997), the Civic Museum of Zoology, Rome, collected 140 records. The osteological collection hosts material dating back to the end of the 19th century. DNA obtained from both stranded and museum specimens revealed the mitochondrial haplotype CC-A2 as the most common. The results of the entire study will be disseminated in the Museum and made publicly available through its website. The relevance of the present work consists in highlighting the close relationship among institutions involved in recovery, rescue and rehabilitation, classification and exhibition, DNA studies and vulgarization. The main purpose is to inform about the relevance of non-invasive genetic analyses of dead animals for the understanding of the biology of endangered species. A further value of this research is to made available to a open access to scientific information currently accessible only to researchers.the ethnobotanical research carried out in the Acquapendente area in 2002- 2003 and in the previous years. In consequence of this survey, pathways and meetings for the conservation and valorization of the traditional knowledge were organized, involving the elder citizens and other local informants.

Keywords
conservation genetics, marine turtles, museum collections, stranded animals, science dissemination.

p. 146 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
I Musei di Storia Naturale sono le istituzioni scientifiche con la più alta vocazione allo sviluppo delle ricerche di base sulla biodiversità; possiedono patrimoni esclusivi di documentazione costituiti dalle collezioni storiche e recenti. Sono ormai gli unici centri di formazione tassonomica ed ecologica, catalizzatori di ricercatori con specializzazioni di tipo sistematico. Le ricerche prodotte dai musei costituiscono il punto di riferimento per la gestione del territorio, la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile. L’attività di ricerca è indispensabile per la comunicazione e informazione naturalistica del pubblico. Abbiamo preso spunto da tre collezioni zoologiche del Museo di Storia Naturale di Ferrara, come modello di gestione, integrazione e fruizione di attività scientifiche e didattiche. Le collezioni erpetologica, teriologica e malacologica hanno una valenza peculiare per gli studi di tassonomia e sistematica rispettivamente di anfibi e rettili, roditori e soricomorfi, e gasteropodi. Il materiale di queste raccolte costituisce una base significativa di dati tassonomici, ecologici e zoogeografici che offrono un contributo sostanziale allo studio della biodiversità globale, alle caratterizzazioni ecologiche delle comunità e delle popolazioni e alla gestione del territorio. Tali reperti costituiscono un prezioso materiale per esposizioni temporanee e attività didattiche tese a stimolare interesse verso le attività scientifiche museali.

Parole chiave
collezione erpetologica, collezione teriologica, collezione malacologica, Museo di Storia Naturale di Ferrara, ricerche e comunicazione.

State, use and role of zoological collections in research communication.

Abstract
The Museums of Natural History are scientific institutions which, more than any others, aim at the development of basic studies on biodiversity. Their own exclusive heritages of documents made up by historical and recent collections, resulting from study campaigns on different scales of territory. The researches carried out by the museums are the landmark for territory management, environmental protection and sustainable development. The research activity is essential for the naturalistic education. We took as an example three zoological collections from the Museum of Natural History of Ferrara integration and use of scientific and teaching activities based on the materials of these collections. The herpetological, theriological and malacological collections are peculiar for taxonomy and systematics studies of Amphibia and Reptilia, Rodentia and Soricomorpha, and Gastropoda respectively. These collections represent a remarkable body of taxonomical, ecological and zoogeographical data, providing an important contribution to the study of global biodiversity and ecological characterization of communities and populations, also for the benefit of environmental management. Those collections are precious for temporary exhibitions and didactical activities aimed at improving public awareness on the scientific activities of the museum.

Keywords
herpetological collection, theriological collection, malacological collection, Natural History Museum of Ferrara, researches and communication.

p. 152 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
L’interesse da parte dei Musei scientifici di conservare il patrimonio materiale e immateriale contemporaneo è un fenomeno nuovo ed una grande sfida. Infatti scienza e tecnologia producono oggi una quantità di strumenti (e di scoperte) non paragonabili con le epoche precedenti. Questo patrimonio prodotto da istituzioni pubbliche e private va selezionato e dove possibile salvato e documentato per le generazioni future. Partendo da un progetto promosso dal Conservatoire des Arts et Métiers di Parigi (CNAM) il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano (MNST) ha promosso un primo Convegno per iniziare ad affrontare anche in Italia questo problema. L’intervento presenta i risultati di questo lavoro delineando i prossimi appuntamenti e le prossime tappe necessarie a stringere alleanze operative affinché questo patrimonio venga salvaguardato e valorizzato. L’articolo affronta anche i valori e le potenzialità che il lavoro sull’incremento delle collezioni costituisce per i musei scientifici. Esso è infatti una delle ricchezze culturali su cui i musei possono rinsaldare il loro rapporto con la società ed il territorio che li esprime e pone loro una domanda: qual è il senso dei musei oggi?

Parole chiave
patrimonio, contemporaneo, materiale, immateriale.

Preservation of the contemporary scientific and technological heritage.

Abstract
The interest in the preservation of materials from the second half of the 20th century is a recent phenomenon. In fact, the developments of science and technology in this period of time and the objects associated with this impressive evolution are weakly considered by science historians and heritage specialists. The issue entails an increasing awareness from a whole professional sphere that includes museums, universities, public and private research laboratories and companies. It requires on the one hand the development of methods for the preservation and documentation of objects, and on the other the collection of evidence from the inventors and users of these instruments, as well as a wider thought on their impacts on today’s societies. Many are the open questions: which objects should we preserve?What evidence should we collect?Which connections should we establish between the scientific and the technological heritage? How to exhibit and communicate this materials? With the collaboration of Conservatoire des Artes et Metieres des Paris (CNAM) the MNST has organised a meeting to involve other partners and begin to work in this field. My speech presents the results of this work and the next steps of this project.

Keywords
heritage, contemporary, tangible, intangible.

p. 157 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Negli anni più recenti è emersa una forte esigenza di collaborazione didattica tra la scuola ed il mondo della ricerca, finalizzata alla formazione scientifica ed alla promozione dell’interesse e della motivazione dei giovani verso le scienze. A livello europeo, sono numerosi i progetti significativi che riguardano sia la Fisica sia le altre Scienze Naturali. Molte di queste esperienze sono progettate e realizzate in collaborazione tra docenti delle scuole e delle università, studiosi degli enti di ricerca e comunicatori che operano nei musei scientifici. Tra queste iniziative si inseriscono i campi scuola residenziali di Fisica organizzati ogni anno dall’Università Roma Tre al Museo del Balì. L’esperienza dei Campi Scuola, rivolta agli studenti del quarto o del quinto anno della scuola secondaria superiore, è stata avviata nel 2007 nel contesto del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche.

Parole chiave
didattica innovativa, fisica e scienze naturali, campi scuola residenziali.

Scientific museums as educational centres. Residential Stages of Physics at the Museo del Balì.

Abstract
In more recent years innovative educational approaches in teaching science have been proposed. These new modalities are based on cooperation of schools and research institutes and aim to improve motivation, interest and involvement of young people in science. Many projects regarding Physics and Natural Sciences teaching have been developed in Europe and are performed through permanent collaborations involving researchers, school teachers and explainers operating in science centres and scientific museums. We discuss the Residential Stages of Physics organized at the Museo del Balì by the Roma Tre University which are addressed to students of high school in the framework of Italian National Project “Lauree Scientifiche”.

Keywords
innovative education, physics and natural sciences, residential stages.

p. 163 / Dicembre 2010 - N. 6