Dicembre 2010 - N. 6

Memorie

Anno: 2010
Volume: 6

Riassunto
Per permettere un’interazione sempre più ampia tra museo e pubblico, l’Associazione Didattica Museale (ADM), del Museo Civico di Storia Naturale di Milano, ha potenziato negli anni le proposte “extra moenia”, abbracciando tutte le scienze naturali. Con l’ausilio di una “MuseoMobile”, le aule delle scuole di ogni ordine e grado possono trasformarsi in veri e propri laboratori, dove “toccando con mano” si può imparare divertendosi. Proposte appositamente create vengono inoltre offerte in diverse manifestazioni, riuscendo a incuriosire, emozionare, interessare, far comprendere il museo, quindi avvicinare l’istituzione a tutte le fasce di età e a tutte le classi sociali. Le conferenze presso le Università della Terza Età e la Casa Circondariale San Vittore di Milano hanno ulteriormente arricchito le esperienze dell’associazione. Si può quindi comprendere l’impegno e la professionalità necessari per la didattica museale, che non può e non deve essere considerata come una risorsa secondaria all’interno di un museo.

Parole chiave
museo, interazione, emozione, extra moenia.

A laboratory at school and…not only.

Abstract
In order to allow more extensive interaction betweenMuseum and public, the Associazione DidatticaMuseale (ADM), Natural History Museum of Milan, has strengthened over the years the “extra moenia” activities, embracing all natural sciences. With the help of a “MuseoMobile”, the classrooms of any kind of school can become real laboratories, where it is possible to learn having fun through “hands-on” methodology. Specially created proposals are also offered in several events, with the purpose of intriguing, exciting, interesting and opening the institution to a public of all ages and social background. The lectures at the Seniors Universities and at the Casa Circondariale San Vittore in Milan have further enriched the experience of the association. It is therefore clear the commitment and professionalism required for museum education, which cannot and should not be considered as a secondary resource in a museum.

Keywords
museum, interaction, emotion, extra-moenia.

p. 211 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
La ricerca ha come scopo quello di individuare, attraverso interviste narrative, quali situazioni concrete gli insegnanti identificano come fonte di disagio. La costruzione metodologica, attraverso la Grounded Theory, si allarga verso l’alto, è un processo induttivo, dal piccolo (etichette concettuali o codes), a ciò che è intermedio (categorie o code families), a ciò che è di livello immediatamente superiore (macrocategorie), fino al livello più elevato nella concettualizzazione (core category) con un medesimo nucleo generativo che da un’impercettibile struttura primordiale prende forma, cresce, torna alla sua natura seminale e generativa. La precarietà dell’agire è la core category che mi ha permesso di connettere tutti gli strumenti concettuali elaborati. Gli insegnanti vivono con senso di precarietà il proprio ruolo in divenire, si interrogano sul senso del proprio agire. Questo non è completamente negativo ma è il riflesso di un nuovo modo di essere insegnanti e di essere protagonisti critici nelle evoluzioni del proprio ruolo. Vi è una condizione di incertezza che non sempre è facile da sostenere e appartiene al carattere congetturale che contrassegna la nuova posizione insegnante.

Parole chiave
interviste narrative, teoria grounded, processo induttivo, core category, precarietà nell’agire.

Beyond teacher professional malaise: relationship between school and museum in a sharing practice.

Abstract
The object of the research is to identify, by means of narrative interviews, which concrete situations the teachers identify as source of uneasiness. The methodological building, through the Grounded Theory, is extending upward, it is an inductive process, from the smaller (conceptual labels or codes), to what it is intermediary (categories or code families), to what is immediately of superior level (macro categories), up to the highest level (core category) with a same generative core that takes form from an imperceptible primordial structure, it grows, it returns to his seminal and generative nature. The acting precariousness is the core category that allowed me to connect all the processed conceptual artefacts. There is an uncertainty condition that is not always so easy to be sustained. It belongs to the conjectural character that underlines the new teacher role. A consequence of the precariousness in to act is the absence of consolidated procedure to follow to complete the own professional tasks.

Keywords
narrative interviews, grounded theory, inductive process, core category, precariousness.

p. 214 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Nel museo scientifico, così come durante la lezione di scienze a scuola, si può usare una didattica trasmissiva oppure un approccio che porti lo studente ad essere al centro del processo di apprendimento. Le raccomandazioni che provengono dal mondo della ricerca in didattica delle scienze consigliano di utilizzare un approccio didattico impostato secondo il metodo scientifico per trattare contenuti che siano rilevanti per i giovani. Questo al fine di aumentare la motivazione degli studenti verso le scienze e, allo stesso tempo, di portarli a comprendere la reale “natura della scienza” e a sviluppare abilità in ambito scientifico. L’apprendimento basato su problemi può essere un efficace metodo per raggiungere questi scopi. Inoltre permette di utilizzare tematiche di educazione alla salute e di educazione ambientale per portare all’acquisizione di contenuti più strettamente scientifici e, allo stesso tempo, di sensibilizzare gli studenti sulle conseguenze dei propri comportamenti. In questo lavoro viene descritta un’esperienza di utilizzo dell’apprendimento basato su problemi nella scuola secondaria. I risultati mostrano che il metodo viene apprezzato dalla maggior parte degli studenti e degli insegnanti, ma che vi sono anche dei problemi per una sua applicazione più frequente. Questa, però, a scuola come al museo, dipende anche dalle priorità che il docente intende stabilire.

Parole chiave
apprendimento basato su problemi (ABP), scuola secondaria, educazione ambientale, opinioni degli studenti, priorità dell’insegnante.

Problem-based learning, museum for didactical activities.

Abstract
In the scientific museum, as during the science lesson at school, we can use either a teacher-centred pedagogy or a student-centred approach. Recommendations coming from the research in science education tell us that we should use an inquiry-based approach to deal with scientific contents that are relevant for young people. This would increase students’ motivation towards science, and, at the same time, let them understand better the “nature of science” and develop scientific skills. Problem-based learning could be an effective instructional method to meet these goals. Moreover it allows to use health education and environmental education issues to let the students acquire more strictly scientific contents, and, at the same time to let them reflect on the consequences of their behaviours. An experience of the use of problem-based learning in secondary school is described in this work. The results show that the most of students and teachers appreciate the method, but that there are also some problems for a more frequent use of it. Nevertheless, both at school and in the Museum, this depends on the priorities established by the teacher.

Keywords
problem-based learning (PBL), secondary school, environmental education, students’ feedback, teacher’s priorities.

p. 221 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Il Progetto EST ha raggiunto, a partire dall’anno scolastico 2005-06, 1000 scuole lombarde, attraverso la rete museale presente sul territorio. Il principio ispiratore dei progetti è indurre i ragazzi ad osservare da soli i fenomeni naturali, per passare solo in un secondo momento alla loro concettualizzazione. La proposta del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia vuole guidare alla scoperta della biodiversità animale della provincia di Pavia e si articola in due momenti: un incontro introduttivo nei locali del Museo e un incontro successivo, in un laboratorio appositamente allestito per il progetto EST. Ad ogni scuola viene inoltre fornito un kit didattico, utile per proseguire in autonomia il percorso. Nel corso di tre anni scolastici sono state raggiunte 17 scuole e 52 classi, coinvolte anche nella fase di valutazione del progetto grazie alla somministrazione di questionari. L’analisi delle risposte degli insegnanti ha chiarito che le attività del progetto EST sembrano avere raggiunto l’obiettivo fondamentale di avvicinare gli studenti alla cultura scientifica proponendo una metodologia cosiddetta hands-on. Inoltre è stato evidenziato come le attività proposte siano generalmente riuscite a sviluppare e potenziare l’offerta didattica di tutte e diciassette le scuole.

Parole chiave
biodiversità, cultura scientifica, hands-on, valutazione.

EST Project: results of three years of experience at the Natural History Museum of the University of Pavia.

Abstract
The EST Project has reached about 1000 schools of Lombardy since the scholastic year 2005-2006, through the local network of scientific museums. The aim of this project is to improve science education through programs based on hands-on experiences and, basically, through the direct observation of natural phenomena followed, later, by their conceptualization. The Natural HistoryMuseum of Pavia proposal tries to guide students in the discovery of the rich biodiversity in the province of Pavia. The program is based on two lessons: the first one is a visit to the collection of the Natural History Museum, the second is a new interactive laboratory experience. Moreover each school received an educational kit in order to develop the program at school in the course the following months. During the past three years the EST Project has reached 17 schools and 52 classes, involved also in the evaluation phase, through the compilation of questionnaires. The analysis of teachers’ answers suggested that the main objectives of the project have been achieved: the students achieved the fundamental goal of understanding the principles of scientific culture and the EST project and its hands-on methodology has enhanced the educational programs of all the 17 schools.

Keywords
biodiversity, scientific culture, hands-on, valuation.

p. 227 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
“Sospesi al Ramo di un Albero” è un progetto pilota attuato dalla Sezione Antropologica della Soprintendenza Speciale al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini” di Roma. Il progetto si è proposto di (a) re-introdurre con rinnovata energia nella scuola elementare le tematiche dell’evoluzione umana, affrontata con rigore di esposizione e scientificità; (b) fornire motivazioni, linee guida, strumenti e supporto continuativo ai docenti di scuola elementare per l’insegnamento dell’evoluzione umana; (c) creare uno spazio di incontro tra mondo della ricerca e mondo della didattica, che impegni entrambi i fronti in un progetto educativo basato su una reale ed efficace sinergia. Presentiamo le diverse fasi della realizzazione del progetto: ideazione e pianificazione; sperimentazione; analisi critica dei risultati; condivisione dei risultati e prodotti del progetto. Vengono discussi l’opportunità di introdurre il metodo scientifico nella scuola elementare, l’importanza di affrontare temi complessi e olistici con gli alunni, e la validità dei nostri laboratori e tecniche di insegnamento. Infine, vengono messi in evidenza gli elementi critici dell’insegnamento dell’evoluzione umana. La nostra esperienza ha dimostrato che, nonostante le indicazioni contrarie (l’evoluzione biologica è introdotta nei libri di testo scientifici solo a partire dalla terza media), i temi dell’evoluzione possono e devono essere trattati con entusiasmo, creatività e rigore scientifico già a partire dalle elementari.

Parole chiave
didattica museale; evoluzione umana; laboratori didattici; scuola elementare.

“Sospesi al Ramo di un Albero”. Pilot project on human evolution didactic.

Abstract
This pilot project was carried out by the Anthropological section of theMuseo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini of Rome. The project was proposed to (a) re-introduce with renewed energy - in the primary schools - the subjects of human evolution, approached with rigor and scientific exposure, (b) provide teachers of elementary school with motivation, guidance, tools and ongoing support for the teaching of human evolution, (c) create a common space of encounter between the research community and the world of education, involving both sides to engage in an educational project with real and effective synergy. We present the different stages of the project: ideation and planning; experimentation; critical analysis of findings; sharing of the results and products.We discuss the appropriateness of introducing the scientific method in elementary school, the importance of dealing with complex and holistic themes with the pupils, and the validity of our teaching techniques. We point out the critical elements that may arise with the teaching of human evolution. Our experience has shown that - despite indications to the contrary - the themes of human evolution can and should be treated with enthusiasm, creativity and scientific rigor as early as from elementary.

Keywords
museum education, human evolution, didactic laboratories and workshops, primary school.

p. 231 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Il concetto di controllo di gestione come sistema di conduzione aziendale venne introdotto in Italia dopo il 1960. L’ingresso ufficiale nel nostro settore pubblico è iniziato con il D.L. 29/1993. I musei italiani si sono adeguati, ma l’analisi di sette contesti museali scientifici dimostra che la piena e sostanziale applicazione non è ancora un fatto generalizzato.

Parole chiave
controllo di gestione, musei scientifici.

The management control in scientific museums: brief survery on the state of the art.

Abstract
The management control was introduced in the Italian private companies during the Sixties. The Public Administration started adopting it in 1993. Italian museums, as public companies, had to conform but, as shown by the seven scientific Museums here analysed, management control is not yet a fully adopted way to the company government.

Keywords
management control, science museums.

p. 237 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
La conoscenza dei visitatori e delle loro esigenze culturali rappresenta una priorità nei musei, per migliorare il dialogo e le forme di comunicazione, fidelizzare ed aumentare i pubblici e rinforzare immagine/credibilità delle istituzioni. Per questi motivi il Museo di Zoologia ha intrapreso un’indagine sui visitatori che ha fornito una prima immagine del profilo socio-demografico, delle aspettative, scopi di visita, impressioni, gradimento ed interessi del pubblico e della percezione dell’effetto della visita. I risultati evidenziano gli obiettivi educativi delle visite e indicano che raramente il visitatore esce dal Museo senza una soddisfazione culturale, una stimolazione degli interessi o l’impressione di aver appreso qualcosa. L’inchiesta ha fornito utili indicazioni di carattere gestionale.

Parole chiave
studi sui visitatori, coinvolgimento dei visitatori, impatto culturale della visita, programmazione museale.

“The reasons why I visit scientific museums”. Preliminary results of a study on the publics of the Zoological Museum of Rome.

Abstract
Knowing museum visitors and their cultural habits is fundamental, in order to improve the dialogue and communication with citizens and reinforce confidence in this Institution and in science. For these reasons the ZoologicalMuseum of Rome carried on a study on its visitors, by means of a questionnaire which has provided a first portrait of the public socio-demography, expectations and aims of the visit, feelings, interests, agreement, and perception of cultural impacts of the visit. The visitors’ answers show that they come to our Museum with educational aims and they generally go out satisfied, having increased their cultural interests and knowledge. Through this study we have got useful information for the museum planning.

Keywords
visitor studies, visitor engagement, cultural impact of visit, museum planning.

p. 242 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
L’Orto Botanico della Tuscia, istituzione creata a sostegno delle attività didattiche e di ricerca universitaria, si rivolge a studenti delle scuole di ogni ordine e grado che visitano la struttura avvalendosi della guida di personale specializzato. Collabora con la comunità scientifica nazionale e internazionale per la salvaguardia della biodiversità vegetale, seguendo linee guida e strategie comuni sperimentate su scala internazionale. Al di fuori dell’utenza universitaria e scolastica svolge un’opera divulgativa in ambito cittadino con l’organizzazione di corsi teorico- pratici legati alle tradizioni del territorio, mostre-mercato e seminari tematici. Fa parte del Sistema Museale di Viterbo, creato dall’Assessorato Provinciale alla Cultura e al Turismo per la valorizzazione del ricco patrimonio culturale della Tuscia. Organizza annualmente iniziative di Educazione Ambientale, convegni, tavole rotonde e laboratori didattici, concerti e performance di musica e danza, attività di divulgazione ambientale con le scolaresche, visite guidate alle collezioni botaniche; partecipa alla manifestazione “San Pellegrino in fiore”, che si svolge nel quartiere medioevale di Viterbo. Fa parte del Sistema Museale d’Ateneo, realtà nata per collegare tra loro varie forme della memoria storica e della ricerca, per promuovere la tutela e la valorizzazione del patrimonio architettonico dell’Ateneo e delle sue collezioni storiche, demo-antropologiche, scientifiche e artistiche.

Parole chiave
didattica, biodiversità, divulgazione, collezioni botaniche.

The Botanical Garden of University of Tuscia (BGUT): new experiences in communication.

Abstract
The BGUT was created to support teaching and research activities at academic level, relates also to students of every grades who visit this structure guided by qualified personnel. BGUT co-operate with the scientific community, national and international, to safeguard vegetal bio-diversity, according to guidelines and common strategies tested at international dimension. Beyond the University and other schools audience, the BGUT develops a wide extension activity in the municipal milieu, by organizing theoretical-operative courses related to the traditions of the territory, market-shows and thematic seminars. BGUT, belongs to theMuseum system of Viterbo, developed by the Provincial Directorate for Culture and Tourism to enhance the value of the rich cultural patrimony of Tuscia. Every year BGUT organizes Environmental events, conferences, round tables, teaching, laboratories, concerts, and other performances, environmental lecturing to high school students, conducted tours to botanical collections of plants; it takes to the event “San Pellegrino in Fiore”, which takes place in the medieval quarters in Viterbo. It belongs to the Sistema Museale di Ateneo, born to join various forms of historic memory of research activities, promote protection and enhance the value of architectural patrimony of the University and its historic demoanthropological, scientific and artistic collections.

Keywords
teaching, bio-diversity, dissemination and botanical collections.

p. 248 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Durante le estati 2006, 2007 e 2008 il Planetario di Roma ha organizzato un ciclo di aperture serali straordinarie, “Astrosummer”. Ne abbiamo approfittato per valutare l’impatto che l’attività del planetario ha sul pubblico che lo frequenta, attraverso un questionario per raccogliere pareri, opinioni, suggerimenti e critiche. Le domande erano relative alla qualità degli spettacoli astronomici, all’organizzazione delle serate, al gradimento sotto il profilo scientifico ed emotivo, all’interesse a ritornare. Ne è risultato un successo di critica del quale è possibile rintracciare le motivazioni, ed intersecarle con le aspettative e le critiche ricevute. Fra le valutazioni più interessanti che emergono, il ruolo fondamentale che ha sul gradimento l’aspetto emotivo degli spettacoli: ciò offre un’interessante conferma alla filosofia comunicativa adottata nella comunicazione scientifica del planetario, che coniuga creativamente scienza ed emozione. Accanto ai limiti logistici dell’organizzazione, risalta anche la forte esigenza di competenze scientifiche della struttura, anche in riferimento alla professionalità dei comunicatori scientifici. Gli appuntamenti di Astrosummer hanno rappresentato un primo tentativo di flessibilità negli orari di apertura, un altro aspetto che è stato sottoposto alla valutazione del pubblico. L’estensione dell’indagine su tre anni permette di mettere a confronto i risultati delle tre stagioni per cogliere eventuali sintomi di un’evoluzione del rapporto pubblico-Planetario.

Parole chiave
planetario, spettacolo astronomico, comunicazione della scienza, visitor study.

Astrosummer, an astronomical storytelling about the Summer sky: a visitor study on the public of the Planetarium of Rome.

Abstract
For the Summer of 2006, 2007 and 2008 the Planetarium of Rome organized a special opening season by night, called “Astrosummer”. We contacted the visitors through a questionnaire in order to collect opinions, suggestions and criticisms about the activity of the planetarium and evaluate its impact on the public. The questions concern the quality of the astronomical shows, the organization of the event, the customer satisfaction under both a scientific and an emotional level, and the motivation to return for a new visit. The output draws a general acclaim, that is to be intersected with the expectations of the public about the planetarium experience. Among the most interesting results, the emotional content of the shows plays a fundamental role in the success of the event: this firmly supports the communication strategy adopted by the planetarium, based on combining science and emotion in a creative mix. Some organization faults are emphasized in the judgment of the public, together with the importance of strong scientific expertise by the planetarium staff, especially in reference to a professional approach to the communication of science. The public was also invited to evaluate the flexibility in the opening times introduced by Astrosummer. Since this study covers three different years it becomes possible to grasp early hints on how the relationship between the public and the planetarium is evolving.

Keywords
planetarium, astronomical show, science communication, visitor study.

p. 252 / Dicembre 2010 - N. 6

Riassunto
Dal 1995 la sezione didattica del Museo Civico di Storia Naturale di Milano è affidata all’Associazione Didattica Museale. Nell’articolo vengono presentate, analizzate e discusse alcune delle proposte didattiche e divulgative rivolte all’utenza scolastica e ai visitatori generici, illustrandone le finalità, le modalità di svolgimento e la risposta da parte del pubblico, con lo scopo di condividere l’esperienza accumulata in quindici anni di attività. La proposta di ADM si articola lungo cinque direttrici principali: istruzione, emozione, cultura, formazione e servizi.

Parole chiave
didattica, scuole, eventi, formazione.

Living the Museum. Didactic and dissemination experiences in the Milan Natural History Museum.

Abstract
The Department of Education at the Natural HistoryMuseum inMilan has been managed by the Associazione DidatticaMuseale since 1995. In this contribution some of the museum activities for schools and generic public are discussed, analyzing what their goals are, how are they carried out and what is the response from their intended target. Those activities can be grouped in five fields: teaching, emotion, culture, training and utilities.

Keywords
education, school, events, training.

p. 256 / Dicembre 2010 - N. 6