Aprile 2015 - N. 14

Memorie

Anno: 2015
Volume: 14

Riassunto

In una recente revisione della Collezione primatologica del Museo, sez. zoologica, è stato esaminato un esemplare di maschio adulto di Gorilla beringei. L’analisi morfologica e un’accurata analisi storica, condotta con l’ausilio di fonti letterarie e fotografiche, hanno permesso di identificarne la sottospecie: G. b. graueri (Matschie, 1914). Il gorilla, proveniente da un’area a ovest del lago Kivu (RDC), fu cacciato nel 1928 dall’esploratore Attilio Gatti. Fu poi donato nel 1932 all’allora Museo Nazionale di Etnologia e Antropologia di Firenze. Il Direttore Prof. Lidio Cipriani, con il quale Gatti aveva partecipato a una precedente spedizione in Africa, conservò cranio e scheletro e donò la pelle al Museo di Zoologia. Lo studio di questo individuo ha consentito il ritrovamento d’importanti fonti documentarie sui gorilla pubblicate su riviste e libri dell’epoca. Le dettagliate descrizioni e le immagini ivi contenute rappresentano uno dei primi esempi di divulgazione scientifica del 1900.

Parole chiave
Gorilla, Repubblica Democratica del Congo, collezione museale, Attilio Gatti, Lady Broughton.

Notes on a specimen of Eastern Lowland Gorilla, Gorilla beringei graueri (Matschie, 1914), housed in the Museum of Natural History, University of Florence.

Abstract

In a recent review of the primatological collection of the Museum (zoological section) an adult male of Gorilla beringei was examined. The morphological study and a detailed historical analysis, carried on the literary and photographic sources, allowed us to identify his subspecies: G. b. graueri (Matschie 1914). The gorilla was hunted in 1928 by the explorer Attilio Gatti in a western area of Lake Kivu (DRC). Later on, in 1932, he was donated to the National Museum of Ethnology and Anthropology of Florence. The Director Prof. Lidio Cipriani, who participated in a previous expedition in Africa with Attilio Gatti, preserved the skull and the skeleton and donated the skin to the Museum of Zoology. The study of this great ape led us to discovery interesting data and literary sources about the Genus Gorilla. These were published in magazines and books of the time and their detailed descriptions and images represent one of the first examples of popular science of the 20th century.

Keywords
Gorilla, Democratic Republic of Congo, Museum collection, Attilio Gatti, Lady Broughton.

p. 157 / Aprile 2015 - N. 14

Riassunto

Gli Autori hanno avviato uno studio della collezione naturalistica custodita presso il Distaccamento Forestale di Colle San Rizzo (Messina), finalizzato alla valorizzazione della collezione, soprattutto nella sua funzione didattica. Successivamente è stato effettuato il recupero conservativo dei reperti tassidermici al fine di assicurarne la conservazione e garantirne la fruizione. La collezione è così divenuta centro di attività di educazione ambientale e divulgazione scientifica quali mostre tematiche, laboratori didattici e seminari organizzati dal Centro Studi Faunistica dei Vertebrati in stretta sinergia con il Corpo Forestale della Regione Siciliana. Tali iniziative risultano indispensabili in un territorio dove la pratica del bracconaggio, se pur notevolmente ridotta rispetto al passato, non è stata ancora del tutto sradicata. L’educazione ambientale è infatti uno strumento fondamentale di formazione e sensibilizzazione per le nuove generazioni.

Parole chiave
valorizzazione, educazione ambientale, divulgazione scientifica, apprendimento, attività antibracconaggio.

The role of naturalistic collection of Forestry Detachment of Colle San Rizzo (Messina) in the dissemination of scientific culture.

Abstract

The authors undertook a study of the naturalistic collection kept at the Forestry Detachment of Colle San Rizzo (Messina), aimed at enhancing the value of the collection, especially in its educational function. Consequently the restoration and conservation of the taxidermic samples was carried out to ensure their preservation and to allow adequate fruition to the collection. The collection has thus become the center of environmental education activities and dissemination of scientific knowledge: thematic exhibitions, educational workshops and seminars organised by the Centro Studi Faunistica dei Vertebrati in close collaboration with the Forestry Corps of the Sicilian Region. These initiatives are essential in an area where the practice of poaching, though greatly reduced compared to the past, has not yet been completely eradicated. Environmental education is an essential instrument of training and awareness for the new generations.

Keywords
valorization, environmental education, scientific divulgation, learning, antipoaching activities.

p. 163 / Aprile 2015 - N. 14

Riassunto

Il Museo di Scienze Planetarie di Prato ha effettuato una serie di analisi composizionali e tessiturali su un frammento ricavato da una meteorite metallica ritrovata presso il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno e priva di denominazione. Il campione, rinvenuto in Cile nel 1800, fu donato da G.H. Slaghek-Fabbri all’Istituto Tecnico di Livorno. Una ricerca bibliografica ha fornito i risultati delle analisi distruttive effettuate in passato su un frammento della meteorite, ma non la localizzazione della massa maggiore. Il confronto tra le nuove analisi e i dati bibliografici ha permesso di classificare la meteorite come metallica del gruppo IIIAB e attribuirle la denominazione Slaghek’s Iron. Il campione del Museo di Scienze Planetarie e quello del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo rappresentano perciò il type specimen e la massa maggiore della meteorite. Un report con i nuovi dati analitici e catalografici è stato inviato alla Meteoritical Society.

Parole chiave
Meteoriti metalliche, type specimen, III AB, spettrometria di massa, Slaghek.

Tale of a rediscovered meteorite: the case of the meteorite Slaghek’s Iron.

Abstract

The Museo di Scienze Planetarie of Prato carried out compositional and textural analyses on a fragment of an unnamed iron meteorite found in the collections of the Museo di Storia Naturale del Mediterraneo of Livorno. The sample was recovered in Chile in the XIX century and donated by G.H. Slaghek-Fabbri to the Livorno Technical Institute. A bibliographic research provided the results of destructive analyses performed in the past on another fragment of the meteorite but not the location of the main mass. A comparison between new analyses and bibliographic data allowed us to classify the meteorite as a IIIAB iron meteorite and to assign it the name Slaghek’s Iron. The Museo di Scienze Planetarie and the Museo di Storia Naturale del Mediterraneo samples are, respectively, the type specimen and the main mass of the meteorite. A report with new analytical and catalographic data has been sent to the Meteoritical Society for the publication on the Meteoritical Bulletin.

Keywords
Iron meteorites, type specimen, IIIAB, mass spectrometry, Slaghek.

p. 166 / Aprile 2015 - N. 14

Riassunto

Nel 2003 ha avuto inizio il recupero delle collezioni del Museo Zoologico “Cambrìa”, restaurando parte dei reperti museali ed allestendo un’esposizione guidata all’interno del Museo di Storia delle Scienze MM. FF. e NN. dell’Università di Messina. Contestualmente sono stati avviati gli approfondimenti sulle singole collezioni, tra cui quella mammalogica. Sono stati attualmente catalogati e classificati 93 reperti, per un totale di 71 specie di mammiferi, principalmente europee, africane e sudamericane. Le nuove informazioni disponibili grazie a tale studio hanno permesso di valorizzare al meglio la collezione mammalogica in occasione di varie iniziative divulgative locali e nazionali e durante le attività didattiche, rivolte prevalentemente agli studenti universitari e alle scolaresche, attraverso percorsi tematici differenziati in base all’età e al pubblico volti a divulgare le problematiche connesse allo studio, salvaguardia e conservazione dei mammiferi.

Parole chiave
collezione storica, collezione mammalogica, museologia scientifica, didattica, educazione ambientale.

Study and valorisation of the mammalogical collection of the Zoological Museum “Cambrìa” in Messina.

Abstract

The recovery of the Zoological Museum “Cambria” began in 2003 by restoring part of the museum exhibits and setting up an exhibition tour inside the Museum of History of Mathematical, Physical and Natural Science in the University of Messina. At the same time, a number of follow-up studies were initiated on the single collections, including the mammalogical one. The new information available, as a consequence of this study, has increased the value of the mammalogical collection and has allowed a better fruition during various local and national outreach initiatives and for a variety of educational activities aimed at university students and schoolchildren. Issues are dealt differently according to age and type of audience, and they are aimed at enhancing the problems related to the study, preservation and conservation of mammals.

Keywords
historical collections, mammalogical collection, scientific museology, didactic, environmental education.

p. 169 / Aprile 2015 - N. 14

Riassunto

Il nucleo principale della sezione naturalistica del Museo Civico di Fucecchio è costituito dalla collezione composta tra il 1876 e il 1923 da Adolfo Lensi (1855-1930), consistente in 299 esemplari, prevalentemente provenienti dal Padule di Fucecchio, e un contesto di fossili di mammiferi villafranchiani. Dal 2004 esposta nel museo, rappresenta il documento più completo della consistenza dell’avifauna dell’area umida, prima delle modifiche ambientali del XX secolo. Il Padule di Fucecchio costituisce, con i suoi 1800 ettari di estensione fra le province di Firenze e Pistoia, la più grande palude interna italiana e riveste un ruolo fondamentale nelle rotte migratorie fra la costa tirrenica e l’interno. Per la tutela delle emergenze naturalistiche, storiche ed ambientali del Padule di Fucecchio, nel 1996 le Province di Pistoia e Firenze hanno istituito due Riserve Naturali che complessivamente tutelano circa 230 ettari del bacino palustre.

Parole chiave
Toscana, Padule di Fucecchio, collezione, ornitologia, paleontologia.

The Lensi Nature Collection of the Municipal Museum of Fucecchio and the Protected area of the Fucecchio Marshland.

Abstract

The main nucleus of the Nature Section of the Municipal Museum of Fucecchio consists of the collection set up between 1876 and 1923 by Adolfo Lensi (1855-1930) including 299 ornithological specimen mainly coming from the Fucecchio Marshland and a fossil assemblage dating to the Villafranchian. The collection, since 2004 on display in the museum, is the most complete document of the fauna of Fucecchio Marshland before the environmental changes of the XX century. The Fucecchio Marshland with its extension of around 1800 hectares is the largest Italian inland marshland and plays a fundamental role in the migratory routes between the Tyrrhenian coast and the interior. For the protection of the natural, historical and environmental heritage of the Fucecchio Marshland in 1996 the Provinces of Florence and Pistoia instituted two natural reserves safeguarding about 230 hectares of marsh basin.

Keywords
Tuscany, Fucecchio Marshland, collection, ornithology, palaeontology.

p. 172 / Aprile 2015 - N. 14