Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Museologia Scientifica

Anno: 2016
Volume: 10

Riassunto

L’uso di tecnologie digitali nei musei si sta sempre più diffondendo per migliorare la qualità dell’apprendimento e il potenziale comunicativo delle esposizioni. In particolare, l’applicazione della tecnologia 3D non solo facilita lo studio dettagliato di reperti antichi, ma aumenta la leggibilità di un oggetto soprattutto se in materiale deperibile. Realizzare un modello 3D può essere d’aiuto per pianificare operazioni di restauro tradizionale o per effettuare restauri digitali per manufatti particolarmente frammentari. A partire da un modello 3D è possibile realizzare repliche fisiche identiche all’originale, a grandezza naturale o in scala. Queste ultime possono essere utilizzate per attività didattiche che prevedono esperienze tattili con bambini o pubblico diversamente abile (non vedenti, ipovedenti). È possibile, infine, creare percorsi digitali animati per il mobile learning o più in generale per la fruizione a distanza. In questo contributo si presenterà il progetto, ancora in fieri, di modellazione 3D dei reperti esposti nel Museo Storico-Archeologico (MUSA) dell’Università del Salento, avviato da qualche tempo grazie alla collaborazione tra il Museo e il Laboratorio 3D del SIBA della stessa Università. Il programma è finalizzato a migliorare il potenziale comunicativo e l’interazione con il Museo e a realizzare, appena possibile, un applicativo per dispositivi mobili e un catalogo delle collezioni consultabile on line.

Parole chiave
didattica museale, 3D imaging, comunicazione del patrimonio culturale.

3D imaging and new ways of making museums interactive and enabling digital discovery and learning

Abstract

Digital technologies are increasingly used in museums to improve the learning quality and communicative potential of exhibits. In particular, the application of 3D technology not only simplifies the detailed study of ancient artefacts, but also increases the readability of an object, especially if made of perishable materials. The creation of a 3D model can help in planning traditional restoration operations or in carrying out digital restorations for particularly delicate or fragmentary artefacts. Starting from a 3D model you can build physical replicas identical to the original, either full-size or scaled. These can be used for educational activities that require tactile experiences, with children or differently abled visitors (with visual or hearing impairments for example) or to more fully involve the average visitor. It is possible, finally, to create animated digital walkthrough experiences for mobile learning or more generally for remote discovery. In this paper we will present the 3D modeling project, currently ongoing, for the exhibits of the Historical- Archaeological Museum (MUSA) at the University of Salento, in partnership between the Museum and the 3D Laboratory of SIBA of the University. The project aims to improve the Museum’s communicative potential and capacity to interact with the wider general public as well as implement, as soon as possible, an application for mobile devices and a catalog of on-line searchable collections.

Keywords
museum education, 3D imaging, cultural heritage communication.

p. 129 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Nel panorama accademico italiano, quasi ogni istituzione ove sia presente l’insegnamento di medicina veterinaria dispone di un museo dedicato, per lo più anatomico. Questo lavoro ha lo scopo di render conto della realtà museale veterinaria torinese, che emerge da un recente riallestimento, tuttora in via di completamento. Le due unità distinte che costituiscono il Museo di Scienze Veterinarie documentano l’una il progresso della scienza veterinaria, l’altra la collezione di parassiti Perroncito.

Parole chiave
anatomia patologica, medicina veterinaria, parassitologia, Perroncito.

Veterinary museology: the Turin model.

Abstract

In Italy, almost every academic institution where veterinary medicine is taught has a dedicated museum, mostly an anatomical one. This work is intended to give an account of the Turin veterinary museum as it is growing up after the last setting, still to be completed. The two different places making up the Museum of Veterinary Sciences show the advances in veterinary science and the parasitological collections of Perroncito.

Keywords
pathological anatomy, veterinary medicine, parasitology, Perroncito.

p. 137 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

La Galleria di Matematica (Università di Perugia) raccoglie exhibit costruiti per fini didattici, e permette un approccio hands-on a numerosi teoremi e questioni matematiche.

Parole chiave
manipolazione, insegnamento, matematica, geometria.

From a new teaching method to a museum: the Galleria di Matematica in Casalina

Abstract

The Galleria di Matematica (University of Perugia) collects exhibits made for teaching purposes, and allows an hands-on approach to many mathematical theorems and ideas.

Keywords
hands-on, teaching, mathematics, geometry.

p. 142 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Il tempo e la scienza. Un progetto co-creativo tra scuole e musei universitari pavesi. La partecipazione e il successivo finanziamento da parte del MIUR del progetto ha permesso al Sistema Museale dell’Università di Pavia e ad un certo numero di scuole di diverso ordine e grado di svolgere diverse attività. Il progetto “Il Tempo e la scienza” si inserisce in una serie di altri, che dal 2005 impegnano alcuni musei dell’università, il dipartimento di Fisica e alcune scuole del territorio. Molte le caratteristiche conservate anche quest’anno: il coinvolgimento attivo dello staff museale, degli insegnanti e degli alunni, la logica laboratoriale e produttiva, il forte utilizzo della storia della scienza e della storia dell’arte, il ricorso ad analogie, interne alle singole discipline ed esterne, tra discipline diverse, il forte legame al curriculum scolastico, il tentativo di una stretta unificazione tra educazione formale e informale. Le novità hanno riguardato l’alternanza scuola-lavoro, la partecipazione di musei e sezioni museali che in passato avevano avuto un ruolo limitato, la possibilità di disporre, per l’esposizione finale, che ha permesso una maggiore integrazione tra gli oggetti dei musei e i prodotti delle scuole.

Parole chiave
progetti educativi, musei universitari, scuole, tempo, nascita, fisica.

Time and science. A co-creative project between schools and Pavia university museums

Abstract

The participation and subsequent funding by the Ministry of Education, Universities and Research (MIUR), of the project enabled the University of Pavia’s Museum System, together with a number of infant, primary and secondary schools, to carry out various activities. The project “Time and Science” is one of many which, nearly since 2005, has variously engaged some of Pavia University’s museums, the Department of Physics and a number of local educational institutions from schools to the university. Many of its characteristics have been retained this year too - the active involvement of museum staff, teachers and students, workshops and production activities, the wide use of the history of science and art history, the use of analogical reasoning, both within individual subjects and among subjects, as well as the attempt to create close ties between formal and informal education. The new elements of this project concerned work-related training and the participation of museums which had previously played a much more limited role. In addition, the final exhibition was mounted in enabled greater integration between museum artefacts and the work produced by the schools.

Keywords
educational projects, University museums, schools, time, birth, physics.

p. 145 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Finalmente, nel 2015, dopo una gestazione durata alcuni anni, ha aperto le porte a Milano il Museo delle Culture, affettuosamente chiamato MUDEC. La maquette del progetto dell’edificio firmato da David Chipperfield, il cui tratto più saliente consiste in una torre traslucida la cui pianta tetralobata ricorda (volutamente o meno) la rosa camuna simbolo della Regione Lombardia, fu infatti presentata al pubblico alla Biennale di Venezia del 2002. Tuttavia l’elaborazione del progetto culturale del museo era già iniziata qualche tempo prima.

MUDEC, a museum of dear old memories

Abstract

In 2015, after a gestation period of many years, the Museum of Cultures, affectionately called MUDEC, finally opened to the public in Milan. The architectural model of the building designed by David Chipperfield, whose most salient feature is a translucent tower with a four-lobed plan recalling (intentionally or not) the Camunian rose, the symbol of the Lombardy Region, was in fact presented to the public at the Venice Biennale of 2002. However, the development of the museum’s cultural project had already begun some time earlier.

p. 155 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Il Museo di Scienze della Terra del Dipartimento di Scienze Geologiche e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari espone lo scheletro fossile di una Balenottera scoperta nel 1968 nel deposito calcarenitico alla periferia Nord della città di Bari. “I giorni della Balena” è il racconto della storia della scoperta del reperto, fatto attraverso la lettura delle fonti storiche coadiuvate dalle testimonianze di alcuni dei protagonisti delle vicende, e mette in evidenza, oltre il suo valore scientifico, il forte valore educativo di cui è portatore, creando un possibile supporto alla sua lettura che sappia contribuire a una più ampia condivisione con tutta la Comunità delle conoscenze e dei valori di cui è depositario lo stesso Museo.

Parole chiave
Balaenopteridae gen. sp., estinta, cronaca degli eventi, recupero dell’esemplare fossile, valorizzazione.

“The days of the Whale”. An history for the development of the whale fossil at the Earth Science Museum of the University of Bari (Italy).

Abstract

A fossil skeleton of a whale, discovered in 1968 in a calcarenite deposit at the northern outskirts of the town of Bari (Southern Italy), is displayed at the Earth Science Museum of the Department of Geological and Geoenvironmental Sciences, at the University of Bari. “The Days of the Whale” is the tale of the discovery of the fossil, carried out through the reading of the historical sources, integrated by reports from witnesses of the sequence of events. The tale highlights, beside the scientific value of the fossil, its strong educational function, since it represents a remarkable support toward dissemination, in the whole Community, of both knowledge and values of the Earth Science Museum.

Keywords
extint Balaenopteridae gen. sp., chronicle of events, collection of Fossil specimen, development.

p. 165 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Nel 2011 il Museo di Storia Naturale di Venezia ha riaperto i propri spazi espositivi proponendo un nuovo percorso strutturato in aree tematiche ognuna delle quali è un vero museo nel museo. In particolare la sezione “Raccogliere per Stupire, Raccogliere per Studiare” intende illustrare come e perché i reperti arrivano nel museo e quale ruolo hanno per l’istituzione e per lo sviluppo della cultura scientifica. Nel passato infatti gli oggetti venivano spesso raccolti e collezionati “per stupire” coloro che avrebbero avuto il privilegio di ammirarli mentre in seguito le testimonianze naturalistiche ed etnografiche provenienti da tutto il mondo erano raccolte, classificate e ordinate “per studiare” e quindi comprendere la realtà che ci circonda. Si è quindi seguito un duplice approccio metodologico: da un lato valorizzare le collezioni attraverso gli stessi collezionisti, offrendo delle informazioni più che sui pezzi esposti sullo spirito con cui sono stati raccolti, dall’altro illustrare l’uso che i musei fanno dei reperti per studio e ricerca ma anche per ostensione e veicolo dei concetti scientifici.

Parole chiave
collezioni scientifiche, comunicazione, cultura scientifica, museografia, museologia.

“Collecting to astonish or collecting for research”: an experience of communicating a scientific and cultural heritage at the Museum of Natural History of Venice.

Abstract

In 2011, the Museum of Natural History of Venice has reopened its exhibition spaces, offering a new exhibit structured in thematic areas, each of which is a true museum within a museum. The section “Collecting to astonish or collecting for research” was set up to show how and why finds happen to come to a museum and what role they have both for the institution itself and for the development of scientific culture in general. In fact, especially in the past, objects were often taken and collected “to astonish” those who will have the privilege to admire them. Whereas, later on, natural and ethnographic objects from all over the world where collected and classified “to study”, therefore to understand the reality that surrounds us. The methodological approach followed was two-fold: on the one side collections were valorized through their same collectors, offering more information on the spirit of collecting than on the exhibits themselves. On the other side the focus is also on the usage of such finds in museums, for study and research as well as for exhibitions and the spreading of scientific concepts.

Keywords
scientific collections, communication, scientific culture, museography, museology.

p. 173 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

Negli ultimi cento anni gli studi tassonomici sono stati spesso denigrati in seno agli studi biologici e ciò è all’origine del declino scientifico dei musei naturalistici in Italia, ma non solo. Nel presente lavoro vengono presentati alcune delle difficoltà che l’abbandono della gestione scientifica delle collezioni comportano per la comprensione della diversità tassonomica dei mammiferi italiani e della loro distribuzione territoriale. Il caso particolare della mammalofauna calabra permette di evidenziare quanto siano ancora ampie le nostre carenze conoscitive anche a causa della povertà dei reperti disponibili per lo studio. Le conseguenze per il monitoraggio e la conservazione sono discusse.

Parole chiave
tassonomia, ricerca basata sugli specimen, Calabria, biodiversità.

Why mammal study collections and vouchers are needed in Italy

Abstract

In the last century, taxonomy has been neglected within the scientific community leading to an irreversible decline of natural history collections in Italy as well in other countries. In this paper, some examples are presented concerning the effects of poor collecting activities over the study of alpha taxonomy and geographic distribution of Italian mammals. The situation is even worse in Southern Italy and we discuss some taxa mainly restricted to Calabria, a region now recognized as a refuge for several endemic vertebrates. Here thanks to two collections (one public and one private) the hypodigma of several mammal taxa is increasing allowing a finer taxonomic work. This can have positive consequences for future ecological monitoring and conservation activities aimed at preserving the unique evolutionary lineages found in Calabria.

Keywords
taxonomy, specimens-based research, Calabria, biodiversity.

p. 177 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE

Riassunto

L’Associazione Nazionale Musei scientifici ha un’équipe di lavoro dedicata all’educazione, brevemente denominata GEMS (Gruppo Educazione Musei Scientifici). Di questa fanno parte professioniste/i che sono o sono stati “sul campo” nei progetti e nelle questioni che riguardano l’apprendimento in museo, le forme di comunicazione, il coinvolgimento dei pubblici giovani e adulti, l’accessibilità e l’inclusione culturale e altre problematiche connesse con le esperienze museali. Il gruppo GEMS si riunisce periodicamente, in occasione dei Congressi e delle Conferenze ANMS e in appositi workshop dedicati interamente alla programmazione educativa.

Ideas for education in scientific museums

Abstract

The Italian Association of Scientific Museums has a working group dedicated to education, briefly called GEMS (Scientific Museums Education Group). It consists of professionals who are or have been “in the field” in projects and issues regarding learning in museums, the forms of communication, the involvement of young and adult audiences, accessibility and cultural inclusion and other problems connected with the museum experience. GEMS meets regularly during the ANMS Congress and Conferences and in special workshops devoted entirely to educational planning.

p. 184 / Volume 10/2016 NUOVA SERIE