Agosto 2019 - N. 19

Memorie

Anno: 2019
Volume: 19

Riassunto

Nella primavera 2017 apre le sue porte al pubblico, sotto il patrocinio del Circuito Museale Ravennate, il Museo zoologico “Vita nelle acque” progettato, creato e diretto dal biologo Raffaele Gattelli. Questo Museo presenta delle eccellenze didattiche e scientifiche uniche nel panorama zoologico italiano ed europeo: la ricchissima collezione di crostacei a secco, la vastissima raccolta di anfibi e rettili (a secco e in liquido) e la mostra dei pesci tassidermizzati e ridipinti. Il Museo si pone anche lo scopo di interagire con musei di tutto il mondo per scambi di materiali a scopo didattico e scientifico.

Parole chiave
museo zoologico, tassidermia, crostacei, anfibi.

The “Life in the Waters” Museum

Abstract

In spring 2017 the “Life in the waters” zoological Museum opens its doors to the public, under the patronage of the Circuito Museale Ravennate. This museum designed, created and directed by the biologist Raffaele Gattelli presents unique educational and scientific excellence in the Italian and European zoological landscape: the rich collection of dry Crustaceans, the huge collection of Amphibians and Reptiles, conserved dry and in fixative, and the exhibition of taxidermized and repainted fish are only a part of these excellence.
The museum also aims to interact with museums all over the world for exchanges of materials for educational and scientific purposes.

Keywords
zoological museum, taxidermy, Crustaceans, Amphibians.

p. 38 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Il Museo Nazionale dell’Antartide (MNA) nasce nel 1996 con lo scopo di conservare i numerosissimi reperti e le importanti collezioni di campioni biologici, geologici e glaciologici prelevati nell’ambito delle spedizioni del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA). Nel corso degli anni, a partire dalla prima spedizione italiana del 1985, sono stati raccolti migliaia di reperti che costituiscono ora un prezioso patrimonio per l’Italia. Il MNA è strutturato come Centro Interuniversitario a cui partecipano gli Atenei di Genova, Siena e Trieste, ognuno dei quali ospita una sede del Museo che ha diverse finalità di conservazione, rispettivamente di: campioni biologici (Genova), campioni geologici e meteoriti (Siena), carote di sedimenti e documenti relativi all’esplorazione dell’Antartide (Trieste). Vi sono inoltre sette sedi associate del MNA, dislocate in varie città, specializzate nella gestione di collezioni che necessitano di particolari protocolli di conservazione. Nell’ottica di un processo di ammodernamento delle attività del Museo, in particolare della sede genovese, responsabile per i reperti biologici, si è cercato di dare rilevanza internazionale alle collezioni e ai reperti ivi conservati. L’operazione è avvenuta sotto l’egida di vari gruppi di lavoro dello SCAR (The Scientific Committee on Antarctic Research) che hanno favorito il coordinamento delle attività a livello internazionale. Il MNA ha infatti: i) co-fondato il progetto Antarctic Field Guide, mirato a fornire immagini e dati ecologici relativi a specie antartiche; ii) pubblicato attraverso l’Antarctic Biodiversity Information Facility (ANTABIF) i dati distribuzionali relativi alle specie presenti in collezione in forma di data paper su riviste open access dell’editore Pensoft; iii) fornito, attraverso il punto precedente, i dati distribuzionali al Global Biodiversity Information Facility (GBIF). Al fine di migliorare la comunicazione e fornire utili strumenti innovativi per
l’outreach in ambito antartico, il MNA ha inoltre inaugurato una galleria di modelli 3D di organismi antartici, realizzati sia con tecniche fotogrammetriche sia con microtomografie. Infine, il MNA collabora con il Barcode of Life per la caratterizzazione molecolare attraverso il barcoding delle specie conservate nelle proprie collezioni. Tramite queste operazioni, nel corso degli ultimi 5 anni, il MNA è riuscito a relazionarsi con vari gruppi di ricerca a livello internazionale, instaurando nuove collaborazioni e ottenendo importanti risultati quali, ad esempio, la classificazione di specie per le quali non vi sono esperti in Italia o, attraverso il coordinamento di attività di barcoding e la condivisione di sequenze, una più precisa identificazione degli esemplari anche su base molecolare e non solo morfologica.

Parole chiave
Museo Nazionale dell’Antartide, collezioni museali, condivisione dati, database internazionali.

From national to international relevance: strategies adopted by the Italian National Antarctic Museum (MNA, Genoa)

Abstract

The Italian National Antarctic Museum (MNA) was established in 1996 with the aim of preserving the specimens and the collections of Antarctic organisms, geological samples and ice samples that are regularly acquired in the framework of the Antarctic scientific expeditions of the Italian National Antarctic Program (PNRA). Starting with the first Italian Antarctic expedition in 1985, thousands of museum vouchers have been progressively acquired, now representing a valuable Italian heritage. The structure of the MNA is that of a consortium formed by three Italian universities, i.e. Genoa, Siena and Trieste, each one dedicated to different aspects: biology and ecology (Genoa), earth sciences (Siena), history of exploration and marine geology (Trieste). There are also seven Associate Sections, in different cities, where collections requiring specific conservation protocols are curated and maintained. With the aim of increasing the visibility of the Genoa Section, which focuses on biological samples, a deep process of renovation of MNA was tempted with a special focus on initiatives that could raise, at the international level, interest about the MNA activities. These steps have been done under the SCAR (The Scientific Committee on Antarctic Research) aegida, which has catalysed the whole process. In the specific, the MNA has: i) co-founded the Antarctic Field Guide project, aimed at producing iconography and ecological data about charismatic Antarctic species, not only for scientists but also for students and nature-lovers; ii) published trough the Antarctic Biodiversity Information Facility (ANTABIF) distributional records of the species present in the MNA collection in form of data papers, accepted by open access journals of the Editor Pensoft; iii) given (through the previous point) distributional data to the Global Biodiversity Information Facility (GBIF). With the aim of increasing outreach activities and stimulate curiosity about the unique Antarctic living forms, the MNA has also established a gallery of 3D models of Antarctic organisms, both based on photogrammetry and microtomography. Finally, the MNA collaborates with the Barcode of Life consortium in order to better characterize the determinations of the species in its collections. Overall, in the past five years, all the above steps allowed the MNA to establish a variety of collaborations at the international level, gaining support of taxonomist of groups about which there are no experts in Italy or refining, based on molecular data, the determinations of some of the taxa present in collection.

Keywords
Italian National Antarctic Museum, museum collection, data sharing, international databases.

p. 40 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Un’avventura scientifica unica, quella della sonda spaziale Rosetta, della cometa 67P e del lander Philae, alla ricerca delle origini della vita sul nostro pianeta. Una esposizione temporanea ne ha raccontato i successi e le difficoltà, prima nel Museo delle Scienze di Camerino, poi nel Museo Archeologico Provinciale di Potenza. Nel presente lavoro sono descritte le attività didattiche e divulgative svolte nell’ambito delle due esposizioni e viene proposto un approfondimento sulle statistiche derivanti dall’acquisizione di numerosi questionari di gradimento compilati dai visitatori.

Parole chiave
Rosetta, Philae, divulgazione, museo, università, associazioni culturali.

Rosetta: from an exemplary space mission to an example of divulgation

Abstract

A unique scientific adventure, this of the space probe Rosetta, the comet 67P and the Philae lander, aiming to understand the origins Earth life. A temporary exhibition told about its successes and difficulties, first in the Museum of Sciences in Camerino, then in the Provincial Archaeological Museum of Potenza. In this work the educational and informative activities carried out within the two expositions are described and deeply analysed with statistical methods deriving from the acquisition of questionnaires compiled by the visitors.

Keywords
Rosetta, Philae, disclosure, museums, universities, cultural associations.

p. 45 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Negli ultimi anni, molte università italiane hanno provveduto a introdurre nei propri Statuti organizzazioni museali di livello superiore, quali i poli museali o i sistemi museali. Tali strutture hanno in comune la possibilità di potenziare il coordinamento delle attività di conservazione, studio e valorizzazione dell’ingente patrimonio storico-culturale posseduto, ma differiscono in generale per l’organizzazione e gestione del patrimonio.
La maggior coscienza dell’importanza del bene storico-scientifico e naturalistico, la Legge n. 137/2002 e il Codice dei beni culturali e del paesaggio, alcuni decisivi interventi della CRUI e del MiBAC (oggi MiBACT) e infine l’inserimento delle attività dei musei universitari fra i criteri di valutazione degli atenei per la Terza Missione hanno favorito questo processo.
L’Università di Bari ha anch’essa previsto nel suo Statuto l’istituzione di uno specifico Sistema Museale di Ateneo (SiMA) per coordinare “le attività dei musei, delle collezioni, degli orti botanici e degli acquari che costituiscono il proprio patrimonio”. In particolare, al SiMA è stato affidato il compito di rafforzare i contatti con il territorio e la realizzazione di reti di collegamento con altre istituzioni, tra cui le scuole, per promuovere la gestione e la pianificazione di interventi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale. A tal proposito fra le iniziative sono state promosse: l’adesione all’iniziativa del MiBACT #domenicalmuseo, percorsi di alternanza scuola-lavoro, l’accoglienza (visite ai musei) delle famiglie durante i test di ammissione ai corsi di studio a numero chiuso, la Settimana dei diritti delle persone con disabilità.

Parole chiave
reti, valorizzazione, patrimonio, sistema museale.

Networks for the enhancement of the cultural heritage: the model of the Museum System of the University of Bari

Abstract

In the last years, many Italian Universities have planned to introduce higher level museum organizations in their Statutes, such as Museum Poles or Museum Systems. These organizations have the possibility of enhancing the coordination of conservation activities, study and enhancement of the great historical and cultural heritage possessed.
The greater awareness of the importance of historical-scientific and naturalistic goods, the Italian law n. 137/2002 and the Code of cultural heritage and landscape, some decisive interventions by CRUI and MiBAC (today MiBACT) and finally the inclusion of the activities of University Museums among the evaluation criteria of the Universities for the Third Mission have favored this process.
Also the University of Bari has included in its Statute the institution of a specific Museum System (SiMA) to coordinate “the activities of museums, collections, botanical gardens and aquariums that make up their heritage”, among the Structures supporting the organization of research and teaching.
Particularly, the SiMA has been entrusted with the task of strengthening contacts with the territory and the creation of networks with other institutions, primarily schools, to promote the management and planning of interventions aimed at enhancing the cultural heritage. In this regard, among the initiatives were promoted: attendance at the initiative of the MiBACT #domenicalmuseo, paths of “alternanza scuola-lavoro”, the reception (visits to museums) of families during the admission tests to the closed-number study courses, the Week of the Rights of Persons with Disabilities.

Keywords
network, enhancement, heritage, museum system.

p. 50 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Le collezioni mineralogiche del Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova, che comprendono a catalogo circa 15.000 esemplari raccolti a partire dall’ultimo trentennio dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri, costituiscono un patrimonio di inestimabile valore in virtù del loro eccezionale interesse storico e scientifico.
Il rinnovo della Sala Mineralogica del Museo, inaugurata il 21 dicembre 2015, ha permesso di valorizzare tale patrimonio con l’esposizione al pubblico di una selezione di circa 400 campioni provenienti da tutto il mondo e, in particolare, da alcune delle più classiche località italiane di Sardegna, Sicilia, Toscana, Marche, Liguria, Piemonte e Lombardia. Il nuovo allestimento (Progetto “Minerabilia”) è stato realizzato grazie al contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) nell’ambito della legge n. 6/2000 per la diffusione della cultura scientifica ed è il frutto della collaborazione tra Museo, Università (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita, DISTAV) e Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Genova.

Parole chiave
museo, collezioni, ricerca scientifica, minerali.

Historical mineralogical collections and scientific research: the example of collaboration between the Civic Museum of Natural History “G. Doria” and University of Genoa

Abstract

The mineralogical collections of the Museum of Natural History “G. Doria” of Genova consist of about 15,000 specimens collected from the last three decades of the 19th century up to the present day and represent an important heritage due to historical and scientific historical interest.
The renovation of the Museum’s Mineralogical Room, inaugurated on 21 December 2015, promotes the heritage of the mineralogical history by showing a selection of about 400 samples from all over the world and, in particular, from some of the most classic mineral localities in Italy (Sardinia, Sicily, Tuscany, Marche, Liguria, Piedmont and Lombardy). The new layout (“Minerabilia” Project) has been created thanks to funding from the Ministry of Education, University and Research (MIUR), law n. 6/2000 for the dissemination of scientific culture, and is the result of the scientific collaboration between the Museum of Natural History, the University (Department of Earth Sciences, Environment and Life, DISTAV) and the National Research Council (CNR) of Genoa.

Keywords
museum, collection, scientific research, minerals.

p. 57 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Le collezioni naturalistiche, biologiche e geologiche, della Società Romana di Scienze Naturali sono passate in rassegna in merito alla loro acquisizione, rappresentatività scientifica, consistenza, composizione, conservazione e ostensione dei reperti. Sono inoltre dettagliate le funzioni principali di queste collezioni nei loro rapporti con la comunità scientifica locale e nazionale.

Parole chiave
collezioni naturalistiche, comunità scientifica, Società Romana di Scienze Naturali, Roma.

The biological and geological collections of the Società Romana di Scienze Naturali

Abstract

These collections are reviewed according to their characteristics; acquisition, scientific representativeness, size, composition, preservation and ostension of its specimens. The main features of these collections in relation to local and national scientific community are also detailed.

Keywords
naturalistic collections, scientific community, Società Romana di Scienze Naturali, Rome.

p. 61 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Il presente articolo illustra un’operazione di restauro che ha aperto una fase di recupero di diversi elementi scheletrici, da tempo deteriorati, nel Museo di Zoologia “Doderlein”, oggi afferente al Sistema Museale d’Ateneo - SIMUA - dell’Università degli Studi di Palermo. Il lavoro si è articolato in pulitura, restauro e consolidamento di cinquanta pezzi dei cinque gruppi di vertebrati. Questo intervento rappresenta solamente una piccola tessera di un progetto più ampio, che ha come obiettivo finale il recupero dell’intera collezione zoologica presente in Museo.

Parole chiave
anatomia, restauro, biologia scheletrica.

Restoration of skeletons in the Museum of Zoology “Doderlein”

Abstract

The present work took place in the Museum of Zoology “Doderlein” of the SIMUA, University of Palermo. A restoration of skeletons was performed following the main phases: cleaning, restoration and consolidation of fifty pieces of the main five vertebrate taxa.
This action represents the beginning of a wider project, of which the final aim is to recover the entire zoological collection present in the Museum.

Keywords
Anatomy, restoration, skeletal biology.

p. 68 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Si analizzano lettere e documenti di archivio relativi a introduzioni di piante e studi botanici, evidenziando la
rete internazionale di contatti tra i Giardini Botanici Hanbury e le altre istituzioni scientifiche nel 19o secolo.

Parole chiave
contatti giardini botanici ’800.

International contacts of Hanbury Botanic Gardens in 19° Century: Villa Thuret and others

Abstract

Letters and historical documents relating introductions of plants and botanical studies are analysed pointing out international relationship of Hanbury Botanic Gardens in 19th Century.

Keywords
contacts botanic gardens ’800.

p. 71 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Il Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Camerino è stato pesantemente investito dalla recente crisi sismica che ha colpito l’Italia centrale. Mentre l’Orto Botanico è stato riaperto nel giro di alcuni mesi, per il Museo delle Scienze l’inagibilità durerà probabilmente a lungo, costringendo la struttura a riconsiderare le proprie attività e le proprie modalità espositive: esposizioni temporanee, attività educative e didattiche sono state infatti trasferite all’esterno, in attesa di soluzioni alternative. Alcuni oggetti delle collezioni del Museo delle Scienze, non danneggiati dal terremoto, sono stati studiati in una ricerca potenzialmente utile anche ad altri musei che si trovano in zone sismiche. La procedura di valutazione adottata ha lo scopo di fornire rapidamente e facilmente le informazioni per valutare la vulnerabilità dell’oggetto d’arte, permettendo così di intervenire successivamente per la sua tutela. Si tratta di un metodo speditivo che si prefigge di offrire uno screening su larga scala, di veloce realizzazione e di semplice applicazione per i conservatori museali.

Parole chiave
ripristino attività museali, inagibilità musei, valutazione vulnerabilità esposizioni, metodo speditivo.

Reacting to the emergency: planning processes and results of the activities organised by the Museum University System of Camerino University, one year after the seismic crisis

Abstract

The Science Museum of Camerino University has been heavily invested by the recent seismic crisis of central Italy. While the Botanical Garden has been reopened in a few months, the Sciences Museum is still closed to the public, forcing us to reconsider its activity and its museum set up: temporary exhibitions and educational activities have been transferred outside, waiting for alternative solutions. Science Museum collections, undamaged by the earthquake, were subject to useful research for other museums in seismic areas. The evaluation procedure adopted aims to provide information quickly and easily to assess the vulnerability of the art object and to intervene for its protection. It is a quick method that aims to offer a large-scale screening, quick implementation and simple application for museum conservatories.

Keywords
reactivation of museum activities, museums inability, assessment of vulnerability exposures, quick and easy method.

p. 75 / Agosto 2019 - N. 19

Riassunto

Tra i compiti istituzionali dei Musei di Storia Naturale c’è anche quello della tutela della biodiversità, che deve essere espletato sia attraverso la ricerca che con la comunicazione e il coinvolgimento di enti pubblici territoriali.
Essenziali sono il coinvolgimento e la collaborazione con le pubbliche amministrazioni preposte alla conservazione e alla gestione equilibrata del patrimonio naturalistico, che vanno concepite in armonia con uno sviluppo ecocompatibile accettabile dalle comunità locali. Gli obiettivi dell’Italian Snail Conservation Project (Salviamo le chiocciole d’Italia), finanziato dalla società privata Friend of the Earth, sono quelli di operare seguendo le linee programmatiche atte alla salvaguardia di due specie in pericolo di estinzione: Melanopsis etrusca, specie acquidulcicola, e Xerosecta giustii, specie terrestre, entrambe comprese nella Red List dell’IUCN e nelle liste di attenzione della Regione Toscana. Si riportano il lavoro svolto e i risultati ottenuti nel primo anno del progetto.

Parole chiave
collaborazioni infra-istituzionali, conservazione, Melanopsis etrusca, Xerosecta giustii.

Italian Snails Conservation Project: the Museum for the conservation of two molluscs endemic to Tuscany

Abstract

One of the main tasks of the Natural History Museums is the conservation of animal and plant biodiversity, both through the research, the communication strategies and the involvement of public institutions and stakeholders, such as Universities, local governments, companies and citizens. Within this framework, the Italian Snails Conservation Project, funded by the Friend of the Earth company, aims to the conservation of two endangered species of endemic molluscs, Melanopsis etrusca (freshwater) and Xerosecta giusti (terrestrial), listed in the IUCN red list and in the Tuscany repertories of endangered species.

Keywords
inter-institutional collaborations, conservation, Melanopsis etrusca, Xerosecta giustii.

p. 81 / Agosto 2019 - N. 19