Iniziative


Il gatto selvatico in Italia, fra passato, presente e futuro

Una silenziosa presenza nei nostri boschi:

il gatto selvatico in Italia, fra passato, presente e futuro

 

Mercoledì 11 gennaio 2023 alle 20.45

con Andrea Sforzi, Museo di Storia Naturale della Maremma (https://www.museonaturalemaremma.it/)


al MUSE – Museo delle Scienze e in diretta Facebook

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

(c.v) ll gatto selvatico è una specie affascinante ed elusiva che abita i nostri boschi riuscendo spesso a sfuggire al nostro sguardo. La sua osservazione in natura, infatti, è molto difficile. I rari incontri sono di norma fugaci e fortunosi, spesso lasciando con il dubbio il casuale osservatore. In alcuni casi, anche disponendo di foto a buona risoluzione e di un occhio esperto, non è semplice arrivare a determinare con certezza questa sottospecie. Felis silvestris silvestris e Felis silvestris catus (il comune gatto domestico), infatti, appartengono alla stessa specie e sono interfecondi, dando luogo a prole fertile. Mercoledì 11 gennaio alle 20.45, nell’ambito del primo appuntamento degli “Incontri al museo per parlare di fauna” il protagonista sarà proprio di lui “Il gatto selvatico in Italia, fra passato presente e futuro”.

 

Andrea Sforzi, direttore del museo di Storia Naturale della Maremma, da decenni impegnato nello studio della specie, ci guiderà in un viaggio affascinante alla scoperta di questo enigmatico felino. Parlerà della sua biologia, della distribuzione attuale, delle nuove metodologie di studio e di come virtualmente chiunque possa collaborare ad aumentare le conoscenze su questa specie.

"In passato il gatto selvatico era più diffuso di oggi, in tutta Europa – spiega Andrea Sforzi e le popolazioni attuali sono in gran parte ciò che resta di una presenza molto più estesa. Le cause principali del suo declino sono individuabili nella persecuzione diretta e nella frammentazione e consumo dell’habitat, in particolare i boschi maturi. Il gatto selvatico è infatti fortemente legato al bosco, che offre loro rifugio e fonti alimentari. Dalla seconda metà del ventesimo secolo - dichiara il direttore - grazie anche al regime di protezione delle leggi nazionali in tema di tutela della fauna, la specie ha iniziato gradualmente a rioccupare alcune porzioni delle Alpi, a partire dalla regione alpina orientale, verso occidente”.

 

Biografia

 

Zoologo, esperto di eco-etologia e conservazione dei vertebrati, principalmente mammiferi. Si è laureato a Perugia nel 1991 con Bernardino Ragni con una tesi sulla micromammalofauna del Parco Regionale della Maremma ed ha conseguito nel 2002 un Dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica con Sandro Lovari sulle stime numeriche di ungulati selvatici.

Sin dalla fine degli anni '80, in seno al gruppo di ricerca di Bernardino Ragni, si è occupato di numerosi aspetti del gatto selvatico, dalla eco-etologia alla sistematica, biogeografia, variabilità genetica e fenotipica, conservazione. Cura un progetto di coordinamento nazionale sulla specie, con lo scopo di vagliare, verificare e mappare le segnalazioni provenienti sia da esperti, sia da appassionati.

È stato per circa 12 anni consulente faunistico per il Parco Regionale della Maremma, redigendo piani per il monitoraggio e la gestione del cinghiale, oltre a piani di gestione dei SIC e progetti di conservazione di vertebrati.

Collaboratore del Museo di Storia Naturale della Maremma dal 1991, dal 1997 ne ha assunto la direzione.

 

I prossimi appuntamenti

 

1 febbraio 2023

Atlante delle migrazioni degli Uccelli fra Eurasia e Africa: oltre 100 anni di dati per una conservazione a scala globale

Con Fernando Spina, Convention of Migratory Species

 

8 marzo 2023

Studio e la gestione dei grandi felini nelle savane della Namibia

Con Miha Krofel, Università di Lubiana

 

5 aprile 2023

Specialisti d’alta quota in un clima che cambia: gli insetti sono le nostre sentinelle

Con Mauro Gobbi, ricercatore MUSE

 

10 maggio 2023

Coesistere con l'orso in sicurezza: esperienze globali a confronto

Con Tom Smith, Università di Provo (USA)

 

Tutti gli incontri iniziano alle 20.45. Gli appuntamenti si terranno in presenza al MUSE (ingresso libero fino a esaurimento posti) e verranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook del museo.