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GLACIES L'età dei ghiacci in Friuli

Ventimila anni fa potenti lingue glaciali lambivano il colle di Udine.
Oggi anche gli ultimi lembi di ghiacciai presenti nelle nostre montagne più elevate stanno scomparendo.
Cosa collega la formazione dell'anfiteatro morenico del Tagliamento con la desertificazione del Sahara ? Quali mutamenti climatici hanno causato queste modificazioni ? E quale ruolo hanno avuto, ed hanno tuttora, nell'assetto di flora e fauna ?

Ecco le ragioni della mostra ?GLACIES- L?età dei ghiacci in Friuli?, allestita ad Udine dal Museo Friulano di Storia Naturale.
L?aspetto attuale del territorio friulano (ma questo vale per tutto il nostro continente e non solo) è infatti frutto dell'intenso modellamento che si è verificato soprattutto negli ultimi centomila anni, quando si è sviluppata la più recente glaciazione, quella würmiana.
Un peggioramento climatico, legato a fattori astronomici, favorì l'espansione dei ghiacciai che occupavano tutta l'area nord-europea e coprivano le grandi catene montuose di Alpi e Pirenei, spingendosi sino alle pianure.
La variazione climatica portò a grandi spostamenti di faune e la Pianura Padana si popolò di mammut e rinoceronti lanosi, alci e megaceri, leoni ed orsi delle caverne.
Questi grandi mammiferi hanno lasciato le loro tracce in numerosi siti dell'Italia nord-orientale, soprattutto grotte, e vengono ricostruiti ed ambientati nella mostra.
Nell'esposizione viene illustrato anche ciò che in seguito è accaduto con il miglioramento climatico ed il ritiro dei ghiacci: molti di questi animali sono tornati ad occupare le alte quote o le aree del nord da cui provenivano, altri invece si estinsero.
Ciò è avvenuto perché essi non trovavano più le condizioni adatte alla loro vita o anche l'uomo ha giocato un ruolo significativo ?