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Dall'Antropocene al Biocene, la nuova masterclass con Blanca de la Torre

Dall'Antropocene al Biocene

We Are the Flood – Masterclass #3

 

 

Open call per artiste/i, critiche/i e curatrici/ori under 35 (iscrizioni entro il 20 settembre su muse.it)

Masterclass (in lingua inglese): 5 e 6 ottobre 2024

 

Al MUSE – Museo delle Scienze, Trento

 

Foto: Hannah Rowan. "Tides in the body" 2023, video 4K, 14 min. | Collezione Antropocene - MUSE

 

"Dall'Antropocene al Biocene": è questo il titolo della terza edizione della masterclass di We Are The Flood, la piattaforma artistica ideata da MUSE e Stefano Cagol per raccontare la crisi climatica attuale. L'obiettivo? Provare a spostare la visione da un'era dell'essere umano egemone a una nuova era del pianeta che contiene tutti gli esseri viventi.

Ospite di quest'anno: Blanca de la Torre (Spagna, 1977), curatrice e ricercatrice che lavora sull'intersezione tra arti visive, ecologia politica e pratiche sostenibili. L'iniziativa, in programma il 5 e 6 ottobre 2024 al MUSE, vedrà la partecipazione di 20 creative/i under 35 da tutt'Europa (candidature aperte fino al 20 settembre su muse.it).

 

L'edizione 2024 della masterclass sarà dedicata alla Collezione Antropocene – MUSE, la nuova sezione delle collezioni museali che sarà inaugurata nel mese di novembre 2024 al MUSE, grazie alle acquisizioni conseguite alla vincita dell'avviso pubblico PAC2022-2023 - Piano Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Si tratta della prima collezione italiana dedicata al tema dell'Antropocene ed è il frutto di un percorso che il Museo delle Scienze di Trento con la piattaforma artistica We Are The Flood ha intrapreso tre anni fa per sensibilizzare – attraverso residenze, conferenze e mostre – il grande pubblico sui temi delle ricadute ambientali delle azioni umane.

Le/i partecipanti alla masterlass 2024, in programma il 5 e 6 ottobre e tenuta quest'anno dalla curatrice spagnola Blanca de la Torre, saranno chiamate/i a indagare sia dal punto di vista scientifico che artistico i complessi cambiamenti eco-culturali del nostro tempo.

 

«Il momento è ora – afferma Blanca de la Torre –. L'orologio climatico scorre, indicando l'urgente necessità di espandere la nostra capacità di empatia con il pianeta. Dobbiamo ascoltare il passato e guardare al futuro con i piedi in un presente dove c'è bisogno di un cambiamento nelle regole del gioco. È adesso più che mai che l'arte risulta essere uno spazio efficace di consapevolezza positiva. È il momento di immaginare futuri, non ideali ma possibili, e recuperare l'importanza dell'estetica nella costruzione di nuove narrazioni, liberandoci di quelle che non ci servono più, per cominciare una volta per tutte a costruire un nuovo paradigma. Questo cambio di paradigma sarà ecologico o non ci sarà affatto».

 

Blanca de la Torre è co-curatrice della prossima Biennale di Helsinki (2025), ha già curato la Biennale di Cuenca in Equador (2022) ed è stata capo curatore dal 2009 al 2014 all'ARTIUM Museo-Centro d'Arte Contemporanea dei Paesi Baschi (Vitoria-Gasteiz, Spagna). Oltre alla curatela di mostre e progetti d'arte contemporanea, ha tenuto seminari e workshop, pubblicato più di cento testi specialistici in libri, cataloghi e riviste e partecipa regolarmente a conferenze e simposi internazionali su cultura e sostenibilità.

 

Maggiori info sulle modalità di iscrizione su muse.it

L'evento è realizzato nell'ambito del progetto Collezione Antropocene MUSE sostenuto dal PAC2022-2023 – Piano per l'Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Collezione Antropocene si inserisce nell'ambito del Programma Antropocene MUSE sostenuto da Lavazza Group (Sustainability Partner) e Acque Levico (Special Sponsor).

 

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Nata come sperimentazione nel 2022, in tre anni la piattaforma We Are The Flood ha raccolto attorno a sé una comunità culturale folta e in continua evoluzione: sono un centinaio le/i giovani artiste/i italiani e internazionali (provenienti anche da Spagna, Israele, Stati Uniti, Germania, Belgio, Australia), che hanno già preso parte al progetto, anche molti emergenti, rivelatisi in seguito particolarmente attive/i nell'ambiente artistico e selezionate/i in mostre e musei.

 

MUSE, tra i musei più visitati d'Italia, ha un ruolo di rilievo nella comunicazione e diffusione della cultura ambientale oltre che scientifica, negli ultimi anni ha sviluppato un think tank Antropocene e si è spesso confrontato con i linguaggi dell'arte contemporanea. Questa posizione di avamposto si consolida con We Are The Flood, che nasce dalle urgenze attuali e dall'esigenza irrinunciabile di sondare e decodificare tematiche ambientali, virali, climatiche sempre più complesse attraverso l'arte contemporanea e ambisce a radicare un noi condiviso per creare una nuova consapevolezza dell'oggi e immaginare modi di esistenza diversi.

 

WE ARE THE FLOOD è un progetto di MUSE raccontato nel libro "Noi siamo il diluvio. Il progetto di un museo scientifico per affrontare la crisi ambientale attraverso l'arte contemporanea" (Editore Postmedia, 2023). È ideato e curato da Stefano Cagol, artista due volte vincitore dell'Italian Council (2023, 2019), che da anni sta affrontando le tematiche ambientali esponendo in biennali come quella di Venezia (2022, 2013, 2011), OFF Cairo (2023, 2018), Curitiba (2019) e Xinjiang (2014).