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Settembre 2009 - N. 4
Memorie
Anno: 2009
Volume: 4
Riassunto
Il collezionismo botanico, come altre forme di collezionismo scientifico, è passato attraverso varie fasi, dalle Wunderkammern
del XVI secolo alle raccolte finalizzate, effettuate per lo più per motivi di conoscenza e di studio. Nei secoli
XVII e XVIII le grandi esplorazioni extraeuropee contribuirono a fornire le basi per le prime importanti raccolte
esotiche dei musei (si pensi agli erbari di Kew e di Parigi). In questo periodo l’Italia restò fuori dal circuito delle grandi
esplorazioni e quindi il loro contributo allo sviluppo delle collezioni botaniche nei musei italiani è relativamente
modesto.
Durante il XIX secolo e specialmente fra il XIX e il XX prendono l’avvio numerose spedizioni scientifiche (anche con
la partecipazione di naturalisti); in particolare si sviluppano le raccolte botaniche nei territori di recente colonizzazione
(Nord Africa, Africa orientale) che permetteranno la realizzazione di importanti collezioni d’erbario africane nei musei
ed in altre istituzioni scientifiche di Firenze, Roma, Torino, Palermo, ecc.
Altre importanti esplorazioni scientifiche in territori asiatici (Malesia, Karakorum, Himalaya, ecc.), sudamericani (Brasile,
Perù, Cile, ecc.) ed africani contribuiranno all’incremento delle raccolte botaniche di quei territori, mentre alcuni
musei si arricchiranno di collezioni di piante esotiche in seguito all’attività di non botanici, come esploratori, geografi,
agronomi e specialmente missionari, incaricati di raccogliere piante.
Infine la rappresentatività di materiali d’erbario esotici nei musei italiani si è venuta ad accrescere negli ultimi due
secoli anche attraverso importanti donazioni, acquisti o per mezzo di scambi fra musei.
Parole chiave
raccolte botaniche esotiche, erbari, musei scientifici italiani, esplorazioni
The botanical collections
Abstract
Botanical collecting, like other types of scientific collecting, have gone through different phases, from the Wunderkammern of the XVI
century to the present day collections, finalized to the scientific study. In the XVII and XVIII century extra-European explorations
formed the basis of the main exotic collections in different museums (eg Kew, Paris). In this period Italy did not take part in this
endeavour and, as such, contributed little to the development of this kind of collections in Italian museums.
In the XIX century and especially between the XIX and XX century a number of Italian scientific expeditions took place (in some
cases with the contribution of naturalists). Botanical collections flourished in recently colonized territories (North Africa, East Africa).
This allowed the foundation of important collections of African herbarium specimens in museums and other scientific institutions
in Florence, Rome, Turin, Palermo and so on.
Other important scientific explorations in Asia (Malaya, Karakorum, Himalaya, etc.), South America (Brazil, Peru, Chile, etc.) and
Africa contributed to the enlargement of botanical collections from these areas. Some museums expanded their exotic plant collections
through the efforts of scientists with no specific botanical background, such as explorers, geographers, agronomists and especially
missionaries, entrusted with the scope of plant collecting.
Finally, the representativeness of exotic plant materials in Italian museums has increased in the last two centuries also through
significant donations, acquisitions or exchanges between museums.
Keywords
botanical exotic collections, herbaria, italian scientific museums, explorations.
p. 14 / Settembre 2009 - N. 4
Riassunto
Il contributo si propone di tracciare a grandissime linee un colpo d’occhio sulle cospicue raccolte di animali di Oltralpe
e d’Oltreoceano esistenti nei musei naturalistici italiani, frutto spesso misconosciuto dell’operato paziente e laborioso
di esploratori, raccoglitori, studiosi ed appassionati di scienze naturali in terre lontane. Si affronterà in particolare
anche il tema delle metodiche di raccolta, preparazione e conservazione dei vari organismi come suggerito dalle indicazioni
manualistiche d’epoca e dalle moderne tecniche museali.
Parole chiave
animali esotici, musei italiani, esemplari raccolti e conservati
The zoological collections
Abstract
The present contribution traces a concise overview on the rich animal collections gathered beyond the Alps and the Mediterranean
sea, now preserved in the Italian museums of Natural History. They are mostly the results of efforts made by explorers, collectors,
scientists, amateurs of natural history, as well as by taxidermists and museum curators, sometimes poorly known or unrecognised by
the scientific world. Considerations on practical handbooks of zoological preparations of the time are also added.
Keywords
exotic animals, Italian museums, collected and preserved specimens
p. 20 / Settembre 2009 - N. 4
Riassunto
L’Università degli Studi di Perugia, attraverso il Centro
di Ateneo per i Musei Scientifici (C.A.M.S.) di recente
istituzione, sta operando per il recupero ed una adeguata
valorizzazione delle collezioni di Storia Naturale che, a
partire dai primi dell’Ottocento, sono andate ad arricchire
il patrimonio culturale dell’intero Ateneo.
Gran parte di queste collezioni furono costituite
dall’esploratore ed ornitologo Orazio Antinori (Perugia
1811 – Lét Marefià 1882) e dal naturalista Giulio Cicioni
(Cerqueto 1844 – Perugia 1923) e comprendono ricche
raccolte di campioni zoologici provenienti da varie regioni
extraeuropee.
La ricca collezione ornitologica di Orazio Antinori annovera
numerosi campioni provenienti dall’Asia Minore
e dall’Africa Nord-orientale (principalmente Etiopia),
direttamente raccolti e preparati dal naturalista perugino
nel corso dei suoi vari viaggi in quelle regioni, oltre
che campioni delle ricche e diversificate avifaune del
Sudamerica e degli arcipelaghi dell’Asia Sud-orientale e
dell’Oceania, frutto di donazioni da parte di alcuni dei
più noti naturalisti ed esploratori italiani dell’epoca, in
particolare di Giacomo Doria di Genova e di Odoardo
Beccari di Firenze.
Le collezioni di Monsignore Giulio Cicioni, docente di
Scienze Naturali presso il Seminario Arcivescovile di Perugia
e Socio Effettivo dell’Accademia dei Lincei di Roma
dal 1896, annoverano in larghissima parte campioni zoologici
esotici, che costituiscono più del 70% dell’intero
patrimonio che consta di circa 5000 campioni in totale,
costituendo la più ingente raccolta di Storia Naturale presente
in Umbria. Gran parte di questi campioni esotici
sono costituiti da Molluschi, Rettili, Uccelli e Mammiferi,
frutto di donazioni da parte di missionari operanti in
diverse aree intertropicali di Africa, Asia Sud-orientale,
Oceania, America Centro-meridionale.
Un particolare valore rivestono i campioni provenienti da
realtà insulari di estremo interesse biogeografico come il
Madagascar, l’Arcipelago delle Molucche, le Isole Aru e
Ceram, la Nuova Guinea, le Isole Salomone, la Nuova
Caledonia e la Nuova Zelanda.
p. 24 / Settembre 2009 - N. 4
Riassunto
Nell’ambito delle cospicue raccolte di cetacei attuali dei Musei italiani, rivestono particolare importanza i numerosi
esemplari di specie non appartenenti alla fauna mediterranea o comunque di provenienza esotica. Le raccolte, costituite
per la quasi totalità da materiali scheletrici, sono conservate in 19 Musei. Nel complesso si tratta di circa 80 esemplari
appartenenti a 35 specie e 9 famiglie (Wilson e Reeder, 2005).
Parole chiave
Musei italiani, Cetacei, Collezioni esotiche
Exotic Cetaceans in Italian Museums
Abstract
Within the wide collections of living Cetaceans preserved in Italian museums, particularly noteworthy are those specimens not
belonging to the Mediterranean fauna, or anyway of exotic origin.
The collections, mostly composed by osteological material, are hosted in 19 museums. On the whole, they preserve a total of 80
specimens belonging to 35 species and 9 families (Wilson e Reeder, 2005).
Keywords
Italian Museums, Cetaceans, Exotic collections
p. 25 / Settembre 2009 - N. 4
Riassunto
Vengono illustrate le principali raccolte zoologiche, effettuate tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento in numerose parti del mondo, che sono confluite nel Museo Civico di Storia Naturale di Genova. Viene inoltre riportata una disamina sintetica dei lavori relativi a materiali esotici che sono stati pubblicati nei volumi degli Annali del Museo stampati nel periodo compreso tra il 1870 e il 2008.
Parole chiave
raccolte zoologiche, Museo di Genova, Annali
The exotic collection of Museo Civico di Storia Naturale “G.Doria” of Genova
Abstract
The most important zoological collections of the Civic Museum of Natural History in Genoa, made of thousands specimens assembled in the course of several expeditions carried out between the late 19th and early 20th century in many parts of the world, are described. Moreover, a brief analysis of the papers dealing with exotic materials, published in the volumes of Museum’s journal “Annali” printed between 1870 and 2008, is reported.
Keywords
zoological collections, Museum of Genova, Annali
p. 28 / Settembre 2009 - N. 4