Riassunto
La diversità culturale rappresenta una condizione essenziale nell’odierna società umana. La promozione del dialogo
interculturale è stata evidenziata in particolare nell’anno 2008, dichiarato dalla Commissione Europea “anno europeo
del dialogo interculturale” al fine di rendere la diversità culturale una fonte di ricchezza reciproca e per favorire la
comprensione, la riconciliazione, la tolleranza.
L’interculturalità rinvia all’esistenza e all’interazione equa di diverse culture, così come alla possibilità di generare
espressioni culturali condivise per il dialogo e per il mutuo rispetto.
La promozione del dialogo interculturale favorisce l’integrazione di chi appartiene a comunità diverse se il patrimonio
culturale è interpretato in una visione processuale attiva che preveda una progettazione in partenariato educativo
culturale che coinvolga tutto il territorio, attraverso le pubbliche amministrazioni, gli istituti di tutela e culturali, le
università, la scuola, le associazioni e in particolare i musei.
Il museo, non puntando solo sull’acquisizione di conoscenze disciplinari, ma anche sullo sviluppo di competenze
relazionali e di identità dialogiche, può favorire i processi di integrazione dei nuovi cittadini nella cultura dominante
pur aiutando le comunità migranti a mantenere vivo il legame con la propria cultura d’origine attraverso un progressivo
avvicinamento delle diverse culture.
In una visione processuale e comunicativa della cultura intesa come spazio attivo di scambio, condiviso e/o contestato,
il museo, in particolare attraverso le collezioni etnografiche, è una risorsa per l’integrazione sociale se diventa luogo di
incontro, di intreccio di culture, di ibridazione, di meticciato, proprio per la grande quantità di materiali e di suggerimenti
che può offrire alla discorsività culturale e sociale.
Parole chiave
diversità culturale, dialogo interculturale, meticciato culturale, collezioni etnografiche, multiculturalismo, musei universitari
From multicultural dialogue to cultural crossing in museums: the ethnographic collections of the “Musei Universitari Modenesi” and the ETNO project
Abstract
Cultural diversity is an essential condition in present human society. The promotion of intercultural dialogue has been particularly
highlighted in 2008, which has been declared by European Commission “The European Year of Intercultural Dialogue” aiming at
making cultural diversity a source of reciprocal enrichment to promote comprehension, reconciliation, tolerance.
Interculturality refers back to the existence and to the fair interaction between different cultures, but also to the possibility to generate
shared cultural expressions for dialogue and mutual respect.
The promotion of intercultural dialogue supports the integration of those who belong to different communities if the cultural heritage
is interpreted in an active evolving vision which envisages a planning based on educational cultural partnership to involve the
whole territory through public administration, safeguard and cultural institutes, universities, schools, associations and in particular museums.
The museum should focus not only on the acquisition of disciplinary competences, but also to the development of relational
competences and dialogic identities, so that it can promote the processes of integration of new citizens within the dominant culture,
and at the same time it helps migrant communities to keep alive their relationship with their original culture, through a progressive
narrowing of different cultures.
In an on-going and communicative vision of culture as active space for exchange, shared and/or denied, the museum – in particular
through ethnographic collections – is a resource to social integration as long as it becomes a place of meeting, of cultural network,
of hybridization , of crossbreeding (metissage), thanks to the great amount of materials and suggestion that can offer to cultural and
social dialogue.
Keywords
cultural diversity, intercultural dialogue, cultural crossbreeding (metissage), ethnographic collections, multiculturalism, university museums
p. 118 / Settembre 2009 - N. 4