Luglio 2011- N. 8

Memorie

Anno: 2011
Volume: 8

Riassunto
Il Museo Universitario di Chieti, nell’ambito dell’attività didattica, sperimenta forme di comunicazione che permettono allo studente interpretazioni emozionali-cognitive personali del messaggio museale, rendendolo “parte attiva” del processo di apprendimento. Un prezioso strumento formativo multidisciplinare ed interdisciplinare utilizzato è la pedagogia teatrale, intesa come possibile forma espressiva che tende a rappresentare la realtà e i suoi diversi linguaggi. L’utilizzo pedagogico del teatro, nei nostri laboratori, avvicina lo studente a sistemi di vita e di valori di culture lontane dalla nostra. Un teatro interculturale a scopi didattici non solo per la conoscenza della diversità delle popolazioni umane ma anche per educare alla collaborazione, alla solidarietà, all’integrazione, al rispetto e alla tolleranza della biodiversità umana.

Parole chiave
pedagogia teatrale, didattica museale.

Human evolution and theatre pedagogy.

Abstract
The University Museum of Chieti, in the educational activities context, essay forms of communication that allowing the student to give personal emotional-cognitive responses to the museum message, make him active part in the learning process. Theatre pedagogy results to be a precious multidiscipline and interdiscipline educational instrument to represent reality and its different languages. Its use in our labs, inclines the students towards lives and values different from ours. An intercultural theatre with educational aims that wants not only the knowledge of folks diversity but also teaching the collaboration, solidarity, integration, respect and tolerance of human biodiversity.

Keywords
theatre pedagogy, museum education.

p. 175 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
La straordinaria scoperta di 300 vittime dell’eruzione del 79 d.C. e, più di recente, dei siti sepolti dall’eruzione preistorica di Avellino hanno posto le basi per studi interdisciplinari innovativi circa gli effetti delle eruzioni sull’uomo e l’ambiente circostante. Lo studio in situ delle vittime di Ercolano ha permesso di ricostruire gli ultimi istanti di vita e gli eventi che ne hanno causato la morte. Ulteriori eccezionali testimonianze quali vittime umani e animali, l’abbandono in massa di interi villaggi e le impronte nella cenere di migliaia di fuggitivi durante l’eruzione dell’Antica Età del Bronzo, hanno fornito elementi chiave per la definizione del rischio vulcanico in Campania. Le ricerche effettuate hanno definito entità e dinamica degli effetti su territorio, insediamenti umani ed abitanti a varia distanza dal vulcano. L’insieme di queste conoscenze è stato tradotto in esperienza museale tramite esposizione di calchi di vittime, reperti, immagini e poster esplicativi, di forte impatto visivo e di immediata comprensione per un pubblico eterogeneo per età e bagaglio culturale come quello dei musei universitari della Federico II.

Parole chiave
biogeoarcheologia, antropologia forense, vittime umane, eruzioni, Vesuvio, esposizione museale.

From the site to the museum: man and volcanoes.

Abstract
The extraordinary discoveries of 300 victims of Vesuvius 79 AD eruption and the sites buried by the Avellino prehistoric event provided new results through interdisciplinary researches on the effects of volcanic eruptions on people and the environment. The study in situ of the Herculaneum victims revealed new evidence on their last moments of life and the causes of death. The recent exceptional findings from Ancient Bronze Age like human and animal victims, the sudden en-mass abandon of villages and the footprints left within the ash deposits from thousands of fugitives during the eruption, provided key information for the volcanic hazard assessment in the Campanian region. These studies have shown extent and dynamic of the effects on territory, human settlements and residents at different distances from the volcano. The results of these researches have been further disseminated by an attractive exhibition throughout a life-like reconstruction of human victims casts and original objects, alongside site images and posters, in order to involve intensely the rather heterogeneous public of the scientific museums of the University of Naples Federico II.

Keywords
biogeoarchaeology, forensic anthropology, human victims, eruptions, Vesuvius, museum exhibition.

p. 178 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
Il progetto “Un Museo per la scuola” è stato realizzato grazie alla collaborazione scuola e musei che ha consentito di realizzare un percorso educativo efficace e coinvolgente per avvicinare gli studenti alle Scienze della Terra che purtroppo nei programmi scolastici sono quasi del tutto trascurate. I protagonisti del progetto sono stati gli studenti di 20 classi del Liceo Classico Umberto I di Napoli, affiancati nel percorso dai docenti di scienze e dagli operatori museali dell’associazione no profit Naturalia, che svolgono attività didattiche presso il Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università di Napoli Federico II. Il percorso educativo è stato condotto dagli studenti che volta per volta, quando lo ritenevano necessario chiedevano incontri per chiarimenti e approfondimenti, ciò ha consentito loro di acquisire con piena padronanza conoscenze di base sulla mineralogia e la petrografia e sul ruolo dei musei scientifici.

Parole chiave
progetti didattici scolastici, musei universitari, collezioni mineralogiche didattiche.

From the site to the museum: man and volcanoes.

Abstract
The project “A Museum for schools”, is the result of a partnership between School and Museum. It has allowed the realization of a successful educational strategy, aiming to get students know Earth sciences, that unfortunately are almost completely overlooked in Italian school curricula. Students of 20 different school classes of Liceo Classico Umberto I were the protagonists of the project, science teachers were alongside them with the operators of the Anhanguera Foundation, that works for didactic activities and projects within the Real Museo Mineralogico del Centro Musei delle Scienze Naturali dell’Università di Napoli Federico II. The educational program has been scheduled on the students’ learning needs and their explicit requests for clarifications or more detailed explanations. The activities got finally the aim of letting them acquire basic knowledge in mineralogy and petrography and master the subject matter thoroughly.

Keywords
didactic school project, university museums, collections mineralogical didactics.

p. 184 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
L’Orto Botanico di Napoli ha potenziato i propri canali di comunicazione mediante l’apertura di un portale web e l’adozione di strumenti informatici quali CD-ROM e totem multimediali. Tali strumenti permettono di coinvolgere visitatori caratterizzati da differenti livelli di conoscenza ed interesse per i temi trattati, pur mantenendo un elevato livello della qualità delle informazioni. Dall’Homepage del sito è possibile accedere a diverse sezioni che interessano tre aspetti salienti dell’Orto napoletano, ovvero l’elevata ricchezza di specie vegetali, le ricostruzioni di ambienti naturali e il ricco patrimonio bibliografico ed iconografico eredità della sua storia bi-centenaria. Uno dei prodotti informatici in fase di realizzazione è un CD-ROM dedicato alla collezione storica dei modelli di piante Brendel, illustranti strutture fiorali ed utilizzati all’inizio del ‘900 per la didattica universitaria. Un totem multimediale recentemente inserito nell’area museale dell’Orto permette di integrare, con contenuti dinamici, le esposizioni presenti nel Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica.

Parole chiave
comunicazione multimediale, botanica, libri digitali, modelli Brendel, “Flora Napolitana”.

The tools for communication in the Botanical Garden of Naples, Faculty of Sciences, University Federico II, Italy.

Abstract
Naples Botanical Garden has widened its channels of communication by editing a website and adopting electronic tools such as CDROMs and kiosks. These devices make visitors able to interact with different levels of knowledge according to its own interest by guaranteeing an high quality of information. Homepage presents several sections that regards the three main aspects of the Garden: a great deal of plant species, reconstruction of natural environments and the rich iconographic and bibliographic heritage of a bi-centennial history. Actually, a CD-ROM is in progress; it will describe the historical collection of Brendel plant models used in early 900’s for student education based on flower structures. A kiosk was recently included in the Museum of the Garden integrating, with dynamic content, the exhibitions in the Paleobotany and Ethnobotany Museum.

Keywords
multimedia communication, botany, digital books, Brendel models, “Flora Napolitana”.

p. 189 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
Dal 1998 l’ADN ZOON opera nel campo della divulgazione scientifica, attraverso visite guidate e seminari presso il Museo Zoologico di Napoli. Dal 2009 l’associazione propone anche laboratori didattici che consistono in esperienze pratiche di osservazione diretta di reperti zoologici per fornire allo studente gli strumenti di base per un’adeguata conoscenza del mondo animale e per una corretta coscienza naturalistica stimolando la curiosità senza rinunciare al rigore scientifico. Le proposte riguardano: il mondo degli insetti, il mare e l’evoluzione. Il laboratorio di entomologia offre l’occasione di avvicinarsi alla biologia degli insetti mediante l’utilizzo di scatole entomologiche e stereomicroscopi, apprendendo le tecniche di preparazione e determinazione di esemplari raccolti. Il laboratorio di biologia marina permette di approfondire gli aspetti ecologici di un ambiente accessibile ma poco noto come quello della spiaggia e scoprire come si possano, tramite esperienze (osservazione al microscopio ottico e analisi del materiale raccolto) trarre conclusioni sullo stato di salute del mare. Il laboratorio di evoluzione consiste in un percorso teorico, che comprende la visualizzazione di modelli anatomici, ed uno pratico, che include l’analisi di reperti originali e il coinvolgimento degli studenti in esercitazioni e quiz per comprendere il significato della morfologia funzionale e delle teorie evoluzionistiche.

Parole chiave
zoologia, laboratori didattici, entomologia, biologia marina, evoluzione.

Scientific popularisation and laboratories: a new proposal at the Centro Museale of the Federico II University of Naples.

Abstract
Since 1998 ADN ZOON works in the science popularisation, offering guided tours at the Zoological Museum in Naples and talks that offer more ways to promote scientific culture for the public. In 2009 ADN ZOON started laboratory activities especially for school pupils that would further deepen the popular knowledge of animals with practical observation and manipulation of zoological specimens, and are aimed towards stimulating curiosity with scientific precision. The activities concern three important subjects of zoology: entomology, marine biology and evolution models. The entomological lab allows the public to get closer to the insect world thanks to the use of entomological boxes and stereomicroscopes; it will give basic information concerning preparation and identification of collected specimens. The marine biology activity gives the opportunity to better understand the ecological aspects of a widely used and yet little known environment: the beach. The activity allows to learn the main species in the shore environment, to identify and use them to point out environmental conditions of the coastal sea. The activity on evolutionary models, includes a theoretical approach whith multimedial anatomical models, and a practical approach using specimens and result discussions among students; evolutionary paths and models are also investigated through functional morphology.

Keywords
zoology, didactical laboratories, entomology, marine biology, evolution.

p. 194 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
La presenza di una piccola testa di Satiro (etichettato come quarzo su marmo di Carrara) attribuita ad Antonio Canova all’interno delle collezioni del Real Museo Mineralogico di Napoli, offre la possibilità di mettere in luce la stratificazione di significati di cui un oggetto si fa portatore nel momento in cui è parte di un allestimento museale. L’oggetto risale alla famosa collezione del naturalista Teodoro Monticelli in gran parte acquisita dal museo napoletano nel 1851. Canova e Monticelli si erano conosciuti in uno dei soggiorni napoletani dell’artista, ed erano diventati particolarmente intimi, come testimonia il carteggio tra i due, che si scambiavano anche esemplari di rocce. Il satiretto dunque rappresenta non solo un interessante saggio mineralogico, ma anche un’opera d’arte e la testimonianza materiale della storia del museo.

Parole chiave
Canova, Monticelli, stratificazione di significati, Real Museo Mineralogico.

The Real Museo Mineralogico of Naples and the Canova’s ‘Satyr’. Findings and stratification of meanings.

Abstract
The presence of a small head of a Satyr (labelled as quartz on Carrara marble) attributed to Antonio Canova part of the collections of Real Museo Mineralogico, allow us to highlight the stratification of meanings present upon the same object when it is displayed in a museum exhibition. The interesting object comes form the famous collection of Neapolitan natural philosopher Teodoro Monticelli acquired in most part by Real Museo Mineralogico in 1851. Canova met Monticelli during one of his permanence in Naples, and became acquainted, as it is testified by their correspondence, in which also clearly emerges how they both exchanged rocks specimens too. So this small satyr represents non just a mineralogical essay, but also an artwork and the material testimony of a specific phase of Museum’s history.

Keywords
Canova, Monticelli, stratification of meanings, Real Museo Mineralogico.

p. 198 / Luglio 2011- N. 8

Riassunto
Nella gipsoteca del Museo sono conservate circa 600 maschere facciali e nell’Archivio fotografico si trovano migliaia di foto antropologiche. Queste collezioni si formarono nell’ambito dei metodi di studio dei caratteri somatici nel periodo compreso tra la seconda metà del 19° secolo e l’inizio del 20°. In quel periodo la ricerca antropologica era volta alla definizione di metodi standard per lo studio delle variabilità umana, basati su dati morfologici e morfometrici. Le foto antropologiche e le maschere facciali sono oggi riproposte al pubblico in un contesto critico, dove il colore della pelle, la statura o la forma della testa sono caratteri considerati come variabili dalle infinite sfumature sia tra individui di popolazioni differenti che tra individui della stessa popolazione.

Parole chiave
biodiversità, variabilità umana, fotografia antropologica, comunicazione museale.

The value of diversity: an aesthetic suggestion and the involvement of the public on matters of human diversity.

Abstract
Approximately 600 facial plaster casts and thousand of anthropological photograph are kept in this Museum’s special gallery. The collection is arranged according to a method developed by anthropologists of the period that goes from mid 19th to early 20th century for the presentation of somatic characters. At that time the aim of anthropological research was to define methodological standards for the study of human variability based on morphological and morphometric data. Anthropological photos and casts of faces are again exhibited to the public under a critical approach. The colour of the skin, the height of the body or the shape of the head are characters to be considered as variables with infinite nuances among individuals of different populations as well as variables between individuals of the same population.

Keywords
biodiversity, human variability, photography, museum communication.

p. 201 / Luglio 2011- N. 8