Maggio 2013 - N. 9

Memorie

Anno: 2013
Volume: 9

Riassunto

Le collezioni di storia naturale sono gli archivi materiali delle nostre conoscenze sulla biodiversità. Questi archivi devono essere conservati in maniera attenta e responsabile a beneficio dell’umanità. Questo è difficile, tuttavia, quando le collezioni sono ospitate in piccoli musei al di sotto di una certa dimensione critica. Questo è vero per tutti i musei di storia naturale in Italia. Per migliorare la difficile condizione attuale, si suggerisce che tutte le collezioni scientifiche più importanti del paese debbano essere gestite come sezioni locali di un museo nazionale unitario di storia naturale.

Parole chiave
biodiversità, collezioni, museo nazionale, Sandro Ruffo.

The virtuous museum. Suggestions for a responsible management of our archives of global biodiversity.

Abstract

Natural history collections are the material archives of biodiversity data. These archives need to be carefully and responsibly preserved to the benefit of mankind. This is difficult, however, whenever the collections are housed in small museums below a safely critical size. This is true of all natural history museums in Italy. To improve over the current difficult condition, it is suggested that all major research collections in the country should be functionally managed as local sections of a unitary national museum of natural history.

 

Keywords
biodiversity, biological collections, National Museum, Sandro Ruffo.

p. 41 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Le collezioni microteriologiche del Museo delle Scienze di Trento si compongono di 6020 esemplari. La prima importante acquisizione avvenne nel 1925 con l’acquisito della collezione di G.B. Dal Piaz, che comprende alcuni tipi e paratipi di sottospecie di Roditori, Soricomorfi e Chirotteri descritte dall’autore. L’incremento delle collezioni proseguì sino al 1935, per poi interrompersi e riprendere nuovamente a partire dagli anni ’90 grazie a ricerche condotte nelle aree protette del Trentino. L’ordine più rappresentato è quello dei Roditori (56,7%), seguito dai Soricomorfi (38,1%) e dai Chirotteri (4,5%). Quasi il 90% dei campioni proviene dal Trentino e il 5% dall’Alto Adige. Tutti i dati degli esemplari catturati in provincia di Trento sono inseriti nella banca dati GIS dei Vertebrati del Trentino, predisposta dal MUSE per documentare la biodiversità e supportare la conservazione del territorio locale, anche attraverso la stesura dell’Atlante provinciale dei Mammiferi e della relativa Lista Rossa, entrambi attualmente in preparazione.

Parole chiave
Roditori, Soricomorfi, Chirotteri, Trentino, tipi.

The small mammals collections of the Museo delle Scienze and their contribution to the description of the local biodiversity.

Abstract

The small mammals collections of the Museo delle Scienze hold 6020 specimens. The first important acquisition was in 1925, with the purchase of the G.B. Dal Piaz material. This collection holds holotypes and paratypes of the mammals subspecies described by the author. The collections growth was carried on until 1935. After a long stop it began again in 1990, in consequence to several scientific researches in the Trentino protected areas. The most represented order is that of Rodentia (56,7%), followed by Soricomorpha (38,1%) and Chiroptera (4,5%). Nearly 90% of the specimens come from Trentino and 5% from Alto Adige. All data collected in Trentino are included in the Vertebrates GIS database of the province, created by the MUSE to describe the local biodiversity and to support their conservation, also through the next publication of the provincial Mammals Atlas and the related Red List, now both in preparation.

Keywords
Rodentia, Soricomorpha, Chiroptera, Trentino, types.

p. 112 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Da circa 15 anni il Museo delle Scienze svolge ricerche ecologiche sull’entomofauna di ambienti glaciali nell’ambito di progetti di ricerca e spedizioni scientifiche in Italia e all’estero. Tali ricerche hanno come obiettivo generale quello di (a) documentare la biodiversità degli ambienti d’alta quota, particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali e climatici di origine naturale e antropica e (b) valutare i potenziali effetti di tali cambiamenti sulla struttura e resilienza delle comunità e sulla distribuzione di specie target. Ad oggi sono più di 500 mila gli invertebrati raccolti nelle Alpi, in Artide e in Karakorum-Himalaya conservati presso il Museo, per un totale di oltre 200 specie per le sole Alpi italiane (per lo più invertebrati acquatici). La banca dati consta di più di 30 mila record biologici corredati di dati ambientali, potenzialmente impiegabili per elaborare modelli previsionali.

Parole chiave
insetti, torrenti glaciali, adattamento, cambiamenti climatici, Alpi.

Documentation and conservation of “glacial” biodiversity: studies and entomological collections at the Museo delle Scienze.

Abstract

The Museo delle Scienze has carried out ecological studies on invertebrate fauna from glacial habitats for 15 years within research projects and scientific expeditions in Italy and abroad. The general aims of these studies are: (a) document biodiversity of high altitude habitats, particularly sensitive to environmental and climatic changes of natural or anthropogenic origin, (b) evaluate the potential effects of such changes on structure and resilience of invertebrate communities and on distribution of target species. Up to day, more than 500,000 invertebrates from the Alps, Arctic, and Karakorum-Himalaya are deposited at the Museum, for a total of more than 200 species (mainly aquatic invertebrates) collected only in the Italian Alps. The database accounts more than 30,000 biological and environmental records, potentially useful to elaborate forecast models.

Keywords
insects, glacial streams, adaptation, climate changes, Alps.

p. 118-123 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Una ricerca etnobotanica è stata condotta nel Comune di Lubriano (VT) e la limitrofa area SIC/ZPS “Calanchi di Civita di Bagnoregio”, in collaborazione tra due musei civico-naturalistici afferenti alle reti museali della regione Lazio (Re.Si.Na. e Si.Mu.La.Bo.). Si è evidenziato un patrimonio di conoscenze ancora consistente ma anche un forte processo di erosione culturale e una diffusa inconsapevolezza degli informatori riguardo il proprio patrimonio culturale. Questo fenomeno ha evidenziato un parallelismo tra perdita della biodiversità nel territorio e perdita dell’identità e diversità culturale e ha stimolato percorsi per conservare il patrimonio immateriale collettivo. Da questa analisi nasce una proposta integrata di conservazione del patrimonio locale in più ambiti e a più livelli, fino alla scala di paesaggio con la sua valenza di sintesi ambientale e culturale, al fine di arrestare i processi paralleli di erosione della biodiversità, erosione culturale e consumo di paesaggio.

From ethnobotanical research proposals for conservation of biological diversity and cultural in the ZPS Calanchi di Civita di Bagnoregio.

Abstract

An ethnobotanical research has been conducted in the Municipality of Lubriano (VT) and the surrounding area SIC/ZPS “Calanchi di Civita di Bagnoregio” in collaboration between two museums part of the museum networks in the Lazio (Re.Si.Na. and Si.Mu.La.Bo.) It is highlighted a wealth of knowledge still consisting, but also a process of cultural erosion and widespread unawareness of the informants about their cultural heritage. This phenomenon showed a parallelism between the loss of biodiversity in the area and loss of identity and cultural diversity and stimulated pathways to maintain the intangible heritage collective. From this analysis comes an integrated proposal for the conservation of local heritage in many areas and at multiple levels, to the landscape scale with its value of environmental and cultural synthesis in order to stop the parallel processes of erosion of biodiversity, cultural erosion and consumption landscape.

p. 124-127 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Vengono descritte alcune delle collezioni naturalistiche acquisite dopo il 1988. In tutte le collezioni del Museo la provenienza locale è dominante, ma è stato scelto di descrivere solo quelle in cui i reperti documentano in maniera più ampia la biodiversità del territorio provinciale.

Parole chiave
collezione, biodiversità, territorio vicentino.

The poster describes some of the natural history collections acquired since 1988. In all the collections of the Museum the local origin is predominant, but it was decided to describe only those in which the findings more widely document the biodiversity of the province.

The local biodiversity in the collections of the Natural History and Archaeological Museum of Vicenza.

Keywords
collection, biodiversity, the Vicenza area.

p. 128-130 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Gli erbari rappresentano un’importante fonte di informazione (passata e presente) e un efficace strumento di studio, per comprendere la distribuzione spaziale e temporale delle specie in un territorio. Nell’erbario di Siena dal 2002 è stato avviato il processo di informatizzazione degli essiccata. Ogni campione è stato localizzato geograficamente utilizzando un software GIS open source (Quantum GIS). Il geodatabase relazionale permette di estrarre ed aggregare i dati per la definizione di modelli di distribuzione spazio-temporale relativi a singole specie sensibili o a set di specie, che possono costituire un importante supporto nell’elaborazione di strategie di pianificazione territoriale.

Parole chiave
herbarium, database, campioni vegetali, conservazione.

Herbarium Universitatis Senensis: an instruments for biodiversity knowledge and conservation.

Abstract

Herbarium specimens are an important botanical source of informations (ancient and present) and they are an instrument for study the spatial and temporal distribution of species in a habitat. In 2002 the Siena Herbarium started a work of inventoried the specimens. All the specimens are localised by a software GPS open source (Quantum GIS). The use of this database produce a definition of spatial and temporal distribution model for a species or set of species. These informations can made a important tool to land planning strategies.

Keywords
herbarium, database, plant specimens, conservation.

p. 131-135 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

La Carpoteca Storica dell’Orto Botanico di Modena, su cui è in atto un lavoro di riordino, presenta oltre un migliaio di campioni, i più antichi della prima metà dell’Ottocento. Un primo approfondimento ha riguardato i campioni di Gimnosperme (circa 1/7 della collezione); è emerso che di questi più della metà arrivava dal Pinetum di Moncioni presso Montevarchi (AR), donati nel 1895 dal proprietario, l’avvocato Giuseppe Gaeta. Si è dunque indagata questa realtà, tuttora esistente anche se in abbandono; il Parco, visitabile su richiesta, fa parte del giardino della villa del Poggiolo, ancora privata. Gaeta, appassionato di piante pur senza studi botanici, a partire da metà ’800 realizzò un bosco di conifere pubblicando l’elenco degli individui messi a dimora. Il Pinetum voleva dimostrare che si potevano introdurre conifere esotiche ottime per i rimboschimenti, ma produsse anche un’interessante collezione vivente, che a Modena ha lasciato un’importante traccia museale.

Parole chiave
carpoteca, orto botanico Modena, Pinetum Moncioni.

From the Moncioni’s Pinetum to the historical carpological collection of the Botanical Garden of Modena: testing of an ante litteram living collection of biodiversity.

Abstract

In the Botanical Garden of Modena there is a historical carpological collection, now in reorganization, containing more than a thousand of samples, the most ancient ones dating from the first half of the 19th century. A first study has been conducted on the Gymnosperms samples (about 1/7 of the collection); more than the half of them arrived from the Moncioni’s Pinetum, near of Montevarchi (Arezzo), donated in 1895 by its owner, the lawyer Giuseppe Gaeta. Thus the Pinetum has been investigated, still existing although abandoned; the park, visitable on request, is part of the garden of the Villa del Poggiolo, still private. Gaeta, a lover of the plants though not being a botanist, since the middle 1800 created a coniferous wood, publishing the list of the cultivated individuals. The Pinetum demonstrated that it was possible to introduce exotic coniferous species excellent for reforestation, but on the other side it produced an interesting collection of living material, that in Modena left an important museum heritage.

Keywords
seeds/fruits collection, Modena botanical garden, Pinetum Moncioni.

p. 136-139 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Le aree protette anche in Italia possono essere siti privilegiati ove effettuare una ricerca applicata sul territorio, attuando strategie di pianificazione, gestione e conservazione e attivando programmi di monitoraggio e gestione adattativa, finalizzata al raggiungimento di obiettivi specifici per la soluzione di problemi individuati. Al fine di una efficace conservazione della biodiversità gli enti parco sono chiamati alla sfida della gestione che vede nelle aree protette la nascita di poli di ricerca tecnico-scientifica ove, attraverso l’avvio di ricerche nel settore dell’ecologia applicata alla pianificazione e conservazione sia possibile implementare la conoscenza locale promovendo lo sviluppo di modelli generali utili all’avanzamento disciplinare e all’integrazione delle scienze del territorio. In quest’ottica è utile stimolare tutte le sinergie attivabili con le agenzie territoriali presenti ed in particolare i musei.

Parole chiave
aree protette, partenariato, laboratori, pianificazione, gestione, conservazione.

Protected areas such as laboratories of applied ecology in the planning, management and conservation: possible partnerships with museums and local agencies.

Abstract

Protected areas in Italy may also be privileged sites where do applied research, implementing strategies for planning, management and conservation programs and enabling monitoring and adaptive management, aimed at achieving specific objectives for the solution of problems identified. In order for effective biodiversity conservation park authorities are called to the challenge of managing protected areas that saw the emergence of centers of technical and scientific research, where, through the initiation of research in applied ecology, conservation and planning can implement local knowledge by promoting the development of general models useful to the advancement and integration of disciplinary land sciences. In this light it is useful to stimulate all the synergies can be activated with these local agencies, especially the museums.

Keywords
protected areas, partnerships, laboratories, planning, management, conservation.

p. 141-143 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Melanopsis etrusca è un gasteropode acquidulcicolo endemico della Toscana meridionale la cui distribuzione è legata a sorgenti di acque termo-minerali. Nonostante sia inserita nell'allegato B della Legge Regionale 56/2000 e nella Red List dell’IUCN, le conoscenze sulla sua biologia erano del tutto inadeguate per intraprendere efficaci misure di conservazione a tutela delle sole 7 popolazioni rimaste. Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, con il contributo della Regione Toscana, ha svolto un progetto di ricerca per acquisire informazioni sui requisiti ecologici della specie, sul suo reale status di conservazione e sulle relazioni che la legano al suo peculiare ambiente al fine di sviluppare un efficace piano di tutela.

Parole chiave
endemismo, conservazione, Toscana, Melanopsis etrusca.

To know to protect: the example of the mollusc Melanopsis etrusca.

Abstract

The gastropod Melanopsis etrusca is endemic to the southern Tuscany and its distribution is strictly related to thermo-mineral water springs. Although it is included in the Annex B of the Regional Law 56/2000 and in the IUCN Red List, the knowledge about its biology was totally inadequate to take effective conservation measures aiming at the preservation of the only 7 remained populations. The Natural History Museum of the University of Florence, with the grant of the Tuscany Region, held a research project to collect information on the ecological requirements of the species, its status of conservation and the actual relationships with its habitat in order to develop an effective conservation plan.

Keywords
endemism, conservation, Tuscany, Melanopsis etrusca.

p. 144-147 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

L’e-book “La biodiversità marina e il funzionamento degli ecosistemi” è un prodotto edito da CASPUR-CIBER Publishing - Pubblicazioni ecosostenibili e vuole essere uno strumento per la comprensione di concetti negli ultimi tempi molto discussi: “biodiversità” ed “ecosistema”. Analizza queste problematiche dal punto di vista dell’ambiente marino, con linguaggio chiaro e discorsivo. Si avvale dei disegni originali che hanno costituito il supposto iconografico dei calendari della Stazione di Biologia Marina negli ultimi tre anni.

Parole chiave
e-book, biodiversità marina, ecosistemi marini.

The e-book “Marine biodiversity and ecosystem functioning”.

Abstract

The e-book “Marine biodiversity and ecosystem functioning” has been published by "CASPUR-CIBER Publishing - Pubblicazioni ecosostenibili" and aims to be an instrument for the understanding of concepts that are widely discussed nowadays: “biodiversity” and “ecosystem”. Be e-book analyzes these problems from a marine standpoint, with a clear and colloquial language, taking advantage of original plates that were used to illustrate the calendars of the Marine Biology Station in the last three years.

Keywords
e-book, marine biodiversity, marine ecosystems.

p. 148-151 / Maggio 2013 - N. 9