Maggio 2013 - N. 9

Memorie

Anno: 2013
Volume: 9

Riassunto

KeyToNature è un progetto europeo coordinato dall'Università di Trieste che mira allo sviluppo di strumenti innovativi per l'identificazione di piante, funghi e animali ed alla loro introduzione nel mondo dell'educazione. Il progetto "Dryades", la branca italiana di KeyToNature, da diversi anni è attivo nello sviluppo di guide per l'identificazione di piante ed animali contestualizzate alle realtà locali ed all esigenze di diverse tipologie d'utenza. Il Museo del Fiore, nell’ambito del Sistema museale regionale tematico RESINA e come membro associato di KeyToNature, ha attivato un percorso condiviso per dotare ogni museo della rete di strumenti interattivi per la didattica della biodiversità locale. Tale percorso ha portato a valutare opportunità, sinergie, ambiti, possibilità e interessi per la divulgazione e per la creazione di percorsi educativi. Le guide sono state pubblicate in rete sui sito del progetto "Dryades".

Parole chiave
didattica, "Dryades", biodiversità, chiavi interattive, partnership, sistema museale, Lazio.

KeyToNature: testing easy-access to botany through the RESINA network of museums of Lazio (C Italy).

Abstract

KeyToNature is a European project coordinated by the University of Trieste, which aims at developing innovative digital tools for the identification of plants, fungi and animals, and at their introduction into the educational world. Dryades, the Italian branch of KeyToNature, is active since 2005 in the development of such guides, adapted to the needs of different users. The Museo del Fiore, part of the museum system RESINA of the region Lazio (C Italy), as an associate member of KeyToNature, has started a project for providing interactive identification tools to each museum of the network. This project has led to evaluate synergies, areas, interests and possibilities for the dissemination and the creation of new educational opportunities. All of the guides are published on the web site of project Dryades.

Keywords
education, biodiversity, interactive keys, partnership, museum, Lazio.

p. 152-156 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Nel presente lavoro viene presentata la prima lista di specie di invertebrati di interesse conservazionistico per il Trentino. Tale lista è stata stilata con la collaborazione di una rete locale di entomologi, seguendo l’ "expert based approach" applicato ad un elenco iniziale di 229 specie. Utilizzando 10 criteri oggettivi si è arrivati ad una lista di 70 specie con priorità di conservazione per le quali è stata creata una banca dati di 771 record geo-referenziati. La banca dati è stata ottenuta integrando dati della CKmap con dati di collezioni museali e private non inclusi nella CKmap. Per 42 specie è stato possibile associare la tipologia di habitat (nat2000 e non), creare quindi un database specie-sito e specie-habitat e realizzare la mappa di distribuzione attuale e potenziale. Tale lista di specie può fornire agli "stakeholders" provinciali un utile strumento a sostegno di decisioni in merito alla designazione di nuove aree protette o all’ampliamento di quelle già esistenti.

Parole chiave
conservazione, Delphi method, insetti, specie focali, Alpi.

From the museum collections to the first list of priority invertebrate species of Trentino.

Abstract

In this paper the first list of priority invertebrate species for the Trentino Province is presented. The list was drawn up starting from a list of 229 species in collaboration with a local network of entomologists and by using the expert based approach. Seventy species of conservation interest were selected according to 10 objective criteria, and a database with 771 geo-referenced records was created. The database was integrated with spatial data from the Italian CKmap and from museums and private collections not included in the CKmap. For 42 species was possible to link the habitat typology (nat2000 and not), therefore to create a database specie-site and specie-habitat, and realize maps on the actual and potential distribution. Such list of species is an helpful tool to support stakeholder decisions regarding the designation of new protected areas or the extension of those already existing.

Keywords
conservation, Delphi method, insects, focal species, Alps.

p. 157-151 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Nell’ambito delle numerose iniziative intraprese dall’Unione Europea nel campo della tutela della biodiversità, una delle più ambiziose riguarda la collaborazione scientifica tra istituti di ricerca, che ha portato all’istituzione nel 2006 dello “European Distributed Institute of Taxonomy”. Tra i molteplici progetti avviati da EDIT vi sono gli “All Taxa Biodiversity Inventories+Monitoring” (ATBIs+M) ispirati all’esperienza americana nello Great Smoky Mountains National Park, il cui obiettivo è quello di applicare la tassonomia alla conservazione della biodiversità attraverso la creazione di inventari delle specie viventi in aree specifiche, caratterizzate da un elevato livello di biodiversità e da un rilevante interesse ecologico e conservazionistico. Il territorio Marittime/Mercantour è stato il primo sito europeo scelto per iniziare le attività di ricerca dell’ATBI, grazie alla collaborazione tra il Parc National du Mercantour ed il Parco Naturale Alpi Marittime, il supporto da parte del Gouvernement Princier, della Fondation Albert II de Monaco, del Ministère de l’Ecologie et du développement durable e del Muséum national d’Historie naturelle di Parigi. La collaborazione tra le due aree protette si è ulteriormente consolidata all’inizio del 2010 con l’attivazione del Piano Integrato Transfrontaliero di cui uno dei progetti, l’Inventario Biologico Generalizzato, eredita i principi e gli obiettivi dell’ATBI+M, proseguendone le attività di catalogazione della diversità biologica dello spazio Marittime/Mercantour, con l’intenzione di rendere i risultati utili alla pianificazione di azioni di miglioramento e gestione del patrimonio biologico nonché di sensibilizzazione del pubblico.

Parole chiave
biodiversità, tassonomia, inventario, area protetta.

The Inventory of Biodiversity Marittime/Mercantour: knowledge and management of natural and museum resources.

Abstract

One of the most ambitious initiatives recently undertaken by the European Commission in the field of biodiversity conservation concerns scientific collaboration among research institutes, and brought to the creation of the “European Distributed Institute of Taxonomy” in 2006. Among EDIT’s projects there are the “All Taxa Biodiversity Inventories+Monitoring” (ATBIs+M) defined along the lines of North American experience in the Great Smoky Mountains National Park. ATBIs+M’s objective is applying taxonomy to biodiversity conservation through the creation of inventories of living species in specific areas, characterised by a high level of biodiversity and a relevant conservation and ecological value. The Marittime/Mercantour territory was the first in Europe to be chosen as ATBI site thanks to the collaboration among the Parc National du Mercantour and the Parco Naturale Alpi Marittime, supported by the Gouvernement Princier, the Fondation Albert II of Monaco, the Ministère de l’Ecologie et du développement durable and the Muséum national d’Historie naturelle of Paris. The collaboration among the two protected areas improved at the beginning of 2010 with the activation of a Transboundary Integrated Action, in which the Generalised Biological Inventory project inherited the mission and objectives of EDIT’s ATBI+M, enhancing the biodiversity inventory in the Marittime/Mercantour territory, with the aim of gathering useful data the definition of management strategies for their natural heritage, together with public outreach actions.

Keywords
biodiversity, taxonomy, inventory, protected area.

p. 162-165 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Vengono illustrati i risultati preliminari delle ricerche pluriennali condotte dal Museo Friulano di Storia Naturale in un’area protetta del Friuli Venezia Giulia durante gli anni 2001-2008. Le indagini, concentrate su alcuni gruppi di invertebrati riconosciuti come validi bioindicatori, ha portato tra l’altro alla segnalazione di alcune specie nuove per la regione e per l’Italia e alla descrizione di alcune specie nuove per la scienza. Oltre alla redazione di checklist delle specie dell’area, è stato possibile formulare indicazioni per la gestione del territorio, in particolare dei pascoli e dei prati montani.

Parole chiave
aree protette, Friuli Venezia Giulia, invertebrati, bioindicatori, nuove specie, collezioni.

The researches of Friulian Museum of Natural History on invertebrates of the Natural Park of the Julian Pre-Alps.

Abstract

We discuss the preliminary results of researches conducted by the Friulian Museum of Natural History in a protected area of Friuli Venezia Giulia during the years 2001-2008. The investigations, focused on certain groups of invertebrates recognized as valid biomarkers, had led, among other things, the reporting of some new species for the region and for Italy and the description of species new to science. In addition to writing checklist of the species in the area, it was possible to formulate guidelines for land management, especially of pastures and mountain meadows.

Keywords
protected areas, Friuli Venezia Giulia, invertebrates, biomarkers, new species, collections.

p. 166-167 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

I nuovi Piani Ittici Provinciali e alcune osservazioni inedite forniscono nuovi dati riguardanti le modificazioni delle ittiocenosi della Lombardia avvenute nell’ultimo decennio. Il ghiozzo endemico Knipowitschia punctatissima è stato rinvenuto in alcune località delle province di Mantova, Lodi e Cremona. Aspius aspius e Misgurnus anguillicaudatus sono due specie alloctone di recente introduzione che hanno invaso tutte le province meridionali della regione. Il Museo di Storia Naturale di Pavia conserva esemplari di Lepomis gibbosus, Sander lucioperca e Micropterus salmoides raccolti in Lombardia all’inizio del XX secolo; questi reperti permettono di ottenere informazioni puntuali e materiale di confronto riguardo alle introduzioni di specie alloctone avvenute in quell’epoca.

Parole chiave
introduzioni, pesci, specie alloctone, Lombardia, Fiume Po.

Ichthyological collections and current fish management plans used as tools for the study of alterations of fish populations in Lombardy.

Abstract

New local fish management plans and unpublished observations provide new data regarding changes in fish populations in Lombardy of the last decade. The endemic goby Knipowitschia punctatissima was found in the area of the province of Mantova, Cremona and Lodi. Aspius aspius and Misgurnus anguillicaudatus are two recently introduced non-native species that invaded all southern provinces of the region. The Museum of Natural History of Pavia preserves specimens of Lepomis gibbosus, Micropterus salmoides and Sander lucioperca collected in Lombardy in the early twentieth century; these specimens could be used to obtain accurate information about the introductions of alien species that occurred in that age.

Keywords
fish introductions, alien species, allocthonous species, Lombardy, Po river.

p. 168-172 / Maggio 2013 - N. 9

p. 174 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Sembrerebbe impossibile che una visita ad un museo naturalistico possa essere guidata da Sir Charles Darwin in persona. In realtà è quello che è avvenuto a Roma presso il museo civico di Zoologia durante le celebrazioni del Darwin Day 2006, organizzate dai Musei scientifici del Comune di Roma. Con questo lavoro vogliamo presentare la nostra esperienza di comunicazione scientifica attraverso l’animazione teatrale itinerante. Sulla base dei materiali della collezione del museo e dei percorsi didattici preesistenti, abbiamo ipotizzato un possibile itinerario che accompagnasse il visitatore nello spazio e nel tempo ripercorrendo le tappe fondamentali della teorizzazione e dello sviluppo dei modelli evolutivi darwiniani.

Parole chiave
Darwin day, teatro scientifico, animazione teatrale, didattica museale

Walking with Darwin. Museums and Interactive Theatre.

Abstract

It seem's impossible to be led by a real sir Charles Darwin in a visit to a natural history museum. It is actually what happened in Rome at the Museum of Zoology during the celebrations of Darwin Day 2006, organized by the Musei scientifici office of the City of Rome. With this work we want to present our experience of scientific communication through animation with traveling and interactive theatre. Using the space and the materials of the museum's collection, we hypothesized a possible route that guides the visitor in space and time retracing the steps of the basic theory and the development of Darwinian evolutionary models.

Keywords
scientific theatre, evolution, Darwin; museum theatre, science-explainer; education; emotion.

p. 175-180 / Maggio 2013 - N. 9

Riassunto

Dal 1992, anno della Conferenza Internazionale di Rio de Janeiro, l’educazione “alla” e “per” la biodiversità è considerata una priorità nei programmi scolastici e nell’educazione permanente. I musei scientifici per le loro collezioni, le ricerche e la conservazione dei reperti biologici sono riconosciuti tra le Istituzioni culturali più idonee e potenzialmente più promettenti nell’educazione alla biodiversità. Molti progetti educativi sono nati su questo tema nei musei, ma una ricerca che ne valuti l’efficacia manca pressoché totalmente. Il modello scientifico della biodiversità pone agli inesperti difficoltà concettuali ed epistemologiche alle quali si aggiungono problemi filosofici ed etici connessi con la relazione personale, il tipo di cultura, l’uso e la gestione degli organismi viventi. Queste difficoltà vanno tenute presenti nella progettazione delle esposizioni e delle attività culturali-didattiche rivolte ai vari pubblici. La trasversalità e la complessità delle problematiche richiedono approcci e metodologie educative poli e trans-disciplinari, che includano obiettivi cognitivi, ma anche interesse e motivazioni alla conservazione.

Parole chiave
biodiversità, educazione, conservazione, ricerca educativa.

2010. An opportunity to reflect on the biodiversity education in scientific museum.

Abstract

Since the Rio de Janeiro International Conference 1992, biodiversity education is considered a priority in School and life-long education. Scientific museums for their biological collections, researches and conservation practices are considered special, unique Institutions for this educational aim. Educational projects on biodiversity are developed every day in scientific museums, but it is lacking a precise evaluation on their effectiveness. The scientific biodiversity model is difficult to understand for lay people from the epistemological and philosophical points of view. Moreover the individual relationship with biodiversity is connected with personal and social tendencies, local cultures and ethical approaches. All these factors can influence learning, attitudes, interests towards biodiversity. Educational approaches and strategies should be inter, trans and poly-disciplinarian and should respect the complexity of the biodiversity issues and problems.

Keywords
biodiversity, education, conservation, educational research.

p. 195-198 / Maggio 2013 - N. 9