Volume 12/2018 NUOVA SERIE

Museologia Scientifica

Anno: 2018
Volume: 12

Riassunto

Aperta al pubblico nel 1994, l’Oasi di Sant’Alessio rappresenta nei fatti una originale sintesi tra un giardino zoologico e un’oasi naturalistica. Per questo motivo rappresenta un tassello originale nel quadro della messa in pratica del concetto di “Bioparco”, soprattutto per quanto riguarda la coesistenza di fauna e flora e la susseguente sensazione di “immersione” negli habitat naturali che è uno dei trend maggiormente in voga negli stili architettonici oggi applicati agli zoo. Nel presente contributo viene presentata la filosofia di base che ha guidato la progettazione delle varie exhibit all’interno dell’Oasi e una prima sintesi dei risultati riproduttivi – molti dei quali ottenuti per la prima volta in Italia (come il primo uccello del paradiso nato nel 2018) – che ben danno l’idea del contributo dell’Oasi alla conservazione e alla biologia applicata agli zoo a livello nazionale.

Parole chiave
bioparco, conservazione ex situ, immersione paesaggistica, educazione alla conservazione.

Oasi di Sant’Alessio (Pavia). Philosophy, description and results of an original zoological park

Abstract

Although open to the public since 1994, not much is known about the Oasi di Sant’Alessio, an original integration between a zoo and a nature reserve. Owing to his emphasis on naturalistic display of native fauna and on co-evolution between plants and animals, Sant’Alessio represents an original realization of the “Biopark” concept and a successful application of the “landscape immersion” exhibit design. In the present paper the philosophy guiding the development of the Park is offered together with an overview of breeding results. These include several firsts for Italy – such as the first bird of paradise born in the country in 2018 – proof of the high standards reached in the care and management of captive animals.

Keywords
biopark, ex situ conservation, landscape immersion, conservation education.

p. 114 / Volume 12/2018 NUOVA SERIE

p. 121 / Volume 12/2018 NUOVA SERIE

Riassunto

The Museum of Natural Sciences (MNS) was established in 1948 in Tirana as part of the National Institute of Sciences. In 1957, with the creation of the University of Tirana, the MNS was subordinated to the Chair of Zoology in the Faculty of Natural Sciences. The Museum exhibits over 3000 native and non-native specimens and has a collection of 100,000 in storage. The MNS, recently named “Sabiha Kasimati”, is a center of research specialized in collecting, monitoring, evaluating and safeguarding the Albanian biodiversity. Furthermore, the research staff contributes to university teaching in the Faculty of Natural Sciences.

Parole chiave
research center for flora and fauna, museum of natural sciences, Albania.

Museo di Scienze Naturali “Sabiha Kasimati”: passato e presente

Abstract

Il Museo di Scienze Naturali (MNS) è stato fondato nel 1948 a Tirana come parte dell’Istituto Nazionale delle Scienze. Nel 1957, con la creazione dell’Università di Tirana, il MNS fu subordinato alla cattedra di Zoologia presso la Facoltà di Scienze Naturali. Il Museo espone oltre 3000 esemplari autoctoni e non autoctoni e ha una collezione di 100.000 esemplari indeposito. Il MNS, di recente nominato “Sabiha Kasimati”, è un centro di ricerca specializzato nel collezionare, monitorare, valutare e salvaguardare la biodiversità albanese. Inoltre, lo staff di ricerca contribuisce all’insegnamento universitario presso la Facoltà di Scienze Naturali.

Keywords
centro di ricerca per la flora e la fauna, museo di scienze naturali, Albania.

p. 130 / Volume 12/2018 NUOVA SERIE

p. 139 / Volume 12/2018 NUOVA SERIE

Riassunto

Il presente lavoro si propone di far conoscere alla comunità scientifica il ritrovamento di una collezione storica di aracnidi africani conservata nel Museo Civico di Zoologia di Roma. La raccolta è stata effettuata tra il 1937 e il 1938 dalla Missione Ittiologica in Africa orientale nella regione dei laghi della Fossa Galla (Etiopia meridionale) condotta dal Prof. Gustavo Brunelli. La collezione originale era composta da 187 specie, delle quali 70 nuove, descritte da Lodovico di Caporiacco (1901-1951). Da un primo riordino effettuato risulta che la collezione attuale si compone di circa 700 esemplari conservati in alcool, molti dei quali sono esemplari tipici.

Parole chiave
Etiopia, aracnidi, spedizione storica, collezione museale, Lodovico di Caporiacco, Roma.

Discovery of an historical collection of African Arachnids hosted in the Civic Museum of Zoology of Rome

Abstract

This work aims to make known to the scientific community the discovery of an historical collection of African Arachnids hosted in the Civic Museum of Zoology of Rome. This collection was put together between 1937 and 1938, during an ichthyologic
expedition in East Africa conducted by Prof. Gustavo Brunelli. The original collection consisted of 187 species, including 70 new ones, described by Lodovico di Caporiacco (1901-1951). Most of the collections were made at Lake Regina Margherita, in a very unique habitats represented by the “floating islands” of marsh grasses. A first reorganization carried out shows that the collection is composed about 700 specimens preserved in ethanol, many of which are type specimens.

Keywords
Ethiopia, arachnids, historical expedition, museum collection, Lodovico di Caporiacco, Rome.

p. 141 / Volume 12/2018 NUOVA SERIE