Riassunto
Nel marzo 2010, dopo anni di attività educative e culturali per valorizzare raccolte e collezioni dell’Ateneo, l’Università degli Studi di Perugia ha inaugurato un nuovo museo, la Galleria di Storia Naturale di Casalina. Un luogo fisico, aperto al pubblico, dove poter dare continuità alle esperienze e alle attività, un museo aperto e partecipativo. Il “nuovo” Museo, collocato nel territorio regionale fuori dall’ambito urbano, ha avuto immediatamente la necessita di attuare un approccio integrato e condiviso per l’accessibilità al patrimonio conservato, sperimentando linguaggi e forme di comunicazione. Le collaborazioni, sotto la veste di scambi, con le associazioni di qualsiasi tipo, hanno permesso di guadagnare la fiducia delle comunità locali, attraverso differenti forme di accessibilità culturale, allo scopo di favorire l’apertura e il dialogo con il territorio. Le molteplici e variegate attività organizzate e proposte hanno sempre travalicato ogni obsoleta linea di confine, dando ampio spazio all’interdisciplinarità delle iniziative. In particolare, la diversità delle aree geografiche di origine dei campioni esotici delle collezioni ha permesso il coinvolgimento diretto, nelle esperienze proposte, di comunità e culture “diverse” presenti nella regione. Inclusione, multiculturalità, dialogo, dibattito e coinvolgimento sono state le parole chiave che hanno accompagnato le strategie e l’organizzazione delle attività per rendere accessibile il Museo.
Parole chiave
campioni di storia naturale, linguaggi, inclusione, accessibilità, multiculturalità.
Once a dark, dusty museum and completely inaccessible! The experiences of the Natural History Gallery, University of Perugia
Abstract
In March 2010, after years of educational and cultural activities, to treasure the University’s compilations and collections, the University of Perugia inaugurated a new museum, the Natural History of Casalina Gallery. A physical location, open to the public, allowing continuity of experiences and activities, an open and participating museum. This “new” Museum, located in the region’s territory outside an urban context, immediately needed to embark upon an integrated and shared approach to ensure accessibility to its conserved patrimony, experimenting languages and forms of communication. Collaboration, in the form of exchanges, with various kinds of associations allowed it to earn the trust of the local communities through varying forms of cultural accessibility, with the aim of cultivating openness and dialogue with the territory. The multiple and varied activities proposed and organized always crossed any obsolete boundaries, giving ample space to the interdisciplinary nature of the initiatives. In particular, the diversity of the geographical origins of exotic examples in the collections has led to the direct involvement, in the experiences proposed, of the “different” communities and cultures present in the Region. Inclusion, multiculturality, dialogue, debate and involvement have been accompanying the strategies and activity organization in making the museum accessible.
Keywords
examples of natural history, languages, inclusion, accessibility, multiculturality.
p. 140 / Novembre 2020 - N. 21