Novembre 2020 - N. 21

Memorie

Anno: 2020
Volume: 21

Riassunto

L’ascolto attivo è una delle prime forme di comunicazione che i musei devono promuovere per migliorare il rapporto con i propri pubblici. Attenzione, comprensione, empatia sono alla base di questa strategia che ha trasformato un’attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) - ex alternanza scuola-lavoro, del Museo Gemma dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in un cantiere creativo animato da nuove collaborazioni e progetti. Dall’ascolto autentico è nata un’opportunità di promozione reale del patrimonio museale attraverso la performance teatrale inedita dal titolo “Polvere di stelle. Racconto di quattro meteore”, messa in scena da quattro attori della compagnia teatrale Pensieri Acrobati con il contributo di una studentessa coinvolta nel progetto di PCTO.

Parole chiave
comunicazione, racconto, creatività, PCTO, teatro.

The value of active listening

Abstract

Active listening is one of the first type of communication that museums need to promote to improve the relationships with their audiences. Attention, understanding, empathy, are the basis of this strategy, that has transformed an activity of alternating school and work programme, of the Gemma Museum of the University of Modena and Reggio Emilia, in a creative construction site animated by new collaborations and projects. From authentic listening was born an opportunity to promote the museum’s heritage through the unpublished theatre performance entitled “Stardust. Tale of Four Meteors”. It was staged by four actors of the Pensieri Acrobati theatre company, with the contribution of a student involved in the alternating school and work project.

Keywords
communication, story, creativity, alternating school and work, theatre.

p. 189 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

L’accessibilità culturale costituisce una sfida per i musei. I musei scientifici sono tra le prime istituzioni museali ad aver adottato strategie di mediazione in forme narrative, per promuovere accessibilità culturale. I fondamenti di questa strategia poggiano sul paradigma delle potenzialità della narrazione nella comunicazione, nella formazione, nella costruzione di conoscenze e nell’apprendimento, nel dialogo tra diverse culture e nella definizione di identità individuali e di comunità. Tra le molteplici forme di narrazione museale si sta sperimentando il digital storytelling (DS) o narrazione digitale: un racconto con testi, immagini, video, voce ed effetti sonori, che combina le potenzialità della narrativa tradizionale con quelle creative del mezzo digitale. Le Autrici hanno sperimentato il DS in numerosi musei italiani e di altri Paesi europei, inclusi musei scientifici, per la formazione degli operatori, la valorizzazione delle collezioni, l’incremento della partecipazione dei visitatori, il dialogo e l’accessibilità interculturale, l’inclusione di cittadini potenzialmente marginalizzati. In tutte le esperienze il DS si è rivelato uno strumento idoneo a mediare conoscenze, promuovere interessi e partecipazione, a rinforzare le relazioni tra museo e visitatori, ed è apparso come una opportunità per attivare processi di consapevolezza e aggiornamento per gli operatori museali ai fini dell’accessibilità e della comprensione delle esigenze culturali dei diversi pubblici.

Parole chiave
accessibilità culturale, digital storytelling, museo partecipativo, governance territoriale.

Digital Storytelling is a strategy for cultural accessibility and inclusion in museum

Abstract

Cultural accessibility is a challenge postmodern museums. Scientific museums - first among other museums - have adopted narrative mediation strategies to promote cultural accessibility. This strategy found its reliability in the paradigm of the influence/impact of narration and storytelling on communication, training, knowledge construction and learning, dialogue among diverse cultures and definition of individual and community identities. Among the manifold narrative models, world museums are experimenting the Digital Storytelling (DS), a short video-story enriched by texts, pictures, images, voice and other sound effects. The Authors tested the DS in many Italian and EU Museums, included scientific ones, for the museum operators training, valorization of the collections, improvement of visitors’ participation, intercultural dialogue and accessibility, inclusion of potentially marginalized and excluded people. DS revealed to be a suitable tool in order to mediate knowledge, promote interests and participation, strengthen relationships between museum and visitors; it appears to be a valid opportunity to activate awareness and update museum operators on accessibility and cultural needs of diverse publics.

Keywords
cultural accessibility, digital storytelling, participatory museum, territorial governance.

p. 193 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

La volontà del Museo di Scienze Planetarie di costruire percorsi di accessibilità rivolti ai visitatori con bisogni particolari ha trovato occasione di sviluppo in un progetto del Comune di Prato e in un corso di formazione per gli operatori museali promosso dalla Regione Toscana dedicati alle persone con disturbo dello spettro autistico. Le attività, progettate e realizzate con il partenariato della Fondazione Opera Santa Rita, hanno consentito la visita agli spazi museali mediante metodologie di interazione multisensoriale diversificate per gruppi di persone in base alle loro necessità. I risultati, seppure riferiti a una fase ancora iniziale dello svolgimento del progetto e suscettibili di ulteriori approfondimenti, mostrano che un approccio specifico e calibrato sui bisogni dei soggetti autistici riesce ad attivare la loro socializzazione e partecipazione, rilevando la soddisfazione sia dei partecipanti che dei loro accompagnatori. In questo modo, lo spazio museale diventa luogo e oggetto di esperienza condivisi al di là dei molteplici bisogni dei suoi visitatori, evitando fenomeni di marginalizzazione ed esclusione.

Parole chiave
autismo, museo scientifico, partenariato, inclusività.

A special museum for special needs

Abstract

In the Planetary Sciences Museum the development of accessibility routes for visitors with special needs was implemented by a project of the Municipality of Prato and a training course for museum operators promoted by the Tuscany Region dedicated to people with disabilities of the autistic spectrum. The activities, designed and carried out with the partnership of the Opera Santa Rita Fondation, allowed groups of people to visit the museum spaces by multisensory interaction diversified according to their specific needs. The results, show that a specific approach tailored to the needs of autistic people, activate their socialization and participation, with satisfaction of participants and their caregivers. In this way, the museum space becomes place and object of shared experience beyond the multiple needs of the visitors, avoiding marginalization and exclusion. Furthermore, the study is referring to a still initial phase of the project that needs further insight.

Keywords
autism, scientific museum, partenership, inclusivity.

p. 198 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Il Museo Geologico Gemmellaro è conosciuto soprattutto dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Dal 1985, anno della sua riapertura, il Museo ha svolto un’intensa attività educativa attraverso visite guidate, mostre, visite tematiche ed escursioni. L’esperienza, maturata con la popolazione scolastica, ci ha permesso di creare un percorso museale articolato per far conoscere la complessità e la ricchezza del patrimonio geopaleontologico siciliano. Il Museo Gemmellaro è un museo universitario con oltre mille olotipi. Per questo motivo molti scienziati italiani e stranieri svolgono progetti di ricerca sulle collezioni garantendo un continuo aggiornamento dei dati. Fino a qualche tempo fa l’obiettivo del museo universitario era incentrato principalmente sullo studio e la conservazione delle sue collezioni, ora l’Università e i suoi musei sono chiamati ad assolvere la terza missione che prevede di attrarre e coinvolgere al suo interno tanti pubblici provenienti dalla più ampia gamma possibile di background sociale, condizioni economiche ed età progettando per ognuno di essi un contatto personalizzato con l’oggetto museale.

Parole chiave
diversificazione del pubblico, attività educative, terza missione.

The Gemmellaro Museum and audience development

Abstract

The Gemmellaro Geological Museum is enjoyed above all by student of the schools of every order and degree. Since 1985, the year of its reopening, the Museum played an intense educational activity through guided tours, exhibitions, thematic tours, and field trips. The experience, made with the students of the schools, has allowed us to create an exibition that lets know the complexity and richness of the Sicilian geology. The Museum Gemmellaro is an university museum and it holds more than a thousand holotypes. For this reason many Italian and foreign scientists carrying out research projects on the collections ensure a continuous data update of the collections. But if so far the aim of the Universitary museum is, principally, the study and the conservation of his collections now the University and consequently the museum are called to assolve his third mission bringing inside a lot number of people, drawn from the widest possible range of social background, economic condition and age, into an appropriate form of contact with the museal object.

Keywords
audience development, educational activities, third mission.

p. 202 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Audience development è un’espressione molto dibattuta e dal significato non ancora molto chiaro. Per questa ragione il Gruppo di lavoro sorto all’interno dell’ANMS e dedicato a Musei e Audience Development (MeAD) ha pensato di trattare il tema, seppur brevemente, con lo scopo di avviare una discussione tra i musei interessati e promuovere un’indagine conoscitiva sulle differenti applicazioni di questo strumento culturale. Non esiste infatti una strategia di AD unica e ripetibile, ma varie possono essere le posizioni e le azioni che un museo attiva sulla base delle proprie esigenze, del proprio contesto e del proprio pubblico.

Parole chiave
strategia, azioni, pubblico, territorio.

Museums and Audience Development working Group’s first reflections

Abstract

The term audience development, AD, is being used widely, but there is no shared idea of what it actually means. For this reason, the working Group created within the ANMS and dedicated to Museums and Audience Development has decided to launch a discussion among the Museums and promote a survey on the different applications of this strategic plan. Indeed, there is no single, repeatable AD strategy. But there can be various actions that a museum activates based on its needs, context and audience.

Keywords
strategy, actions, audience, context.

p. 207 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

L’Orto Botanico dell’Università di Siena trova la sua ufficiale apertura nel 1856 e raggiunge il secondo millennio aprendosi a nuovi orizzonti e sfide. Una svolta importante è stata la collaborazione dal 2014 con uno studio privato per la gestione degli accessi e delle visite guidate. Tale procedura ha permesso di diversificare il pubblico, rafforzando i rapporti con le scuole, le famiglie e i turisti: dai servizi educativi nel periodo scolastico, ai campi estivi per le associazioni e le contrade, alle mostre legate a temi scientifici, ad esposizioni di opere d’arte e conferenze su ambiente e conservazione della biodiversità. L’Orto Botanico assolve a pieno al ruolo sociale, quale centro di dibattito partecipativo, di apprendimento e allo stesso tempo area per svago e diletto.

Parole chiave
museo universitario, botanica, comunicazione, visitatori.

New horizons for the Siena University Botanical Garden: Jurassic Garden, summer camps, art exhibitions

Abstract

The Botanical Garden of the University of Siena finds its official opening in 1856 and reaches the second millennium, opening up to new horizons and challenges. An important turning point, since 2014, it is the collaboration with a private institution for the management of accesses and guided visits. This procedure allowed to diversify the public, developing relationships with schools, families and tourists: from educational offers for schools of all levels, to summer camps for associations and districts, to exhibitions related to scientific topics, to exhibitions of works of art and conferences about environment and conservation of biodiversity. The Botanical Garden fulfills the social role, as a center for participatory debate, learning and at the same time an area for recreation and pleasure.

Keywords
university museum, botany, communication, guest.

p. 210 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

La Fondazione Genti d’Abruzzo realizza da molti anni azioni educative rivolte a pubblici diversificati ed è impegnata anche in progetti innovativi che conferiscono agli spazi museali un ruolo sociale educativo e rieducativo, luogo di integrazione nei confronti delle minoranze etniche e dei gruppi sociali che vivono in situazioni di degrado ed emarginazione. Tra i progetti in corso, finalizzati al superamento delle barriere invisibili (sociali, psicologiche, culturali) per una più ampia accessibilità, si segnalano in particolare tre progetti: un progetto per l’integrazione di soggetti migranti, un progetto dedicato a soggetti condannati a misure alternative al carcere e un progetto finalizzato al reinserimento sociale di persone detenute. Tutti i progetti, dalla durata pluriennale, individuano la funzione educativa del patrimonio culturale e museale come risorsa per promuovere conoscenze, abilità e comportamenti generatori di fruizione consapevole e cittadinanza attiva, orientando attitudini e interessi dei partecipanti in vista di un positivo reinserimento nel mondo della società civile e produttiva.

Parole chiave
patrimonio culturale, musei, educazione, integrazione, accessibilità.

The cultural institutions as social space and place of integration

Abstract

The Genti d’Abruzzo Onlus Foundation, which manages the Museum of the People of Abruzzo and the Civic Museum “B. Cascella” of Pescara, carries out educational actions for a wide range of target. The Foundation promotes innovation playing a social, educational and re-educational role as a place of integration for ethnic minorities and marginalised groups. Among the projects in progress aimed at overcoming social, psychological, and cultural barriers, we provide a programme for the integration of migrants and one for the involvement of people sentenced to prison or measures alternative to detention. The heritage of the museum is a resource to promote knowledge, skills and abilities, enhancing cultural awareness and active citizenship, and orienting attitudes and interests of the participants with the aim of integrating them within the civil and productive society.

Keywords
cultural heritage, museums, education, integration, accessibility.

p. 215 / Novembre 2020 - N. 21

Riassunto

Parlando di accessibilità e di musei scientifici, una barriera ingombrante, che frena e “ghettizza” la partecipazione, è costituita dalla tradizione per la quale materie come matematica, fisica e informatica sono “difficili”. Da una parte ci sono i pochi che “ne capiscono”, dall’altra i molti “rassegnati a non capire”. Le soluzioni individuate dalla divulgazione di massa in genere non risolvono il problema: per riuscire a solleticare la curiosità dei più restii, si esagera nella direzione dell’intrattenimento. L’articolo presenta un esperimento controcorrente. Per celebrare il 50esimo anniversario della missione Apollo 11, l’All About Apple Museum di Savona ha organizzato una notte bianca per parlare senza sconti di fisica, matematica e informatica. Il programma dell’evento e alcuni dettagli dei principali momenti narrativi della notte sono portati come esempi per sostenere che, con impegno, la barriera è superabile e che la divulgazione facile è una scorciatoia da rifiutare se si vuole rendere le scienze davvero accessibili.

Parole chiave
spazio, matematica, fisica, informatica, narrazione.

MoonlAAAnded! The Moon made accessible at All About Apple Museum

Abstract

Talking about accessibility and scientific museums, the tradition implying that subjects such as mathematics, physics and computer science are “difficult” constitutes a cumbersome barrier that slows down and “ghettoizes” participation. On the one hand there are the few who are “capable of understanding”, on the other the many “resigned to not understanding”. The solutions identified by mass popularisers of science rearely manage to solve the problem. They trade the goal of tickling curiosity by exaggerating towards pure entertainment. The article describes a countercurrent experiment: a night at the All About Apple Museum in Savona (Italy) to celebrate the 50th anniversary of the Apollo 11 mission. The white night was used as a good opportunity to speak about physics, mathematics and computer science without omitting any complexity. The program of the event and some details of the main narrative topics are presented to claim that the “science is difficult” barrier can be broken down. It requires effort, yet it is doable if we, as science communicators, refuse to follow the shortcut represented by oversimplified, light popularisation.

Keywords
space, mathematics, physics, computer science, storytelling.

p. 219 / Novembre 2020 - N. 21