Giugno 2021 - Numero Speciale online

Ebooks

Anno: 2021
Volume: 2

p. 1 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

p. 2 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

p. 3 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il MUMEC Museo dei Mezzi di Comunicazione è una realtà museale presente nel Comune di Arezzo da 15 anni. Suono, scrittura, immagine sono le tematiche principali presentate nei circa 500 m2 dell’esposizione nella sede di Palazzo Comunale, con un excursus storico-didattico particolarmente stimolante per gruppi scolastici di ogni età. Focus principale è la sempre più diffusa sensazione di scontatezza della presenza e del funzionamento dei nuovi mezzi di comunicazione.

Parole chiave
museo, comunicazione, media, tecnologia, 2020.

MUMEC, science and technology in communication

Abstract

The MUMEC Media and Communication’s Museum is in the historical Town Building of Arezzo, in the heart of the city center. Entering, we find us forehead into a trip in the history of the telecommunications. Precinema, cinema, sound’s reproduction, telegraphy, writing, calculation: from the beginnging to the modern technologies.

Keywords
museum, communications, media, technologies, 2020.

p. 8 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Da sempre l’informatica si occupa di riprodurre in forma di dati il mondo reale: renderlo astratto per maneggiarlo meglio. La realtà virtuale a cui tutti pensano, i visori 3D e cose simili, è certamente quella più capace di attirare l’attenzione del pubblico, ma è solo uno dei tanti risultati di un metodo vecchio quanto la disciplina. Con l’emergenza Covid molti si sono trovati a confrontarsi con diversi tipi di realtà virtuali, dalle stanze dove fare riunioni e lezioni, ai mondi di fantasia dei videogiochi usati per evadere dalla quarantena. L’esperienza obbligata ha reso tutti partecipi di ciò che gli informatici sanno bene: la virtualizzazione è un compromesso. Si fa per uno scopo e per quello c’è vantaggio, ma qualcos’altro viene sempre a mancare. Un esempio fra tanti: scuola e lavoro non sono solo apprendimento e produttività, molto della relazione fra persone, nel virtuale, si perde.
L’articolo propone alcune riflessioni sul tema attingendo alle esperienze di Progetto HMR nella realizzazione e nell’uso, didattico ed espositivo, di repliche – più o meno virtuali – di strumenti dell’informatica del passato.

Parole chiave
storia dell’informatica, realtà virtuale, esposizioni, didattica.

Virtual reality, yes & no

Abstract

Computer science has always been concerned with reproducing the real world in the form of data: making it abstract to handle it better. The virtual reality that everyone thinks of, VR headset stuff and so on, is certainly the one most capable of attracting the attention of the public, but it is only one of the many results of a method as old as the discipline. The Covid outbreak has made people face several kinds of virtual realities, from the rooms where meetings and lessons are held, to the fantasy worlds of video games used to escape from quarantine. The forced experience has made everyone aware of what computer scientists well know: virtualization is a compromise. It is done for a purpose and it is worth for that, but something else is missing. One example among many: school and work are not just learning and productivity, much of the relationships between people, in the virtual, is lost.
The article proposes some considerations on the topic by drawing on the experiences of the HMR Project in the building and usage, for exhibitions and education activities, of replicas – more or less virtual – of old computing devices.

Keywords
computing history, virtual reality, exhibitions, education.

p. 12 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Le attività per la conservazione del patrimonio culturale, che il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004 e s.m.) definisce all’art. 29, possono contribuire a far diventare i musei agenti di sostenibilità che non è solo economica e ambientale ma anche sociale e culturale.
Per una corretta conservazione i musei devono valutare quali siano le migliori condizioni microclimatiche da mantenere nelle sale espositive o nei depositi, verificando attentamente le soluzioni più idonee in campo impiantistico e tecnologico, valutando i costi non solo sul piano economico, ma anche su quello energetico e ambientale.
Queste attività di conservazione che i musei esplicano, in particolare quelle di restauro che devono essere effettuate a fronte del degrado e del deterioramento degli esemplari museali, possono contribuire alla sostenibilità sociale e culturale del museo coinvolgendo il pubblico oltre agli studenti per un’attenta salvaguardia e tutela del patrimonio culturale che ne garantisca la trasmissibilità.

Parole chiave
musei zoologici, sostenibilità, conservazione, restauro, coinvolgimento.

For a sustainable conservation of the scientific museums cultural heritage

Abstract

The activities for the conservation of cultural heritage, which the Code of Cultural Heritage and Landscape (D.Lgs. 42/2004 and subsequent amendments) defines in art. 29, can contribute to making museums agents of sustainability, which is not only economic and environmental but also social and cultural.
In order to ensure proper conservation, museums need to assess the best microclimate conditions to be maintained in the exhibition halls or storage rooms, carefully verifying the most suitable solutions in terms of plant and technology, and assessing sustainability not only from an economic point of view, but also in terms of energy and the environment.
These conservation activities carried out by museums, in particular the restoration activities that must be carried out in the face of deterioration of museum specimens, can contribute to the social and cultural sustainability of the museum by involving the public as well as students in the careful safeguarding and protection of cultural heritage that guarantees its transmissibility.

Keywords
zoological museums, sustainability, conservation, restoration, engagement.

p. 17 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

L’adozione di uno strumento performante e al contempo accessibile, che combini le esigenze di documentazione dei beni culturali più classici alle specificità della ricerca scientifica, è un aspetto cruciale nella gestione delle collezioni naturalistiche. Raccogliendo questa sfida, MUSE e coMwork hanno deciso di intraprendere una collaborazione per la realizzazione di un innovativo software gestionale (Museum coMwork) partendo dal punto di vista dei potenziali utenti dell’applicazione. Grazie al progetto in corso dal 2019, il sistema Museum è stato implementato con la scheda di catalogo per i beni naturalistici, aderente agli standard nazionali e integrata con numerose soluzioni tecniche che rendono la documentazione dei reperti più semplice e corretta. Le funzioni in corso di sviluppo nel 2021 (ricerca avanzata, georeferenziazione, portale online, esportazione dati in diversi formati) renderanno Museum un ricco ecosistema che consente all’utente di catalogare, gestire, promuovere e condividere il proprio patrimonio in modo ampio, completo e innovativo.

Parole chiave
catalogazione, digitalizzazione, Collections Management System, accessibilità, mobilizzazione dei dati.

A new approach for the digital transformation of natural history collections: the MUSE-coMwork project

Abstract

The implementation of a high-performance but nevertheless accessibile instrumentable to combine the necessity of cataloguing the most classical cultural heritage with the specificity of scientific research is a crucial aspect of Natural History Collections management. Accepting this challenge, MUSE and coMwork have decided to undertake a collaboration in order to create an innovative management software which takes inspiration from the point of view of its potential users. Thanks to the project on going since 2019, the “Museum” system has been implemented with the data sheet model used for cataloguing natural heritage, in compliance with national standards and integrated with numerous technical solutions that make objects documentation more accurate and simpler. The functions that are being developed in 2021 (advanced search, georeferencing, web portal, data download in various formats) will make “Museum” a rich eco system that enables the user to organize, manage, promote and share his heritage in a broad, comprehensive and innovative way.

Keywords
cataloguing, digitiazion, Collections Management System, accessibility, data mobilization.

p. 24 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica, in cui è conservato il patrimonio librario dell’antico Istituto Tecnico Toscano, fondato a Firenze nel 1850, si è recentemente arricchito della biblioteca del prof. Enrico Coturri (1914- 1999), medico, chirurgo e docente di Storia della Medicina dell’Ateneo fiorentino dal 1973 al 1984. Acquisito in comodato decennale dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il fondo è costituito da circa 2500 volumi e arricchisce le collezioni della Biblioteca della Fondazione di una documentazione straordinaria, collezionata da uno specialista, dedicata alla storia della medicina. La parte numericamente più consistente è composta da pubblicazioni del XX secolo, tra cui sono di particolare interesse i volumi di atti di congressi perché, generalmente, di difficile reperibilità. La serie delle edizioni più antiche annovera autori fondamentali della cultura e del sapere medico-naturalistico occidentale, in edizioni rare e pregiate. Il fondo sarà presto reso fruibile al grande pubblico, grazie a una campagna di catalogazione che inserirà le opere nelle reti informatiche del Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF) e del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Con grande attenzione rivolta ai canali online, il Museo porterà a conoscenza degli studiosi l’esistenza di questa
risorsa rilevante per la ricerca storico-medica.

Parole chiave
Enrico Coturri, Fondazione Scienza e Tecnica, storia della medicina, Firenze.

The book collection “Enrico Coturri” in the Museum of the Fondazione Scienza e Tecnica of Florence: acquisition and enhancement

Abstract

The Museum of the Fondazione Scienza e Tecnica preserves the book heritage, which originates from the Istituto Tecnico Toscano. The Institute was founded in Florence in 1850. Recently it enriched by incoming of the library of Prof. Coturri. Enrico Coturri (1914- 1999) was a surgeon and professor of history of medicine at the University of Florence from 1973 to 1984. This library, property of the Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, is acquired on a ten-year loan. The fund is composed of 2500 volumes, an extraordinary documentation, collected by a specialist, dedicated to the History of Medicine. 20th century publications are the numerically most consistent part, among which the volumes of Conference proceedings, generally rare to find, are of particular interest. The oldest books, published in rare and precious editions, include fundamental authors of Western culture and medical-naturalistic knowledge. Thanks to an important cataloguing effort, volumes will be inserted into the computer networks of the Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF) and the Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) and so the Fund will be made available to the public, as soon as possible. Through the use of online channels, the Museum will inform scholars of the existence of this relevant resource for historical-medical research.

Keywords
Enrico Coturri, Fondazione Scienza e Tecnica, history of medicine, Florence.

p. 30 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Preventive conservation is recognized today as a series of fundamental measures which can be taken to contain the elements of degradation that afflict cultural heritage. The European project APACHE (Active & intelligent PAckaging materials and display cases as a tool for preventive conservation of Cultural HEritage) aims to develop innovative and affordable preventive conservation solutions for cultural heritage preserved in museums, collections, archives and libraries, both within the exhibition spaces and storage areas. Indeed, one of the project’s goals is the development of novel sensors for microenvironmental monitoring as well as solutions for re-establishing equilibrium in these environments in case of need. Another project goal is the creation of an application to support decision making and interventions by personnel tasked with collection conservation. In all projects, APACHE is addressing a range of conservation parameters including temperature, humidity, and VOCs and pollutants that derive from the environment, packaging and objects themselves. The APACHE partners include the Fondazione Scienza e Tecnica of Florence (FST) with holdings composed primarily of nineteenth-century collections of scientific and technological interest. This paper illustrates the FST’s participation in the APACHE project, in particular the case studies they contribute to the research projects. The case studies monitor a variety of objects and packaging with respect to temperature, relative humidity and pollutants.

Parole chiave
preventive conservation, EU Project APACHE, Fondazione Scienza e Tecnica.

Elementi di conservazione preventiva alla Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze nel progetto H2020 APACHE

Abstract

La conservazione preventiva è oggi riconosciuta come un insieme di fondamentali misure per contenere i meccanismi di degrado che affliggono il patrimonio culturale. Il progetto europeo APACHE (Active & intelligent PAckaging materials and display cases as a tool for preventive conservation of Cultural HEritage) ha come obiettivo quello di mettere a punto soluzioni di conservazione preventiva innovative per i beni culturali conservati in musei, collezioni, archivi e biblioteche, all’interno sia delle aree espositive che di deposito. È programmata infatti la realizzazione di sensori innovativi ed economici per il monitoraggio microambientale e di materiali per riequilibrare questi ambienti in caso di necessità. Un altro obiettivo è la realizzazione di un applicativo per supportare gli interventi di chi si trova a operare per la conservazione delle collezioni. I parametri sopra i quali APACHE lavora sono sia quelli di temperatura e umidità, sia quelli relativi ai VOC e agli inquinanti provenienti dall’ambiente, dai contenitori o dagli oggetti stessi.
Fra i partner è presente la Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze che conserva collezioni, prevalentemente ottocentesche, di interesse scientifico e tecnologico. Verranno qui illustrate le attività portate avanti dalla FST nell’ambito di APACHE e in particolare i casi di studio selezionati sui quali è in corso una attività di monitoraggio rispetto a temperatura, umidità relativa e inquinanti.

Keywords
conservazione preventiva, progetto europeo APACHE, Fondazione Scienza e Tecnica.

p. 35 / Giugno 2021 - Numero Speciale online

Riassunto

Le tecnologie digitali e le soluzioni di realtà virtuale (VR) possono essere una risorsa preziosa all’interno dei musei, per creare contenuti divulgativi ed educativi. Il presente articolo descrive la metodologia utilizzata per la creazione di una mostra virtuale nel contesto del Museo universitario di Paleontologia e Preistoria Piero Leonardi (Ferrara), un’istituzione che è attualmente chiusa al pubblico per cause di forza maggiore. Una combinazione di strumenti di realtà virtuale, fotogrammetria 3D, HTML e JavaScript di base ha permesso la costruzione di una mostra virtuale immersiva, interattiva e realistica, ottenendo così un modo per garantire l’accesso a siti culturali danneggiati a tutti i potenziali visitatori in una forma alternativa. Il progetto è stato portato avanti sfruttando tecnologie a basso costo, ma al tempo stesso coinvolgenti, rendendolo potenzialmente riproducibile in numerose realtà museali che devono conciliare nuove forme di comunicazione con un budget ridotto.

Parole chiave
musei virtuali, percorsi educativi, paleontologia, fotogrammetria, 3D modeling.

Virtual tour and 3d photogrammetry applied to the P. Leonardi university Museum of Palaeontology and Prehistory

Abstract

Digital technologies and virtual reality (VR) solutions can be a precious resource in the context of museum exhibitions, for divulgation and educational purposes. This paper presents the methodology used for the creation of a virtual exhibit in the setting of the Piero Leonardi University Museum of Palaeontology and Prehistory (Ferrara, Italy), an institution that is currently closed to the public due to force majeure. A combination of Virtual Reality tools, 3D photogrammetry and a basic knowledge of programming language was used to achieve an immersive, interactive and realistic virtual exhibit, promoting a way for damaged and inaccessible cultural sites to reach out to their perspective visitors and community with an eye to the budget, which facilitates future applications of the same methodology in the context of other small museums.

Keywords
virtual museums, educational exhibit, palaeontology, photogrammetry, 3D modeling.

p. 39 / Giugno 2021 - Numero Speciale online