Riassunto
Le Collezioni geologiche e storiche del Servizio Geologico d’Italia, conservate e gestite dall’ISPRA, comprendono circa 150.000 reperti geologici e storici, correlati alle attività svoltesi nell’Ufficio Geologico nel corso di oltre un secolo. Dal 1885 conservate nella sede storica del Museo Agrario Geologico in Largo di Santa Susanna in Roma, le collezioni sono attualmente imballate e collocate in un deposito. Quintino Sella e Felice Giordano fin dalla nascita dello Stato italiano promossero la realizzazione della Carta Geologica d’Italia, con la consapevolezza che la conoscenza del suolo e del sottosuolo costituisse l’indispensabile supporto per le attività industriali, agricole e infrastrutturali. Nel 1873, costituito l’Ufficio Geologico, gli fu affidata la “formazione e pubblicazione della Carta Geologica d’Italia”, sotto l’alta direzione scientifica del Comitato Geologico. Il 3 maggio 1885 il re Umberto I inaugurò il Museo Agrario Geologico nell’edificio appositamente costruito a Roma su progetto dell’ing. Canevari, sede storica per oltre 100 anni. Le collezioni sono suddivise in tre principali sezioni: paleontologica, lito-mineralogica e storica, quest’ultima di recente costituzione, comprensiva di quei beni che testimoniano la storia e le attività del Servizio Geologico, come ad esempio la strumentazione tecnica antica e la Collezione dei piani-rilievo geologici storici. La cartolarizzazione di Palazzo Canevari ha determinato la definitiva perdita della sede espositiva storica delle collezioni, privando di fatto la comunità di qualsiasi tipo di fruibilità. Visto l’interesse della comunità scientifica e del mondo della cultura, dimostrato nel corso di questi anni di chiusura, e le numerose richieste di fruizione dei materiali conservati nelle collezioni, numerosi sforzi sono stati fatti affinché esse potessero essere riportate alla luce ed esposte in una realtà museale idonea, che ne valorizzasse appieno le potenzialità attraverso i diversi strumenti, anche innovativi, di diffusione e divulgazione. Nel corso dell’ultimo anno numerosi incontri, sopralluoghi e riunioni online sono intercorsi fra l’ISPRA e il MiBACT, che hanno dapprima predisposto una scheda tecnica, la richiesta dei fondi e reperito i locali idonei per il progetto museale. Queste attività hanno determinato la stipula di un accordo tra i due istituti e lo stanziamento di una prima tranche di fondi. L’accordo fra i due enti prevede che le Collezioni del Servizio Geologico vengano inserite nel Sistema Museale del MuCiv - Museo delle Civiltà, in una situazione logistica adatta ovvero nello stesso stabile della sede del MuCiv. Il progetto di massima prevederà spazi espositivi idonei per ogni collezione, spazi dedicati alla didattica e alla comunicazione multimediale. Verranno inoltre sviluppati depositi fruibili per le collezioni non esposte, con aree di studio e laboratori dedicati agli specialisti e agli studiosi dei diversi settori scientifici. Il lockdown quindi sarà sempre ricordato come il periodo in cui, nonostante le difficoltà oggettive, l’ISPRA e il MiBACT hanno posto le basi per la nascita di questo nuovo museo il cui nome, concordato fra i due enti, sarà Museo di Geopaleontologia italiana “Quintino Sella”.
Parole chiave
museo, geologia, paleontologia, collezioni, lockdown.
The birth of the “Quintino Sella” Museum of Italian Geopaleontology
Abstract
The Geological and Historical Collections of the Geological Survey of Italy, preserved and managed by ISPRA, include about 150,000 geological and historical finds, related to the activities carried out in the Geological Office during more than a century. Conserved since 1885 in the historical site of the Geological Agricultural Museum in Largo di Santa Susanna in Rome, they are currently packed and placed in storage. Since the birth of the Italian state Quintino Sella and Felice Giordano promoted the creation of the Geological Map of Italy, with the awareness that knowledge of the soil and subsoil constituted the indispensable support for industrial, agricultural and infrastructural activities. In 1873, once established the Geological Office, it was entrusted with the “ formation and publication of the Geological Map of Italy”, under the high scientific direction of the Geological Committee. On May 3, 1885, King Umberto I inaugurated the Geological Agricultural Museum in the building specifically built for it on a project by Eng. Canevari, which remained its historical site for over 100 years. The Collections are divided into three main sections: Paleontological, Litho-mineralogical and Historical, the latter of recent constitution, including those assets that testify the history and activities of the Geological Survey, such as ancient technical instruments and the Collection of Historical geological relief models. The securitization of Palazzo Canevari resulted in the definitive loss of the historic exhibition site of the Collections, effectively depriving the community of any type of usability. Given the interest of the scientific community and the world of culture, shown during these years of closure, and the numerous requests to study the materials stored in the Collections, numerous efforts have been made so that they could be brought to light and exhibited in a suitable museum reality, which would fully exploit its potential through various tools, including innovative ones, of diffusion and dissemination. Over the past year, numerous meetings, inspections and online meetings have taken place between ISPRA and MiBACT, which first prepared a technical sheet for requesting funds and found suitable premises for the museum project. Those activities led to the signing of an agreement between the two institutions and the allocation of a first tranche of funds. The agreement between the two bodies provides that the collections of the Geological Service are included in the museum system of the MuCiv - Museum of Civilizations, in a suitable logistic situation, namely in the same building as the MuCiv headquarters. The general project will include adequate exhibition spaces for each collection, spaces dedicated to teaching and multimedia communication. Usable deposits will also be developed for non-exhibited collections, with study areas and laboratories dedicated to specialists and scholars from the various scientific sectors. The lockdown will therefore always be remembered as the period in which, despite the objective difficulties, ISPRA and MiBACT laid the foundations for the birth of this new museum, whose name, agreed between the two bodies, will be “Quintino Sella” Museum of Italian Geopaleontology.
Keywords
museum, geology, paleontology, collections, lockdown.
p. 236 / Giugno 2021 - Numero Speciale online