Febbraio 2008 - N. 2

Memorie

Anno: 2008
Volume: 2

p. 0 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto

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Riassunto
Nel 1794 l’abate Henri Grégoire presenta alla Convenzione Nazionale il suo progetto di creazione di un Conservatoire des Arts et Métiers, con lo scopo di creare a Parigi un “deposito di macchine, modelli, strumenti, disegni, descrizioni e libri relativi a qualsiasi tipo di arti e mestieri”. Il Conservatoire, che dispone rapidamente di un’importante collezione ottenuta dalla confisca di proprietà dell’aristocrazia, inizia la sua attività nel 1802 e dispone di dimostratori che spiegano il funzionamento delle macchine. Il pubblico dimostra un interesse crescente al museo, mentre le collezioni si arricchiscono e vengono istituite diverse cattedre di insegnamento. Durante l’Ottocento il Museo continua a svilupparsi. Oggi, il Musée des Arts et Métiers ospita le collezioni del Conservatoire National des Arts et Métiers (CNAM) che comprendono 80.000 oggetti e 15.000 disegni. Il programma di rinnovamento del Museo, che è stato riaperto al pubblico nel marzo 2000, ha previsto anche la creazione in un edificio separato di un deposito accessibile agli studiosi.

Parole chiave
Musée des Arts et Métiers, Parigi, collezioni, riallestimento.

Abstract
At the National Convention of 1794, the Abbot Henri Grégoire presented his project for the establishment of a Conservatoire des Arts et Métiers, with the purpose of creating, in Paris, “a depository for machines, models, instruments, drawings, descriptions and books related to any form of art or profession”. The Conservatoire, which rapidly gave shape to a significant collection obtained through the confiscation of properties from aristocracy, begins its activity in 1802, accurately describing the functioning of the machines by means of demonstrators. The public manifested an increasing interest in the museum, as the collections were enriched and numerous teaching posts were assigned. The museum continued to grow throughout the nineteenth century. Today, the Musée des Arts et Métiers houses collections of the Conservatoire National des Arts et Métiers (CNAM) which include 80,000 objects and 15,000 drawings. The renovation plan for the Museum, which was reopened to the public in March 2000, has also provided for a separate storehouse accessible to scholars.

Keywords
Musée des Arts et Métiers, Paris, collections, renovation plan.

p. 9 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Entrato in vigore il 1 maggio 2004, il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, meglio noto come “Codice Urbani”, ordina, aggiorna e semplifica la legislazione in materia di Beni culturali, ne regola tutela, fruizione e valorizzazione e stabilisce sanzioni amministrative e penali per le eventuali violazioni. Esso riconosce anche alle collezioni naturalistiche la dignità di Beni culturali costituendo così una garanzia per la loro salvaguardia. Dalla lettura degli articoli che definiscono i Beni culturali si evince come i beni naturalistici vi rientrino non tanto per un vero riconoscimento alla cultura della storia naturale o dei reperti ad essa legati, ma soprattutto come conseguenza dal generico rafforzamento della tutela dei reperti conservati in istituzioni pubbliche. Il Codice infatti non contempla l’utilizzo dei campioni naturalistici a scopo di ricerca, ma solo usi compatibili con il loro carattere storico e artistico. All’interno del Codice, esistono numerose disposizioni che interessano i reperti naturalistici, e che implicano significativi mutamenti nella gestione del materiale naturalistico da parte degli addetti ai lavori.

Parole chiave
Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, Beni culturali, Normativa sulle collezioni naturalistiche.

The Natural History Collections and the new Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.

Abstract
The Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, also known as “Codice Urbani” came into force on May 1st, 2004, and arranges, updates and simplifies the legislation on cultural heritage; it regulates its protection, fruition and improvement, and establishes administrative sanctions and penalties against possible infringements. It recognizes the dignity of cultural heritage also in the case of natural history collections, thus guaranteeing their safeguard. Reading through the paragraphs which define the cultural heritage, we understand that natural history heritage is included not so much as an indicator of a true recognition of the culture of natural history or of related specimens, but mostly as a consequence of a more general strengthening of the protection of the specimens preserved in public institutions. As a matter of fact, the Code does not consider the use of natural history specimens for the sake of research, but only a usage compatible with their historical and artistic features. Within the Code, directions which involve the natural history collections are numerous, implying relevant changes in the management of the natural history material by the people in charge.

Keywords
Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, Cultural heritage, Regulations on Natural History collections

p. 14 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Gli strumenti scientifici di interesse storico non sono stati a lungo oggetto di attenzione. Il progetto di una scheda che ne consentisse la catalogazione e che permettesse anche lo scambio dei dati è stato portato avanti nel corso di una ventina di anni. Il presente contributo ne ripercorre le tappe fino alla recente approvazione di una scheda valida per il patrimonio storico scientifico e tecnologico.

Parole chiave
strumenti scientifici, catalogazione, patrimonio scientifico e tecnologico.

The Natural History Collections and the new Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.

Abstract
For a long time, historical scientific instruments have received little attention. The project to create a form useful for their cataloguing and for the exchange of data has been carried out for twenty years. This paper describes the project and its development up to the recent approval of a form for the historical scientific heritage and for technological items.

Keywords
Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, Cultural heritage, Regulations on Natural History collections

p. 18 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La diffusione in ambito museale del SIGEC, sistema informativo avanzato per la catalogazione museale, costituisce un momento fondamentale per la condivisione di una modalità innovativa per la catalogazione, dalla ricognizione sul territorio, fino alla validazione tecnico-scientifica dei dati e delle componenti documentali, prerequisito irrinunciabile per la fruizione mediante Internet.

Parole chiave
condivisione dei dati catalografici, network dei musei, museologia.

SIGEC: General Information System for the Cataloguing of the National Cultural Heritage.

Abstract
SIGEC aims at a complete integration of museum collections in the territorial context. The system enables institutions to produce high quality catalogue data which will be shareable among all the museums present in the SIGEC cultural network.

Keywords
sharing catalogue data, museum network, museological research.

p. 21 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
Il lavoro riassume i risultati ottenuti dalla costruttiva collaborazione maturata nell’ultimo decennio in Piemonte tra docenti dell’Università, storici dell’arte, architetti, archivisti e bibliotecari delle Soprintendenze e funzionari di Enti locali (Regione e Città di Torino). Ciò ha consentito di intraprendere progetti museali integrati e di ampio respiro volti a favorire la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-scientifico.

Parole chiave
collezioni scientifiche universitarie, Piemonte.

The preservation and cataloguing experience of Torino’s scientific collections.

Abstract
This paper summarizes the results of a constructive collaboration accrued in Piemonte in the last decade between University professors, art historians, architects, archivists and librarians of the Superintendencies and officials of local institutions (the Regione Piemonte and the City of Torino). Such collaboration has encouraged the creation of integrated and wide-ranging museum projects which aim to foster the preservation and promotion of historical and scientific heritage.

Keywords
University scientific collections, Piemonte.

p. 25 / Febbraio 2008 - N. 2

Riassunto
La conoscenza dei beni conservati, compresa quindi la stima del valore patrimoniale, è necessaria per programmare appropriate valorizzazioni dei reperti, interventi di sicurezza dei locali o delle vetrine e adeguati restauri. La determinazione del valore dei reperti dovrà basarsi su criteri di valutazione da stabilirsi in relazione alle vigenti leggi, ma soprattutto in base alle peculiarità del singolo bene. Per i beni paleontologici è necessario considerare: completezza, stato e modo di conservazione, valore scientifico e storico, condizione di Tipo, rarità assoluta, rarità relativa alla località di provenienza e al tipo di fossilizzazione, eccezionalità e accessibilità del giacimento fossilifero, pubblicazioni e materiale iconografico, accuratezza nella determinazione della località di provenienza e della giacitura stratigrafica, interventi di restauro, montaggio a fini espositivi, prestito per mostre temporanee. L’applicazione dei parametri sopraelencati è preceduta dalla verifica campione per campione. Tale lunga ma inevitabile operazione offre comunque l’opportunità di riordinare il materiale, rifinire i lavori di catalogazione e cartellinatura, individuare incompletezze, aggiornare dati, evidenziare la necessità di nuovi restauri: tutti interventi fondamentali nella vita di un museo.

Parole chiave
inventario, catalogo, collezione paleontologica, stima.

Inventory of the paleontological collections of the Natural History Museum of the University of Firenze: objectives and methodologies.

Abstract
A detailed knowledge of the collections preserved in the museum is necessary to highlight their significance and to plan their reorganisation. The definition of economic value has to obviously be based on legislation, but value mainly depends on the characteristics of the single object or find. The following parameters should be considered within the framework of paleontological collections: completeness, state and method of preservation, scientific and historical value, Type status, absolute rarity, rarity dependent on the place of provenance, typology of fossilization, accessibility of fossiliferous sites, geological age, accuracy in the determination of provenance, as well as publications and iconographic material, preventive conservation, display and loan. The application of these parameters is preceded by inspection, sample by sample. This long but necessary work allows to reorganise the material, refine the catalogue and the labels, find things left uncompleted, refresh the database and point to the necessity for new restoration work. These aspects are fundamental to the life and development of the museum.

Keywords
inventory, catalogue, palaeontological collection, evaluation.

p. 28 / Febbraio 2008 - N. 2